Apre i lavori il Greentech Global Forum, a cura della Regione Lazio con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri. Un Forum che vede la presenza di oltre cinquanta imprese italiane e venti internazionali e che ha lo scopo di favorire lo sviluppo all’estero delle aziende italiane con un’attenzione particolare alle PMi e alle microimprese. Temi come green economy, blue economy e mobilità elettrica sono al centro di questo sviluppo.
Se non investiamo e non diamo risposte non avanza nessuno, rimarca il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ad apertura lavori: “serve l’empatia a livello internazionale e territoriale affinchè la transizione energetica e ambientale sia accolta”. Con una grande “grande empatia politica” si può ragionare e pensare a come il Paese evolverà negli anni e non guardare solo all’oggi così da mettere a frutto “una internazionalizzazione che non sia solo una vetrina ma che sia ragionata”.
La Regione Lazio da qui alle prossime settimane riproporrà l’avviso sulla collaborazione internazionale. “La burocrazia è il costo più alto” sottolinea Roberta Angelilli vicepresidente e assessore Sviluppo Economico della Regione Lazio nel corso dell’apertura dei lavori. “Partiremo a breve con il voucher per dare la possibilità sopratutto alle micro e piccole imprese di partecipare alle fiere internazionali. Nel 2025 daremo modo a imprese che hanno progetti più strutturati per l’internazionalizzazione”. Altra attività il supporto alla partecipazione a Osaka. “Si tratta di un voucher di lavoro per aprire nuovi orizzonti” spiega la Angelilli.
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Sottoscritto al Greentech Global Forum un protocollo di intesa con SIMEST
In sede di evento è stato sottoscritto un protocollo di intesa con SIMEST- Società italiana per le imprese all’estero. L’obiettivo è sviluppare e promuovere iniziative per l’internazionalizzazione delle aziende regionali in tutti i Paesi e aumentare il livello di esportazione del territorio.
Un accordo che guarda a ottimizzare l’aiuto all’internazionalizzazione, studiando le aree e i territori e i target più idonei allo sviluppo, come spiega Pasquale Salzano presidente SIMEST. “Agganciando le filiere” sottolinea Salzano in quanto l’obiettivo è “arrivare al 93% di piccole imprese”. Un aiuto che guarda anche alla formazione in loco e in Italia delle piccole e medie imprese.
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