Nel corso dei lavori in Fiera MCE 2024 a Milano (12-15 marzo) appare sempre più evidente la grande partecipazione dell’industria meccanica italiana. “E’ la capacità dell’industria italiana di esserci” commenta un entusiasta presidente di Anima Marco Novicelli a Canale Energia.
Un’industria che a dire dai diversi rappresentati, interpellati da Canale Energia, ha accusato il colpo della fine del superbonus 110% ma ha anche saputo guardare oltre.
Il prossimo passo secondo il presidente di Anima è rappresentato dai prossimi decreti attuativi sul 5.0. Grazie a queste misure difatti, sarà possibile aiutare le imprese a rinnovare le proprie tecnologie. D’altronde un paese esportatore che, come ricorda Novicelli, è ora equiparabile al Giappone per capacità produttiva nonostante abbia la metà dei suoi abitanti, ha bisogno di investire in innovazione.
Il peso della Direttiva “Case Green” nell’industria meccanica italiana
Non manca tra gli stand della Fiera l’aleggiare della votazione europea che ha dato il via definitivo alla Direttiva EPBD, Efficiency performance building directive. Nota in Italia anche come la Direttiva “Case green”.
“Ci sono alcune complessità applicative” sottolinea Novicelli. “Sarà importante aiutare le imprese a fare si che si tratti di un’innovazione vera. Sappiamo che è un costo ma si tratta di un investimento e dobbiamo far sì che l’Europa aiuti” (nel video in alto l’intervista completa).
“Il comparto” rimarca ottimista il presidente di Assotermica Giuseppe Lorubio “sarà parte di questa transizione. Abbiamo tutte le soluzioni tecnologiche per far si che questi obiettivi siano raggiunti”. L’aspettativa maggiore è verso la prossima incentivazione del 2025. La richiesta al Governo è che sia uno strumento in grado di fare da “volano per la nostra industria e prodotti” volti a efficientare gli edifici esistenti.
Gas fluorurati, nella refrigerazione l’industria italiana è un passo avanti
Tra i vari cambiamenti indotti dalla transizione ecologica intrapresa dall’Europa c’è l’entrata in vigore del nuovo regolamento sui gas fluorurati. Il regolamento entrato in vigore in tutti i paesi europei a partire dall’11 di marzo.
Un contesto in cui l’industria della refrigerazione italiana non teme rivali, in quanto è stata pioniera “e oggi è leader nel mondo, sulle attrezzature che lavorano con le sostanze naturali” spiega il presidente di Assocold Francesco Mastrapasqua.
Si tratta di sostanze per la refrigerazione già presenti in natura e pertanto che non impattano sull’ ambiente. “L’industria opera con questi prodotti sul campo professionale e industriale” sottolinea Mastropasqua. “Sono tecnologie ora in grado di essere efficienti sul piccolo, medio e grande. Siamo in una situazione di poter applicare gli obiettivi ambientali europei con una sicurezza nella nostre forze e nelle capacità di innovazione delle imprese italiane”.
Pompe di calore, la soddisfazione di Assoclima. Ma a crescere non è il residenziale
“Arriviamo da un 2023 contrastato ma che ritengo molto positivo per il settore”. Così Maurizio Marchesini presidente di Assoclima, sintetizza i dati del comparto.
“Il residenziale ha sofferto per il superbonus e per il conflitto (Russia – Ucraina n.d.r.) che ha recato difficoltà nel gas. Ma tutti i settori, a parte il residenziale, sono aumentati a doppia cifra e sono destinati a crescere”. Il presidente si riferisce soprattutto a pompe di calore e i chiller con potenza superiore ai 17 kW.
Rispetto la Direttiva Case Green, Marchesini sottolinea come si stia andando verso la crescita delle tecnologie per il raffrescamento dell’aria in cui vede “una rappresentanza del settore importante”. Su questo è certo che le prerogative del comparto viaggino di pari passo con fonti energetiche rinnovabili e gas refrigeranti naturali. “Quando parliamo di case green non ci riferiamo solo alla tecnologia ma all’energia pulita”.
Insomma un anno che segna davvero il ritorno alla vita dopo la pandemia da Covid-19 con un fermento e un’innovazione, per dirla con le parole di Marchesini:”di prodotti predisposti verso il futuro”.
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