- L’azienda tedesca FlixBus ha deciso di sperimentare, sulla linea che collega le città francesi di Brest e Grenoble, degli autobus alimentati con un biodiesel prodotto a partire dalla colza.
- Così facendo, prevede di ridurre di circa il 70 per cento le emissioni di CO2 e fino all’80 per cento le emissioni di particelle fini.
Per molti, FlixBus è sinonimo di vacanze, di viaggi alla scoperta del mondo e spensieratezza. La compagnia tedesca di pullman low-cost è infatti un’ottima opzione per chi desidera spostarsi senza utilizzare l’automobile, senza spendere troppo e riuscendo magari a raggiungere località che non sono attraversate dalle linee ferroviarie. Ora l’azienda ha compiuto un ulteriore passo avanti nel suo percorso di sostenibilità: ha deciso di sperimentare, sulla linea che collega le città francesi di Brest e Grenoble, degli autobus alimentati con un biodiesel prodotto da Saipol a partire dalla colza, l’Oleo100.
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FlixBus e la riduzione del suo impatto ambientale
In questo modo, FlixBus prevede di ridurre di circa il 70 per cento le emissioni di CO2 e fino all’80 per cento le emissioni di particelle fini. Sono già due i mezzi double-decker Volvo Bus 9700 operativi sulla tratta, che si aggiungono a quelli già in funzione tra Nizza e Tolosa e tra Vannes e Parigi.
“Il nostro obiettivo, a livello mondiale, è quello di implementare con diversi partner soluzioni di trasporto efficaci per diminuire quanto più possibile l’impatto ambientale del servizio FlixBus”, ha dichiarato Fabian Stenger, COO di Flix SE.
La società aveva già sperimentato autobus elettrici e dotati di pannelli solari, per poi presentare, nell’estate del 2021, i primi FlixBus alimentati a biogas. Punta a lanciare, entro il 2024, il primo autobus a lunga percorrenza alimentato a idrogeno verde. Sarebbe un traguardo importante per l’intero settore dei trasporti.
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