Net Zero, le sfide per le imprese europee

I risultati delle analisi “Destination Net Zero” e “Powered for Change” di Accenture

Nel 2023, il 61 per cento delle grandi imprese europee ha fissato obiettivi legati al raggiungimento della neutralità climatica (Net Zero), oltre il doppio rispetto al 2022. Il 74 per cento prevede investimenti in questa direzione nei prossimi tre anni, oltre il doppio rispetto alla media globale. Uno degli aspetti più critici su cui concentrarsi è l’approvvigionamento energetico, stando ai dirigenti. A svelarlo sono gli ultimi report di Accenture, intitolati “Destination Net Zero” e “Powered for Change”.

Net Zero, Accenture
Foto di Jas Min su Unsplash

Le analisi di Accenture svelano come, a fronte di un quadro europeo così all’avanguardia, le grandi imprese italiane siano invece più indietro: solo il 19 per cento è attualmente sulla buona strada per azzerare le proprie emissioni nette entro il 2050. Il 31 per cento le ha perfino viste crescere nell’ultimo anno.

È fondamentale la collaborazione fra diverse realtà e settori

“Le aziende e gli investitori sono sempre più consapevoli del valore di business che la sostenibilità può creare, con un significativo ritorno degli investimenti. È fondamentale, però, che le iniziative aziendali siano parte di una collaborazione più ampia tra diversi settori e ambiti di mercato. Solo così la decarbonizzazione industriale potrà trasformarsi da una barriera insormontabile a una forza economica in grado di accelerare le azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi”, commenta Sandro Orneli, responsabile sostenibilità di Accenture.

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Questo è particolarmente vero in Italia, dove la maggior parte dei fornitori delle grandi aziende è costituito da piccole e medie imprese. “È necessario muoversi da una logica di azienda ‘silos’ verso una concezione di ‘rete’ e di ‘Sistema Paese’ che faccia leva sulla collaborazione a livello di filiere industriali per la progressiva rotazione verso modelli di business sostenibili e a bassa impronta carbonica”, conclude Orneli. Si tratta quindi di avviare un percorso che parta dal basso, cioè dalle PMI, per arrivare fino all’industria pesante.

Sono tre i passi principali da compiere, secondo Accenture:

  1. scalare l’adozione di tecnologie verdi, facendo leva su quelle già industrialmente validate come l’idrogeno;
  2. ridurre i costi legati alle infrastrutture a basse emissioni;
  3. ampliare l’adozione di piattaforme tecnologiche e digitali che aggreghino e attivino intere filiere nella sfida della decarbonizzazione.

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