L’ultima rubrica prima delle vacanze vede Eni implementare la sua presenza in Africa
Eni continua le scoperte in Algeria
Eni e l’algerina Sonatrach annunciano oggi una ulteriore scoperta nella concessione di Sif Fatima II, situata nel bacino del Berkine Nord nel deserto algerino.
Il pozzo esplorativo Rhourde Oulad Djemaa Ouest-1 (Rodw-1), nel perimetro di ricerca Sif Fatima II, è il terzo pozzo della campagna di perforazione esplorativa.
Ha permesso la scoperta di petrolio e gas associato nelle arenarie del Triassico del giacimento del Tagi. Durante il test di produzione, il pozzo ha prodotto 1.300 barili/giorno di petrolio e circa 2 mmscfd di gas associato.
La scoperta Rodw-1 segue alla significativa scoperta di Hdle-1 nella concessione Zemlet el Arbi, dello scorso marzo, e al successo del pozzo di valutazione Hdls-1 nell’adiacente Sif Fatima II.
Lo sviluppo di queste scoperte avverrà in modalità fast-track, sfruttando la vicinanza alle strutture Brn/Rod esistenti.
Le concessioni di Zemlet el Arbi e Sif Fatima II sono operate da una associazione tra Eni (49%) e Sonatrach (51%).
Un altro pozzo in Africa, è il Baleine East 1X in Costa d’Avorio
Sempre in Africa Eni ha traforato con successo il pozzo Baleine East 1X. È il primo pozzo di esplorazione nel blocco CI-802 e la seconda scoperta sulla struttura Baleine, a largo della Costa d’Avorio.
La scoperta eccezionale ha permesso di aumentare del 25% i volumi di idrocarburi in posto del campo di Baleine. Adesso raggiungono la stima di 2,5 miliardi di barili di olio e 3,3 trilioni di piedi cubi (Tcf) di gas associato.
Baleine East 1X è stato perforato nel blocco CI-802, operato da Eni (90%), insieme al partner Petroci Holding (10%), utilizzando l’impianto per acque profonde Saipem 12000. Il pozzo ha raggiunto la profondità finale di 3.165 m, in una profondità d’acqua di circa 1.150 m.
Baleine East 1X si trova a circa 5 Km a est del pozzo di scoperta Baleine 1X, nel contiguo blocco Baleine CI-101. Rappresenta, inoltre, la prima scoperta commerciale nel blocco CI-802 confermando l’estensione del campo di Baleine.
Dopo una proficua campagna per l’acquisizione dati, il pozzo ha confermato la presenza di una colonna continua di circa 48 m di olio in rocce-serbatoio con buone proprietà. Una prova di produzione ha confermato un potenziale di almeno 12.000 barili di olio al giorno e 14 milioni di standard cubic feet al giorno di gas associato.
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