Rinnovabili: 70% dell’energia elettrica da fotovoltaico nel Lazio

I dati del Dossier Energie rinnovabili nel Lazio 2025 di Legambiente Lazio

Il Lazio si classifica 12a regione, a livello nazionale, per produzione di energia lorda, ed è 13a per produzione di energie rinnovabili. Il fotovoltaico conferma il suo primato nel Lazio, non solo in termini generali ma anche locali. La diffusione, infatti, copre tutto il territorio, non trascurando nessun comune. Il valore di potenza nominale, è in gran parte dei casi superiore a 1000 kW. Scarso è invece il ricorso all’eolico, con solo un impianto nel a Roma e con parchi rilevanti solamente nel viterbese e al confine con la campania. L’idroelettrico, pur avendo criteri di installazione ancor più restrittivi dell’eolico, risulta più caratterizzante: la diffusione è totale nelle province, seppur le centrali registrino risultati elevati solo Cittaducale e Tivoli. Anche a Roma, pur contando solo sulla centrale di Castel Giubileo, raggiunge risultati medio-alti.

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Sono queste alcune tra le maggiori evidenze del Dossier Energie rinnovabili nel Lazio 2025, realizzato a cura dell’ufficio scientifico di Legambiente Lazio e presentato a Roma, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale, il 2 aprile in occasione del IV Forum Energia del Lazio moderato da Agnese Cecchini, direttore di Canale Energia, media partner dell’evento.

Rinnovabili nel Lazio: la panoramica

Nella regione oggetto di studio, nel 2023 la produzione di energia elettrica destinata al consumo è stata di 10.637,27 GWh, il 26,1% in meno rispetto ai 13.643 GWh del 2022. Si tratta di poco più del 5% della produzione nazionale di cui solamente 3.966,80 GWh lordi provengono da fonte rinnovabile, pari al 31,7% dell’energia prodotta totale.

Diminuisce la componente termoelettrica, con un decremento iniziato nel 2017 e che, dopo due anni di leggera ripresa, passa dai 11.418,21 GWh del 2022 ai 7.264,86 GWh. Crescono invece le rinnovabili, in particolare:

  • il fotovoltaico passa da 2.082,33 GWh a 204 GWh (+5,9%);
  • l’eolico, che nel 2022 aveva prodotto 139,05 GWh passa a 148,24 GWh nel 2023, crescendo del 6,7%;
  • l’idroelettrico passa da una produzione di 753,47 GWh del 2022 a 020,16 nel 2023 (+35,4%).

L’eolico, seppur in crescita, rappresenta una quota minima dell’intera produzione e, con le sue poche installazioni, la quota minore delle rinnovabili. Per quanto riguarda l’idroelettrico, più o meno stabile, va considerato che nel Lazio la produzione avviene per il 69.8% ad acqua fluente, per il 23% da bacino e per il 7.2% da serbatoio (compresi i pompaggi).

Dal fotovoltaico il 70% dell’energia prodotta nel Lazio

Più nel dettaglio, il fotovoltaico ha prodotto il 70% dell’energia elettrica con 2.204 GWh (registrando un valore leggermente più elevato dei 2.082 GWh del 2022). Anche l’idroelettrico e l’eolico hanno mantenuto lo stesso peso percentuale all’interno della produzione rinnovabile dell’anno precedente, fermandosi rispettivamente al 25,3% (1.020,16 GWh) e al 4,6% (148,24 GWh): “È interessante notare le fluttuazioni e le tendenze per le singole fonti. Il fotovoltaico si mostra in leggera flessione, esaurita ormai la spinta propulsiva dei primi due anni di conto” si legge nel dossier.

Per quanto riguarda la produzione energetica tradizionale, per il suo approvvigionamento la regione continua a dipendere dalle fonti fossili ed in particolare dal carbone e dal gas naturale. Dei 5.661,8G Wh di produzione termoelettrica lorda del 2023, infatti, 3.392,5 GWh sono prodotti da carbone e 1.848,1 GWh da gas naturale. L’analisi evidenzia tuttavia un’inversione, rispetto alla tendenza registrata tra 2020 e 2022: analizzando i valori proporzionali, rispetto al valore totale di energia termoelettrica prodotta, si nota una diminuzione dell’utilizzo di combustibili soldi, una crescita dei petroliferi, dei gassosi e delle altre fonti. Passando invece ai dati riguardanti la capacità, è il fotovoltaico che continua a trainare la spinta delle rinnovabili. Si passa infatti da una potenza nominale di energia di 1.717,67 MW nel 2022 a 2.025,93 MW nel 2023: “La crescita, però, non risulta sufficiente a saldare positivamente il deficit energetico”.

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Nel Lazio sono stati installati 25.341 (+31%) impianti tra gennaio e dicembre 2023, degli oltre 372.016 censiti a livello nazionale, con un aumento di potenza del 18%. In un anno in cui la produzione di energia elettrica nazionale, da impianti fotovoltaici, è passata da 28.121 GWh a 30.711 GWh, la regione si classifica settima per produzione di energia elettrica da fonti fotovoltaiche, con aumenti non particolarmente significativi considerando i valori nazionali.

Fotovoltaico: Montalto di Castro primo comune a livello nazionale

rinnovabili-1Guardando al fotovoltaico, nella classifica dei comuni, stilata in termini assoluti a livello nazionale, spicca Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, con 242,2 MW. Roma è terza con 231,9 MW, Viterbo è settima (132,5 MW) e Pontinia (LT) è decima con 120,5 MW. A differenza degli ottimi risultati ottenuti a livello nazionale dai grandi comuni laziali, nessun comune però raggiunge una posizione nelle classifiche relative ai piccoli comuni. Inoltre, filtrando i dati forniti da Gse, è possibile ottenere una classifica dei soli comuni laziali basata sul valore di potenza nominale.

La classifica è così composta:

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Nelle classifiche nazionali dei comuni con più alta potenza assoluta, e potenza per abitante, da fonte eolica, non appare nessun comune del Lazio: “Una criticità dettata non certamente dalla poca disponibilità di progetti presentati da parte delle imprese” si legge nel dossier, “ma dai meccanismi autorizzativi e dalle opposizioni di Ministeri, Sovrintendenze, Regioni e Amministrazioni comunali”. Dal 2017, da quando è stata introdotta la competenza statale per la Via per progetti eolici di capacità superiore a 30 MW, le aziende hanno presentato domande per complessivi 20 GW: il 91% di questi progetti si trova ancora alle fasi iniziali del processo autorizzativo.

Infine, quello del settore idroelettrico è un contributo importante anche se nella classifica nazionale non rientrano comuni del Lazio. Insieme ai pompaggi, ricoprire un ruolo fondamentale, “non solo in termini di produzione di energia ma anche e soprattutto nella stabilità e sicurezza della rete. Un ruolo molto più idoneo a queste tecnologie che a qualsiasi centrale a gas” commenta Legambiente Lazio. In conclusione, l’associazione ambientalista, tra le proposte, chiede di “aggiornare il Pniec con i nuovi obiettivi di decarbonizzazione, ma anche autorizzare entro il 2025 progetti di nuovi impianti a fonti rinnovabili tra quelli in attesa di autorizzazione, pensandone altri nel frattempo e velocizzando l’iter autorizzativo relativo”.

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