23 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni per favorire un incremento della capacità installata di rinnovabili, solare ed eolica di oltre 65 GW al 2030 e di 94 GW al 2035. È quanto prevede il Piano di sviluppo 2025-2034 di Terna, con un incremento della dotazione finanziaria pari a +10%, in coerenza con i target del Pniec. Gli interventi consentiranno un significativo incremento della capacità di scambio di energia tra zone di mercato, raggiungendo circa 39 GW (a fronte degli attuali 16 GW), con +22% rispetto al precedente Piano.

In aggiunta, si punta all’aumento della capacità di trasporto con l’estero di circa il 40% rispetto ai valori attuali, considerando tutte le opere incluse nel Piano anche oltre l’orizzonte decennale, grazie ai futuri progetti di interconnessione elettrica che aumenteranno l’affidabilità e la sicurezza della rete. Entro il 2030 si prevede di raggiungere una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 fino a circa 2.000 kt/anno, e fino a 12.100 kt/anno entro il 2040 con un miglioramento del 2,5% rispetto al precedente Piano.
Efficientare i flussi delle rinnovabili con l’architettura di rete
Gli interventi per lo sviluppo dell’architettura di rete sono distribuiti su più anni. La maggioranza degli interventi previsti in esercizio entro il 2030, ha ottenuto l’autorizzazione o è già in fase di autorizzazione. Tra questi figurano le principali opere infrastrutturali:
- Tyrrhenian link:il collegamento Hvdc sottomarino a 500 kV che unirà la Sicilia alla Campania e alla Sardegna. L’opera consentirà una maggiore integrazione tra le diverse zone di mercato e un più efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili. Il ramo est Campania-Sicilia è stato autorizzato dal Mase a settembre 2022; il ramo ovest Sicilia-Sardegna a settembre 2023. L’opera sarà completata entro il 2028: a gennaio sono state avviate in Sicilia le attività di posa del cavo sottomarino del ramo est.
- Adriatic link: il collegamento Hvdc tra Abruzzo e Marche da 1.000 MW di potenza lungo circa 250 km, di cui 210 km sottomarini. Ha ottenuto il via libera del Mase nel gennaio dello scorso anno e i cantieri terrestri sono partiti a fine 2024; l’entrata in esercizio è prevista per il 2029.
- Bolano-Annunziata: autorizzato a settembre 2024, l’elettrodotto sottomarino in corrente alternata a 380 kV unirà la Sicilia e la Calabria e incrementerà fino a 000 MW la capacità di interconnessione tra l’isola e il continente, a beneficio dello sviluppo e dell’integrazione delle fonti rinnovabili previsto dall’operatore nel sud Italia. Il collegamento permetterà, inoltre, di migliorare la magliatura della rete e la flessibilità di esercizio, rendendo ancora più sicuri i sistemi elettrici del Mezzogiorno e dell’isola.
- Colunga-Calenzano: elettrodotto a 380 kV che si snoda per 84 km tra le province di Bologna e Firenze: l’infrastruttura, attualmente in fase di realizzazione, assicurerà un notevole aumento della capacità di scambio fra nord e centro-nord, rafforzando la magliatura della rete elettrica dell’area.

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Italia ponte energetico: gli interventi di interconnessione con l’estero
Nei piani dell’operatore, l’Italia rappresenterà anche un ponte energetico tra Europa, nord Africa e Medio Oriente. Questi i principali interventi di interconnessione con l’estero:
- Co.I.3:progetto di ammodernamento e potenziamento dell’attuale interconnessione tra Sardegna, Corsica e Toscana. L’opera, autorizzata dal Mase nel 2023, è uno dei progetti finanziati dal programma REPowerEU: a febbraio sono stati avviati i cantieri del tratto terrestre in Sardegna.
- Elmed:finanziato con oltre 300 milioni di euro dal programma comunitario Connecting Europe Facility, il progetto di interconnessione tra Italia e Tunisia è uno degli interventi previsti dal Piano Mattei per l’Africa. L’opera è stata autorizzata dal Mase a maggio del 2024 e, dopo pochi mesi, dal governo tunisino.
- Raddoppio interconnessione Italia-Grecia:a gennaio 2024 è stata avviata la consultazione pubblica per il nuovo collegamento che sarà composto da due cavi sottomarini di 250 km e potenza fino a 000 MW e due cavi terrestri in corrente continua di 50 km che uniranno l’approdo di Melendugno, in Puglia, alla costa greca. L’intervento favorirà approvvigionamenti efficienti di energia, grazie alla possibilità di abilitare nuove risorse attraverso il coupling del mercato elettrico e di mantenere lo scambio di energia tra i due Paesi anche in presenza di manutenzioni.

Inoltre, nel Piano di Sviluppo 2025 sono presenti ulteriori progetti di interconnessione, noti come Merchant lines, a cura di altri promotori e/o non titolari di concessioni di trasporto: “Il numero di tali iniziative ha subito un’accelerazione negli ultimi anni, anche in considerazione del Piano Mattei, delle recenti evoluzioni in ambito energetico in nord Africa e dell’interesse di privati a sviluppare progetti per un sistema elettrico sempre più interconnesso” si legge a commento nella nota stampa. Risultano in fase di avvio consultazione 11 richieste per oltre 12 GW di capacità.
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Terna, la pianificazione può contare su iter di approvazione semplificati
Entro il 2034 sono previsti ulteriori rinforzi infrastrutturali, tra cui Milano-Montalto (elettrodotto con capacità di 2.100 MW che collegherà Lazio e Lombardia), Central link (ossia la ricostruzione degli elettrodotti a 220 kV tra Umbria e Toscana) e la Dorsale Adriatica (tra Foggia e Forlì), oltre alla realizzazione di importanti infrastrutture che hanno l’obiettivo di aumentare il livello di sicurezza della rete e la capacità intrazonale. Per fare questo, l’attività di pianificazione può contare su iter di approvazione semplificati per le grandi infrastrutture da parte di Arera e Mase.
In particolare, l’Autorità, attraverso il meccanismo dell’approvazione per fasi, ha semplificato il processo fornendo strumenti per velocizzare il percorso di progettazione, autorizzazione e realizzazione. Anche a valle delle recenti semplificazioni normative è stato possibile raggiungere una significativa riduzione dei tempi. I collegamenti Hvdc Milano-Montalto, Central link e Montecorvino-Avellino-Benevento, ad esempio, sono stati esentati dalla Via, potendo sfruttare un percorso accelerato, con un risparmio di tempo di almeno tre anni, verso la loro entrata in esercizio.
La realizzazione delle infrastrutture sarà supportata anche da strumenti che assicurano e garantiscono la sicurezza e la flessibilità del sistema. Su tutti, il Capacity market con cui Terna si approvvigiona di capacità tramite contratti aggiudicati attraverso aste competitive, e il Macse (Meccanismo per l’approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico), ossia un meccanismo innovativo di contrattualizzazione a termine di nuova capacità di accumulo. La prima asta sarà svolta il prossimo 30 settembre.
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