Net zero: 4,8 mld a 85 progetti selezionati dalla Commissione EU

Le sovvenzioni arrivano dal Fondo per l'innovazione per tecnologie pulite e coprono anche progetti italiani

4,8 miliardi di euro in sovvenzioni dal Fondo per l’innovazione per tecnologie pulite. È questa la dotazione messa a disposizione degli 85 progetti innovativi net zero di diversa scala (grandi, medie e piccole dimensioni insieme a progetti pilota) selezionati dalla Commissione europea. Si tratta del valore più elevato concesso dal Fondo, segnando l’aumento dell’importo totale dei sostegni a 12 miliardi di euro e un aumento del 70% del numero di progetti ammessi.

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foto Pixabay

I progetti selezionati sono dislocati in 18 Paesi, tra cui l’Italia, e coprono una vasta gamma di settori: industria ad alta intensità energetica, energie rinnovabili, stoccaggio di energia, gestione industriale del carbonio, mobilità sostenibile (comprese quelle marittime e aeronautiche) ed efficientamento di edifici.

Net zero: road map e focus sui progetti italiani

La road map indica che i progetti dovrebbero entrare in funzione prima del 2030 e nei primi dieci anni di attività si punta alla riduzione di emissioni pari a 476 milioni di tonnellate di CO2 equivalente.

In fase di preparazione per la sovvenzione, sono presenti anche progetti italiani. Tra questi: nella categoria industrie ad alta intensità energetica, il progetto LocaCloud per il recupero del calore di scarto e l’immissione nella rete di teleriscaldamento di Brescia, e CapturEste per la decarbonizzazione dell’impianto di termovalorizzazione Herambiente di Ferrara, che prevede la tecnologia di cattura enzimatica del carbonio in un impianto waste-to-energy per lo stoccaggio di CO2; il settore raffinerie include Re-Tyre CO2, per il riciclaggio sostenibile di pneumatici esausti tramite processo pirolitico a risparmio di CO2 e la produzione di nuovo combustibile alternativo, carbon black e utilizzo di gas circolare; per la mobilità sostenibile c’è Indigo, indicata come la prima piattaforma ibrida di decarbonizzazione per navi passeggeri a propulsione con e-metanolo.

Tra i progetti che vantano invece la concessione già firmata troviamo Tango, la gigafactory fotovoltaica italiana a Catania per la produzione di moduli innovativi e ad alte prestazioni, aumentando la capacità produttiva degli stessi di 15 volte: da 200 MW a 3 GW. I moduli avranno il potenziale di generare 5.445 GWh di elettricità rinnovabile all’anno. Una volta installati, tutti i moduli prodotti nei primi dieci anni di funzionamento avranno il potenziale di evitare fino a 25 Mt di emissioni.

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Dalla produzione cleantech all’idrogeno rinnovabile: obiettivi UE

Più nel dettaglio, gli obiettivi strategici che l’UE intende perseguire con i progetti selezionati sono i seguenti:

  • produzione cleantech: in linea con la normativa sull’industria net zero, i progetti di tecnologie pulite selezionati svilupperanno impianti di produzione per componenti chiave a vantaggio dell’energia eolica e solare e per le pompe di calore, nonché per elettrolizzatori, celle a combustibile, tecnologie di stoccaggio dell’energia e per la catena del valore delle batterie; il target è 3 GW di capacità solare fotovoltaica e 9,3 GW di elettrolizzatori.
  • industrie ad alta intensità energetica: i progetti selezionati sosterranno varie tecnologie per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, puntando all’integrazione delle rinnovabili, alle soluzioni di stoccaggio del calore e dell’energia, al riciclo e al riutilizzo, nonché all’elettrificazione.
  • gestione industriale del carbonio: l’obiettivo punta alla cattura della CO2 e il contributo dei progetti è quello di arrivare al 13% dell’obiettivo di stoccaggio di almeno 50 milioni di tonnellate di CO2 all’anno nelle industrie ad alta intensità energetica, come nei settori cemento e calce, raffinerie, prodotti chimici e termovalorizzazione.
  • idrogeno rinnovabile: viene indicata la fornitura di 61 kilotonnellate all’anno di combustibile rinnovabile di origine non biologica, contribuendo ad aumentare l’uso e la produzione di energia pulita nell’idrogeno, soprattutto in settori difficili da abbattere tra cui industria e trasporti.
  • mobilità sostenibile: i progetti contribuiranno a ridurre le emissioni nel settore della mobilità, con il settore marittimo che ne trarrà i maggiori benefici; tali progetti prevedono la costruzione e l’ammodernamento di navi con l’uso di combustibili rinnovabili di origine non biologica e di energia elettrica. Altro punto riguarda i carburanti sostenibili per il trasporto, con il target di produzione di 525 kilotonnellate all’anno.

I progetti selezionati sono stati valutati da esperti indipendenti sulla base di cinque criteri di aggiudicazione: potenziale di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra; grado di innovazione; maturità operativa, finanziaria e tecnica; replicabilità; efficienza in termini di costi.

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