Le nostre aziende questa settimana si segnalano per la loro attività in India, Nordafrica, Europa, America settentrionale e Cina

Il gruppo Maire Tecnimont inaugura un impianto pilota per il riciclo degli scarti organici in India

Maire Tecnimont Group, attore di spessore globale attivo nella trasformazione delle risorse naturali con un profondo impegno nell’industrializzazione della chimica verde e dell’economia circolare, lo scorso 25 marzo ha inaugurato un impianto pilota per il riciclo di rifiuti organici presso l’Istituto Nazionale di Tecnologia Karnataka (Nitk, National Institute of Technology Karnataka) a Surathkal, in India. Il progetto è stato finanziato dalla controllata Tecnimont Private Limited (Tcmpl) a dimostrare l’impegno del Gruppo nel raggiungimento degli obiettivi di Responsabilità Sociale e nello sviluppo dell’energia verde. Durante l’evento, svoltosi in modalità digitale, Maire Tecnimont ha diffuso la notizia che Tcmpl ha firmato un contratto per la realizzazione di un centro di ricerca interdisciplinare, il Centro di Ricerca Maire Tecnimont per il riciclo di rifiuti organici e per l’Economia Circolare (Maire Tecnimont Centre for Research on Waste Recycling and Circular Economy) diretto a implementare il proprio impegno nella ricerca per favorire la transizione energetica, sfruttando anche sulle competenze distintive del Gruppo, guidando gli studenti nel loro percorso di sviluppo e di formazione. L’impianto sarà a biogas e consentirà a Nitk di generare energia utilizzando gli scarti alimentari e vegetali provenienti dalle mense dell’istituto attraverso la digestione anaerobica. Fabrizio Di Amato, presidente di Maire Tecnimont, ha commentato soddisfatto: “Siamo onorati di rafforzare ulteriormente la collaborazione con un istituto prestigioso quale Nitk per promuovere la formazione di nuovi professionisti qualificati e imprenditori nel campo della chimica verde e dell’economia circolare così da accelerare la transizione energetica in India. Crediamo fermamente che sia fondamentale restituire alla società e favorire le aspirazioni professionali dei giovani talenti supportandoli nel loro percorso formativo, uno dei pilastri della nostra strategia di sostenibilità”. Si prevede che tramite un digestore di biogas da 500 kg di Gps Renewables (azienda attiva nel waste-to-energy che fornisce soluzioni per la gestione dei rifiuti, basata a Bangalore, India) si dovrebbero generare 35.400 unità di elettricità equivalente in un anno. Il digestato (materiale residuo dopo la digestione anaerobica di una materia prima biodegradabile) di alta qualità, completamente naturale e privo di sostanze chimiche sintetiche, può essere utilizzato come fertilizzante organico, come integratore o anche in sostituzione di fertilizzanti chimici. Gps Renewables effettuerà anche la manutenzione dell’impianto per tre anni“. Il professore Karanam Umamaheshwar Rao, direttore del Nitk, conclude: “Siamo entusiasti del contributo di Maire Tecnimont nel promuovere l’energia verde presso il nostro istituto. Come detto, queste azioni dicono più delle parole: la loro iniziativa per l’implementazione di un progetto pilota per la produzione di energia dal riciclo di rifiuti organici, non solo sarà di ispirazione per gli studenti, gli imprenditori di domani, nel pensare e sperimentare l’enorme potenziale dell’energia verde ma, soprattutto, costituirà un esempio per altre società per promuovere il cambiamento”.

Eni e Sonatrach rafforzano la collaborazione negli ambiti upstream, r&s e decarbonizzazione

L’ad di Eni, Claudio Descalzi, ed il presidente direttore generale della società di stato algerina Sonatrach, Toufik Hakkar, si sono incontrati nella sede Eni di San Donato Milanese per fare il punto sulle attività comuni e per firmare diversi contratti riguardanti esplorazione e produzione, ricerca e sviluppo, decarbonizzazione e formazione. Il primo degli accordi sottoscritti è destinato a realizzare un ambizioso programma per il rilancio delle attività di esplorazione e sviluppo nella regione del bacino del Berkine, prevedendo la creazione di un hub di sviluppo del gas e del greggio attraverso una sinergia con le installazioni esistenti di Mle-Cafc. Questo accordo rientra nel processo per la finalizzazione di un nuovo contratto idrocarburi nel bacino, seguendo il dettato della nuova legge petrolifera algerina entrata in vigore a dicembre 2019. Le parti hanno trovato anche il modo di collaborare in altri settori quali la formazione del personale, attraverso la firma di un accordo che prevede la cooperazione tra Eni Corporate University e l’Institut Algerien du Petrole per la realizzazione di programmi di formazione nei campi dell’upstream e delle nuove tecnologie legate alla transizione energetica. Claudio Descalzi e Toufik Hakkar hanno sottoscritto un Memorandum d’Intesa per lo sviluppo della partnership tra Eni e Sonatrach nel settore delle nuove tecnologie, con un focus sulle energie rinnovabili, i biocarburanti e l’idrogeno. L’ad di Eni ha ringraziato il Pdg e i membri della delegazione Sonatrach per la costante collaborazione e l’amichevole e proficua relazione: “La firma degli accordi odierni testimonia l’impegno messo in campo dalle nostre società per rafforzare una partnership storica, nel rispetto di una strategia condivisa di sviluppo accelerato dei progetti e perseguendo gli obiettivi di decarbonizzazione nell’ambito dell’impegno al raggiungimento del nostro obiettivo di neutralità carbonica”.

Falck Renewables acquista un impianto solare attivo in Spagna

Con la firma dello Share purchase agreement con la spagnola Caicos Directorship, S.L. azienda di proprietà di Fund IV, gestito da Everwood Capital Sgeic S.A. Falck Renewables spa ha acquisito il 100% del capitale sociale di Desafio Solar Slu, titolare di un impianto solare operativo in Spagna. L’infrastruttura, da 49,88 MW, si trova nel comune andaluso di Escatron ed è attiva dal giugno scorso, ha una capacità prevista di circa 88,7 GWh di elettricità prodotta ogni anno ed è titolare di un Power Purchase Agreement (Ppa) relativo a circa il 70% dell’energia prodotta. Toni Volpe, amministratore delegato di Falck Renewables spa, ha spiegato il significato dell’operazione: “Questo progetto segna il nostro ingresso nella generazione solare in Spagna, dove attualmente deteniamo una pipeline con diritti di connessione alla rete di oltre 700 MW, di cui circa un terzo già in fase di autorizzazione. Una volta perfezionata l’acquisizione, Falck Renewables raggiungerà 190 GWh di produzione annuale in Spagna abilitando, come per l’Italia e per il Regno Unito, il nostro modello integrato di gestione dell’energia. Esso permette ai nostri impianti e a quelli dei nostri clienti di ottimizzare e diversificare il loro modello di ricavi, integrando i proventi derivanti dalla vendita di energia con quelli relativi ai servizi di flessibilità e capacità, massimizzando nello stesso tempo il valore degli attributi ambientali presenti e futuri“. L’importo pagato da Falck è pari a circa 22 milioni di euro, più l’assunzione del debito residuo di progetto, finanziato interamente con risorse proprie e soggetto ad aggiustamento entro cinque mesi dalla firma. L’operazione sarà perfezionata nel mese di aprile 2021 ed è subordinata esclusivamente all’autorizzazione di Banco Sabadell al subentro di Falck Renewables nel contratto di finanziamento.

Prysmian Group conclude il contratto con Rwe per il parco eolico a largo Sofia

A seguito della sottoscrizione dell’accordo come “preferred bidder” dello scorso novembre, Prysmian Group il 29 marzo ha completato l’iter con la teutonica Rwe Renewables per il completamento di un sistema in cavo ad alta tensione sottomarino e terrestre “chiavi in mano” del valore di oltre 200 milioni di euro per il parco eolico offshore Sofia di 1.4 gigawatt (GW). Questa infrastruttura vedrà all’opera per la prima volta nell’offshore la nave posacavi Leonardo da Vinci. Prysmian Group si occuperà di: progettazione, fornitura, installazione e collaudo relativi a un sistema simmetrico in cavo unipolare ad alta tensione in corrente continua (High Voltage Direct Current – Hvdc) che collegherà la sottostazione offshore alla stazione di conversione sulla terraferma a Teesside nel Regno Unito. Il progetto prevede oltre 440 km di cavi sottomarini da ±320 kV con isolamento in Xlpe 15 km di cavi terrestri da ±320 kV con isolamento P-Laser. Alberto Boffelli, Coo project BU del gruppo Prysmian, spiega soddisfatto: “Si tratta di un progetto prestigioso per Prysmian Group, e siamo lieti di essere stati selezionati da Rwe per fornire la nostra innovativa tecnologia in cavo per la trasmissione di energia rinnovabile dal parco eolico offshore Sofia in quantità tale da soddisfare le richieste annuali di 1,2 milioni di famiglie inglesi”. Sven Utermöhlen, chief operating officer Wind Offshore Global Rwe Renewables, conferma: “La firma del contratto con il leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo Prysmian dimostra ancora una volta come Rwe stia guidando l’innovazione; difatti, Sofia sarà il primo progetto ad utilizzare la sua tecnologia in cavo Hvdc, ed anche il primo ad utilizzare la nuova nave posacavi Leonardo da Vinci. La firma di oggi è un ulteriore passo tangibile verso il progetto che è ora ufficialmente in fase di costruzione”. Il collaudo del progetto è previsto verso la fine del 2026.

Bts Biogas apre una nuova sede in Nord America

Bts Biogas, rilevante attore nella costruzione di impianti di digestione anaerobica di nuova generazione, sbarca negli Stati Uniti. Sfruttando la nuova Bts North America (Bts NA) fornirà la tecnologia a Bioenergy Devco (Bdc): le due aziende sfrutteranno le rispettive competenze per fornire servizi di progettazione, ingegneria e costruzione, collaboreranno nello studio di mezzi finanziari e svilupperanno progetti di digestione anaerobica sostenibili e resilienti negli Stati Uniti. La squadra della sede di Bts North America, guidata dalla nuova managing director Christine McKiernan, con oltre trent’anni di esperienza nel campo dell’energia rinnovabile e della digestione anaerobica, condivide una vasta esperienza interdisciplinare in campi quali ingegneria e costruzione, innovazione nella gestione e trattamento di sostanze organiche, implementazione tecnologica e condivisioni in materia di energia rinnovabile, gestirà le operazioni della filiale e supervisionerà la qualità dei servizi prestati al Maryland Food Center e al Bioenergy Innovation Center della Bdc, tra cui i contratti di ingegneria, fornitura e costruzione (Epc), nonché di tecnologia e manutenzione. Franco Lusuriello, ad di Bts Biogas, illustra le ragioni dell’apertura negli States: “Siamo orgogliosi di portare il team di Bts Biogas in Nord America. La regione mid-atlantica Americana è stata un importante incubatore per l’innovativa tecnologia utility-grade di digestione anaerobica. Come partner tecnologico degli impianti di punta della Bioenergy Devco in Maryland e Delaware, continueremo a fornire soluzioni innovative in grado di portare avanti gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera mediante il riutilizzo sostenibile dei sottoprodotti dell’industria agro-alimentare e dei rifiuti”. Shawn Kreloff, ad di Bioenergy Devco, conferma: “La pluriennale esperienza di Bts Biogas si sposa alla perfezione con lo straordinario talento ingegneristico di Christine nell’ottimizzazione di una tecnologia di digestione anaerobica sostenibile. La nuova sede di Bts North America, in collaborazione con Bioenergy Devco, si sta dimostrando preziosa per il nostro continuo sviluppo di operazioni di digestione anaerobica su larga scala qui negli Stati Uniti. Queste soluzioni contribuiscono a combattere l’emergenza climatica, facilitano lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile e riducono la nostra dipendenza dai combustibili fossili”. La nuova filiale nordamericana avrà sede ad Annapolis, nel Maryland.

Eni firma un memorandum d’intesa per collaborare nel settore del gas in Cina con Zhejiang Energy

Eni e l’azienda cinese Zhejiang Energy hanno firmato il 30 marzo scorso un Memorandum of Understanding (MoU) sulla cooperazione strategica nel settore energetico. Il Memorandum prevede una collaborazione destinata a facilitare iniziative condivise tra le due imprese in tutta la catena del valore del gas e del Gnl in Cina, dove la multinazionale guidata da Claudio Descalzi è presente dal 1984, e a livello internazionale. Il MoU si basa sull’obiettivo congiunto delle due società di promuovere una riduzione delle emissioni favorendo il passaggio dal carbone al gas nella produzione di energia elettrica. Le iniziative promosse nel MoU vanno dallo sviluppo di un accordo di fornitura di Gnl a lungo termine alla partecipazione congiunta in progetti di gas/Gnl. Usare il gas per produrre elettricità al posto del carbone arriva a dimezzare le emissioni di gas serra di una centrale elettrica, offrendo un progresso concreto nella decarbonizzazione del settore. Per Eni, l’accordo rappresenta un ulteriore passo in avanti nel processo di transizione energetica. L’azienda ha recentemente lanciato una nuova strategia, che la porterà a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, in tutte le sue operazioni, processi e prodotti. Nel lungo termine, il gas rappresenterà più del 90% della produzione di Eni.

Il Gruppo Bonatti spa ha ottenuto l’incarico di realizzare un progetto di costruzione presso la raffineria Motor Oil Hellas di Corinto

Il progetto è stato assegnato da Motor Oil Hellas e fa parte di un più ampio piano di sviluppo. Technip Energies è l’appaltatore Epcm. Il gruppo Epc Contractor Bonatti, attivo nel settore energetico, eseguirà il montaggio di tutte le attività meccaniche nel New Naphtha Complex all’interno della raffineria Motor Oil Hellas di Corinto, in Grecia. Bonatti ha già operato in Grecia, dove ha realizzato la sezione greca del Trans Adriatic Pipeline. Questo nuovo contratto è un primo passo significativo per la crescita del settore impiantistico del Paese. Tra i fattori determinanti per il successo di Bonatti c’è la sua capacità di intervenire in tempi strettissimi, garantendo la massima sicurezza nonostante la crisi pandemica. Ciò è stato possibile grazie alle risorse già presenti nel Paese e alle procedure praticate, frutto di un approccio strutturato alla situazione locale. Per la realizzazione del progetto Bonatti potrà contare sul supporto di Ekme, importante realtà locale, in qualità di subappaltatore designato. Una scelta perfettamente in linea con l’intento del cliente finale Motor Oil Hellas, che punta a valorizzare la forza lavoro e le competenze greche, cosa che Bonatti ha sempre fatto e considera parte del proprio Dna. Il completamento meccanico del progetto è previsto nel marzo 2022.

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Pubblicista dal 2007, scrive per il Gruppo Italia Energia.