Questa settimana la tecnologia italiana incontra quattro continenti

sostenibilità smart city mondo terra aziende iot bioplasticheAfrica, America, Europa e Asia. La tecnologia tricolore è sempre più globale e tocca quattro continenti.

Eni promuove la produzione di agro biofeedstock in Mozambico

Eni e il Ministero dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale della repubblica del Mozambico (Mader) hanno firmato lo scorso 28 febbraio un accordo. L’intesa prevede la cooperazione e lo sviluppo di progetti agricoli nel paese africano.

L’obiettivo è la produzione di semi oleaginosi e oli vegetali da sfruttare come agro-biofeedstock per la produzione di biocarburanti.

Con questa sottoscrizione Eni e Mader valuteranno i potenziali siti e le colture più adatte per la produzione di semi oleaginosi e oli vegetali. Avendo la cura di scegliere zone non in competizione con la produzione alimentare. Salvaguardando così le foreste e gli ecosistemi naturali.

L’attività sarà infatti orientata verso la raccolta e la valorizzazione dei residui agricoli e di processo. Compresi quindi sia i sottoprodotti che i co-prodotti, per la produzione di biocarburanti e di Natural climate solutions (Ncs).

L’accordo segue il memorandum d’intesa firmato nel 2019 da Eni e dal governo del Mozambico. Il documento promuove la definizione congiunta di progetti di sviluppo sostenibile e di decarbonizzazione. Al fine di sostenere l’Agenda di sviluppo economico e sociale nazionale e locale del Paese.

Inoltre, è in linea con gli impegni di Eni per accelerare la transizione energetica nei paesi produttori di combustibili fossili. Sostenendo l’integrazione del continente africano nella catena del valore dei biocarburanti. Mediante iniziative di sviluppo agroalimentare e industriale finalizzate alla produzione di biocarburanti avanzati. Contribuendo, in siffatta maniera, alla decarbonizzazione del settore dei trasporti e sollecitando opportunità di sviluppo.

Entrano in esercizio gli impianti solari di Novis renewables nello stato di New York 

Novis renewables llcassociazione tra Falck renewables North America ed Eni new energy US, aggiunge altri 15 MW di capacità negli USA. Entrano, infatti, in esercizio gli impianti USA 963 e USA 40.

Si stima che ciascun impianto da 7,5 MW, produrrà annualmente circa 9,25 GWh di energia pulita, equivalente al fabbisogno di circa 865 famiglie americane.

Entrambi le infrastrutture sono state concepite coinvolgendo assiduamente la comunità locale.

Per i primi 25 anni di esercizio, i ricavi di USA 963 e di USA 40 saranno generati e contrattati attraverso il programma solare comunitario Vder. Istituto che permette ai membri commerciali e residenziali di utilizzare i crediti in bolletta generati dal progetto. Questa opportunità permetterà una riduzione dei costi mensili dell’elettricità stimato intorno al 10%.

Oltre alle entrate generate dal programma Vder, USA 963 e USA 40 riceveranno anche incentivi da 2 programmi NYserda (NY-Sun e Community credit).

Entrambi gli impianti avranno un’esposizione commerciale solo a partire dal ventiseiesimo anno. I guadagni si manifesteranno mediante la vendita commerciale di energia, capacità e Certificati di energia rinnovabile.

Siamo entusiasti di aggiungere nuova capacità solare al nostro portafoglio rinnovabile con l’entrata in esercizio dei nostri impianti solari USA 963 e USA 40 a Union Springs. Novis continua a dimostrare la sua capacità di sviluppare e costruire progetti in tutti gli Stati Uniti”, ha concluso Jonathan Koch, presidente di Novis renewables.

Il gruppo Prysmian realizzerà la connessione tra Regno Unito e Germania per trasmettere energia

Il gruppo Prysmian si è aggiudicato la commessa assegnata da NeuConnect Britain limited e NeuConnect Deutschland gmbh.

L’accordo prevede la progettazione, produzione, installazione, test e collaudo “chiavi in mano” di un’interconnessione sottomarina di 725 km.

Per la prima volta saranno collegate direttamente le reti elettriche tedesche e inglesi. Questo sistema in cavo sottomarino e terrestre ha la capacità di 1.400 MW. Unirà due dei maggiori mercati energetici europei, favorendo l’uso e l’integrazione efficienti delle risorse per la generazione di energia rinnovabile in Germania e nel Regno Unito.

L’interconnessione NeuConnect è un progetto finanziato privatamente. È stato sviluppato da un gruppo di investitori internazionali tra cui Meridiam, Allianz capital partners e Kansai electric power.

L’iniziativa è subordinata al successo della gara di appalto della stazione di conversione e agli accordi di finanziamento del progetto.

“Una volta completato nel corso dei prossimi anni, NeuConnect entrerà nel novero delle interconnessioni più lunghe al mondo”, ha confermato Hakan Ozmen, Evp projects del Gruppo. “Si tratta inoltre di una delle prime interconnessioni a essere finanziate grazie a un accordo di project financing. A dimostrazione di come i principali progetti infrastrutturali necessari per raggiungere gli obiettivi energetici sostenibili europei siano promossi dagli investimenti privati”.

Il progetto realizzerà un cavo che correrà lungo la tratta dalla stazione di conversione inglese situata sull’isola di Grain, nel Kent (Regno Unito). Attraverserà poi le acque inglesi, olandesi e tedesche fino al punto di approdo tedesco nella Bassa Sassonia. L’arrivo è previsto, infine, alla stazione di conversione nei pressi di Wilhelmshaven.

Il progetto fornirà un’importante infrastruttura per la trasmissione di energia volta ai più ampi obiettivi europei. Per incrementare la disponibilità di energia elettrica economicamente conveniente, sostenibile e sicura.

Prysmian fornirà un sistema in cavo completo ad alta tensione in corrente continua (Hvdc) da ±525 kV che impiegherà cavi con isolamento in carta impregnata in miscela (MI). Includerà anche cavi in fibra ottica per la tratta terrestre e determinate sezioni sottomarine.

Il progetto ha un valore di circa 1,2 miliardi di euro.

Eni inaugura il suo secondo parco eolico in Kazakistan

Eni, attraverso la partecipata Arm wind llp, ha inaugurato lo scorso 2 marzo il parco eolico Badamsha 2, situato nella regione di Aktobe nel Kazakistan.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti le autorità nazionali, regionali e locali e l’ambasciatore d’Italia Marco Alberti. Il parco eolico Badamsha 2 con capacità pari a 48 MW, è entrato in esercizio commerciale a settembre 2021, circa 12 mesi dopo l’inizio dei lavori.

Badamsha 2 è il secondo progetto eolico di Eni nella regione di Aktobe e raddoppia la capacità installata del parco eolico di Badamsha 1 da 48 MW, entrato in esercizio all’inizio del 2020.

A oggi le turbine eoliche di Badamsha 2 sono le più grandi del Kazakistan sia per dimensioni (diametro del rotore pari a 158 metri, hub posto ad una altezza di 101 metri). Ma anche per potenza (4,8 MW ciascuna). Producono ogni anno fino a 200 GWh di energia. Sufficiente a saziare il fabbisogno energetico annuo di circa 37.000 famiglie. Portando, inoltre, un risparmio complessivo di 173.000 tonnellate di CO2 all’anno.

Il parco eolico di Badamsha 2 ha anche promosso localmente la creazione di posti di lavoro raggiungendo un picco di 300 addetti presenti quest’anno nel cantiere.

A fine 2019, a seguito di un’asta, Eni si è aggiudicata anche un progetto fotovoltaico da 50 MW nella regione del Turkestan. L’infrastruttura è attualmente in costruzione. Questi progetti sono coerenti con l’impegno di Eni nel processo di transizione energetica in corso. Contribuiscono, infine, agli obiettivi di neutralità carbonica del Kazakistan.


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Pubblicista dal 2007, scrive per il Gruppo Italia Energia.