Inquinamento marino, al via l’esercitazione guidata dal MASE

L’attività rientra nell’accordo RAMOGE siglato da Italia, Francia e Principato di Monaco

Si svolgerà il 28 e il 29 maggio, al largo delle coste di Viareggio, l’esercitazione internazionale “Versiliana 2024” contro l’inquinamento marino. L’obiettivo del test, organizzato dal MASE nell’ambito dell’accordo RAMOGE con Francia e Principato di Monaco, è di testare con il massimo realismo l’organizzazione, il coordinamento e la prontezza di risposta all’inquinamento.

inquinamento marino esercitazione MASE
Foto di Jeremy Bishop su Unsplash

Verrà simulata una doppia contaminazione, da prodotto petrolifero e da paraffina. Saranno coinvolti numerosi attori nazionali e internazionali, e verranno impiegate le più avanzate tecnologie: satelliti, droni, navi, elicotteri e aerei, per un totale di ventidue mezzi.

La difesa del mare fra le priorità del governo

“L’Italia è lieta di organizzare questa importante operazione internazionale, che consente di sperimentare la nostra risposta comune a un inquinamento a mare e sulla costa”. Queste le parole del Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.

“L’Italia e i nostri partner RAMOGE possono contare su grandi professionalità e servitori dello Stato che sanno intervenire nelle situazioni più complesse. Difendere il mare, prezioso e fragile scrigno di biodiversità, è una priorità assoluta”.

Come si svolgerà l’esercitazione

L’esercitazione avrà inizio martedì 28 alle 15:30 con un’allerta, mentre le operazioni di pulizia si svolgeranno mercoledì 29: dalle 8:00 alle 16:00 quella a mare; dalle 14:00 alle 18:00 quella a terra. Per l’Italia, parteciperà il MASE con il mezzo della Castalia S.C.p.A., la Guardia Costiera, la Marina Militare, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e ARPA Toscana.

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La Prefettura di Lucca, con il supporto della Regione, applicherà le risposte necessarie a fronteggiare un inquinamento simulato da idrocarburi sulla spiaggia di Pietrasanta. Saranno impiegati circa trenta volontari formati dal Dipartimento di protezione civile e supportati dall’ISPRA per le operazioni di SCAT (Shoreline Clean-up Assessment Techniques).

Saranno presenti, in qualità di osservatori, anche alcuni rappresentanti di Croazia, Slovenia, Montenegro, Spagna e Libia.

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