Gli italiani sempre più sensibili alla sostenibilità

L’Italia è il Paese europeo in cui l’importanza di mantenere uno stile di vita sostenibile ha registrato il dato più alto, ovvero il 70%. Questi sono i dati rilevati da Pro Carton, l’Associazione Europea dei Produttori di Cartone e Cartocino, che ha analizzato in una ricerca il comportamento in relazione all’ambiente di 5mila consumatori in cinque paesi: Italia, Regno Unito, Francia, Germania e Spagna.

Il risultato è che per più di 8 consumatori europei su 10 il costo della vita influisce sulla scelta di acquistare prodotti sostenibili. Oltre a ciò, il cambiamento climatico è tra le preoccupazioni percepite come più urgenti, insieme all’inflazione e ai conflitti.

Il riciclo è l’azione più efficace per contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico

In Italia il riciclo è considerato il metodo principale per salvaguardare l’ambiente secondo il 74% degli intervistati. Segue al secondo posto l’uso di materiali più naturali e rinnovabili (il 65%) e al terzo la piantumazione di nuovi alberi (il 62%).

Einfried Muehling, Direttore marketing e comunicazione di Pro Carton ha dichiarato che “nel riciclo dei rifiuti l’Italia è un’eccellenza in Europa. Siamo rimasti impressionati dal fatto che in consumatori italiani attribuiscano il massimo di credibilità e fiducia nel riciclo del cartone, più di quanto avvenga in altri paesi europei”.

L’impegno crescente degli italiani verso la sostenibilità

Lo studio ha evidenziato una maggiore attenzione quotidiana dei cittadini italiani verso le tematiche ambientali. Il 69% degli italiani ricicla di più rispetto all’anno scorso e più del 50% ha dichiarato di prestare maggiore attenzione allo spreco di acqua e a limitare l’acquisto di prodotti confezionati in plastica. Per molti, infatti, il packaging sostenibile è un fattore determinante per la scelta di un prodotto.

Nei cinque paesi presi in esame, il 95% delle persone concorda che spenderebbe in media il 5,4% in più per un prodotto, se fosse confezionato in maniera sostenibile. Gli italiani, addirittura, sarebbero disposti a pagare il 6,4% in più.