La sicurezza dei rifiuti radioattivi industriali

Il caso di decontaminazione dell'acqua di Livanova. L'intervista ad Andrea Tonti Inail nel corso di Ecomondo 2024

Sono diversi i temi trattati da questa edizione di Ecomondo. Rispetto al tema rifiuti ad esempio non tutto è riciclabile. Ad esempio in tema di rifiuti radioattivi è importante effettuare una costante azione di monitoraggio e verifica come di innovazione.

Un settore che produce circa 300mq annui di rifiuti da settore industriale e metallurgico, ma anche farmaceutico e medico, come spiega a Canale Energia l’ing. Andrea Tonti, dirigente tecnologo responsabile della sezione VI del Dipartimento innovazioni tecnologie e sicurezza degli impianti prodotti e insediamenti antropici dell’Inail.

Un sistema di verifica complesso che pone attenzione a normativa e tecnologie. Come spiega l’esperienza con l’azienda Livanova a Saluggia sulla decontaminazione di sorgenti sigillate in pozzetti che vede sopratutto un’azione sul Cesio 137.

Il caso di decontaminazione dell’acqua di Livanova

Se riesco a concentrare la parte contenente rifiuto radioattivo e a liberarla dall’acqua contengo molto i volumi” un argomento che, come ha sottolineato l’ing. Tonti, significa anche risparmiare i costi dello spazio in stoccaggio. “Abbiamo valutato la sicurezza  dell’impianto e qualora ci fosse la necessità, aggiornare le nostre procedure di verifica per valutare casi analoghi in futuro”. Nel video il commento completo.


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.