- Green LG Energy ed Eni sfrutteranno le loro competenze rispettivamente nel Gpl sostenibile e olio vegetale idrotrattato in America settentrionale.
- Saipem, invece, continua a perforare a largo delle coste ivoriane
L’italiana Green LG Energy insieme a Friedrich Scharr KG e rLPG North America per il Gpl sostenibile
Accelerare lo sviluppo di Gpl verde, economicamente sostenibile e proveniente da fonti rinnovabili per ridurre le emissioni e avanzare nella transizione ecologica. Questo l’obiettivo della riunione a Chicago gli amministratori delegati delle società Green LG Energy S.r.l, Friedrich Scharr KG, rLPG North America, BioLPG LLC e Gti Energy.
La tecnologia Cool Lpg sviluppata da Gti Energy converte il biogas proveniente da discariche, impianti agricoli, impianti di trattamento delle acque reflue ma anche potenzialmente rifiuti solidi urbani, in Biogpl.
In pratica, un combustibile liquido rinnovabile al 100% per il trasporto e il riscaldamento. Il processo Cool Lpg garantisce piena compatibilità con l’infrastruttura Gpl globale esistente e riduce al contempo le emissioni inquinanti per avanzare nella transizione verde.
Tutti i soci lavorano per far arrivare sul mercato il processo Cool Lpg e rendere disponibile la piattaforma tecnologica fruibile al maggior numero possibile di attori del settore.
Francesco Franchi, presidente e ad di Green LG Energy srl, spiega: “Il gruppo internazionale si impegna in modo proattivo e trasparente per coinvolgere tutti gli stakeholder e assicurare interesse intorno alla tecnologia Cool Lpg”.
Eni Sustainable Mobility sceglie Dentons per l’accordo con la statunitense Pbf Energy
Lo studio legale Dentons ha assistito Eni Sustainable Mobility (Esm) nella definizione degli accordi per un accordo strategico con Pbf Energy.
L’intesa opererà nel settore della bioraffinazione e produzione di Hvo Diesel (olio vegetale idrotrattato, noto come renewable diesel in America del nord).
L’accordo prevede una collaborazione paritetica (St. Bernard Renewables, Sbr) per la bioraffineria attualmente in fase di costruzione nell’area di Pbf a Chalmette (Louisiana).
Nell’ambito dell’operazione, il cui perfezionamento è soggetto alle necessarie approvazioni regolamentari, Esm apporterà capitali per 835 milioni di dollari. Previsto, inoltre, a un ulteriore importo fino a 50 milioni legato al raggiungimento di alcuni obiettivi progettuali.
Fornirà, naturalmente, l’esperienza nel settore della bioraffinazione. Dalla gestione all’approvvigionamento delle materie prime fino alla commercializzazione dei prodotti.
Pbf, invece, apporterà gli strumenti relativi alla bioraffineria, oltre che la sua forte competenza industriale negli Stati Uniti.
Infine, si occuperà delle attività di direzione per il completamento della costruzione della bioraffineria e, successivamente all’entrata in funzione, della gestione operativa.
L’avvio della bioraffineria è previsto nella prima metà del 2023.
Nell’operazione Dentons ha affiancato il dipartimento legale interno di Eni.
Saipem ottiene un contratto di perforazione in Costa D’Avorio
Saipem si è aggiudicata dalla collaborazione Eni Côte d’Ivoire Ltd. e Petroci un contratto di perforazione al largo della Costa D’Avorio.
Il contratto prevede l’utilizzo della nave di perforazione di settima generazione Deep Value Driller, una delle più moderne al mondo.
Saipem rafforza così la competitività della propria flotta facendo leva sulla sua consolidata competenza nella selezione e gestione di mezzi navali tecnologicamente avanzati.
L’acquisizione di questo contratto rappresenta un importante consolidamento della presenza di Saipem in Costa d’Avorio. In quest’area, infatti, l’azienda italiana sta attualmente realizzando il progetto per lo sviluppo del giacimento Baleine di petrolio e gas.
Tale giacimento è stato scoperto recentemente grazie alle attività di perforazione dei mezzi Saipem 10000 e Saipem 12000.
L’operazione ha un valore di 400 milioni di dollari, al lordo delle spese relative alla nave Deep Value Driller.
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