Primark, azienda irlandese specializzata nella vendita di abbigliamento, ha presentato oggi la sua prima collezione di lingerie adattiva, con l’obiettivo di rendere la moda sempre più accessibile. La nuova linea, progettata per rispondere meglio ai bisogni delle persone disabili, comprende quattro prodotti:
- reggiseno senza cuciture, realizzato in nylon riciclato, con chiusura magnetica nella parte frontale (12 euro, taglie dalla 2XS alla 2XL);
- bralette in pizzo, con chiusura magnetica nella parte frontale (12 euro, taglie dalla 2XS alla 2XL);
- slip, nel colore basic del nero, con chiusure magnetiche su ciascun lato (10 euro, taglie dalla 2XS alla 2XL);
- slip da ciclo, realizzato in nylon riciclato, con chiusure magnetiche su ciascun lato (12 euro, taglie dalla 2XS alla 2XL).
La collezione, attualmente disponibile in 64 punti vendita del Regno Unito, sarà presto disponibile anche nei negozi di Roma (centro commerciale ‘Maximo’), Firenze (centro commerciale ‘I Gigli’), Verona (centro commerciale ‘Adigeo’) e Milano (via Torino).
Primark e la sostenibilità sociale
Parallelamente, Primark condurrà degli audit interni per capire come arrivare a fornire un servizio migliore e un’esperienza in-store sempre più accogliente agli utenti e ai dipendenti con disabilità. “Ci sono voluti circa due anni di lavoro per realizzare la nostra prima collezione di lingerie adattiva, ma abbiamo già grandi ambizioni di spingerci oltre nel futuro. Questa è infatti molto più di una nuova gamma per noi: rappresenta il nostro primo passo per supportare i nostri clienti e colleghi con disabilità e per capire cosa possiamo fare di più per rendere Primark un luogo più accessibile in cui lavorare e fare acquisti”, spiega Charlie Magadah-Williams, Head of Diversity & Inclusion di Primark.
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Per centrare i propri obiettivi, l’azienda sta lavorando con esperti e organizzazioni come Purple Tuesday, un’iniziativa che ha lo scopo di migliorare l’esperienza dei clienti con disabilità a livello globale, in tutti i settori. “Poter accedere facilmente ai negozi e avere una scelta di abbigliamento che soddisfi le proprie esigenze purtroppo non è la norma per molti consumatori con disabilità. Siamo lieti di collaborare con Primark e di supportarlo nella rimozione delle barriere incontrate dalle persone disabili che fanno acquisti nei loro punti vendita”, commenta il fondatore, Mike Adams.
Le sfide legate alla sostenibilità ambientale
Oltre che nella sostenibilità sociale, Primark sta investendo anche in quella ambientale. Ha lanciato il Circular Product Standard per aumentare la durabilità e la riciclabilità dei capi, e si è impegnata a dimezzare le emissioni di anidride carbonica entro il 2030 su tutta la filiera produttiva: dalle aziende agricole da cui provengono le materie prime, alla produzione e alla manifattura dei capi finiti, fino al momento dell’acquisto da parte dei consumatori. A sollevare qualche dubbio è il fatto che i prezzi dei prodotti siano particolarmente bassi, fenomeno solitamente riscontrabile nell’ambito della fast fashion. Non resta che monitorare i prossimi passi del marchio, anche alla luce della nuova direttiva europea contro il greenwashing.
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