Per ridurre il consumo idrico e migliorare la qualità delle produzioni agricole, Mutti e l’Istituto dei Materiali per l’Elettronica e il Magnetismo (IMEM) del CNR, hanno avviato la prima sperimentazione di monitoraggio attraverso Bioristor sulle piante di pomodoro.
Cos’è il Bioristor e come funziona
Il Bioristor, innovativo sensore applicato direttamente sul fusto, è in grado di monitorare in tempo reale la salute delle piante, analizzandone i processi fisiologici fondamentali e comunicando direttamente con gli agricoltori, grazie all’energia fotovoltaica e al sistema di connessione IoT.
Questa sperimentazione, condotta presso l’Azienda Stuard di Parma, ha dimostrato l’efficacia del Bioristor nel migliorare l’efficienza nell’uso dell’acqua in condizioni di siccità estrema.
Grazie a un protocollo irriguo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dall’IMEM-CNR, è stato possibile ottenere un risparmio idrico del 45% rispetto alle metodologie convenzionali. A fronte di un leggero calo di resa di campo lorda, si è registrato un notevole aumento del Brix, parte solubile del pomodoro e indicatore della sua qualità, e della conformità dei prodotti.
Già dalla prossima campagna, l’obiettivo sarà perfezionare ulteriormente gli strumenti e l’algoritmo per garantire una gestione ottimale delle risorse idriche nei campi agricoli per poi ampliarne l’utilizzo su larga scala, contribuendo così a promuovere una maggiore sostenibilità ambientale ed economica nel settore agricolo.
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