Se nel 2024 l’industria elettromeccanica ha continuato a crescere, lo si deve alla forte spinta derivante dagli investimenti per la transizione energetica. Il fatturato in Italia ha registrato un incremento medio del 4,5% mentre le esportazioni sono aumentate del 7,8%. La crescita si è registrata in particolare nei comparti della trasmissione elettrica (+7,3%) e della distribuzione elettrica (+25,1%). Lo rivelano i dati preconsuntivi, relativi al 2024, divulgati da Anie Confindustria.

Il rafforzamento di entrambi i comparti è stato sostenuto dall’accelerazione degli investimenti nelle energie rinnovabili, che hanno visto un incremento del 25% nella nuova capacità installata sul territorio nazionale. Le tecnologie per la generazione da fonti tradizionali (-3%) e quelle destinate all’industria manifatturiera (-1%) hanno invece registrato un andamento in controtendenza.
Transizione energetica spinge la crescita del comparto
Secondo la fotografia di settore, l’elettrotecnica e l’elettronica mostrano andamenti in controtendenza rispetto alla media del manifatturiero italiano. Con riferimento alla produzione industriale, il comparto segna +2,2%, con fatturato totale che registra un leggero aumento (+0,9%) ma rispetto alla media manifatturiera il saldo è -3,7%. “Nella media dell’industria manifatturiera la contrazione del fatturato è evidente sia sul mercato interno che su quello estero” commenta la federazione nella nota stampa.
A fronte di una sostanziale stabilità per la domanda interna, i settori hanno visto in crescita la domanda internazionale (+2%). Nel dettaglio, l’industria elettrotecnica mostra una dinamica equilibrata tra mercato interno (+2,7%) ed estero (+1,5%). Diversa la situazione per l’elettronica, che evidenzia una marcata divergenza: da un lato un forte calo sul mercato domestico (-17,8%), dall’altro una crescita maggiormente sostenuta sull’estero (+5,4%).
Tecnologie elettroniche in flessione, boom materiale rotabile
Il rallentamento della filiera delle costruzioni ha tuttavia condizionato l’evoluzione delle tecnologie rivolte a questo mercato. In base ai dati Anie, il comparto dell’illuminazione ha registrato in media d’anno una contrazione del fatturato a valori correnti del 7,5%. In flessione tra il 2% e il 3% la domanda interna di materiale da installazione. L’indebolimento ha coinvolto anche i comparti ascensori e scale mobili, così come quello dei cavi. Fa eccezione il comparto sicurezza e automazione edifici, che ha mantenuto un trend positivo, pur con una crescita più contenuta rispetto agli anni precedenti.
Passando alle tecnologie elettroniche, destinate all’industria manifatturiera, queste hanno mostrato un andamento medio in flessione. I componenti elettronici hanno registrato un calo della domanda interna (-6,6%), a fronte però di una crescita sostenuta delle esportazioni (+5,4%). Dall’altro, l’automazione industriale ha subito una contrazione marcata sul mercato italiano (-31%). In controtendenza l’industria ferroviaria che continua a crescere in modo sostenuto: il comparto del materiale rotabile registra infatti un incremento del fatturato del +16,1% sul mercato interno e del +39,7% all’estero.
Protezionismo Usa: “Scenario in discussione con le nuove politiche americane”
L’analisi Anie fornisce anche un focus sul rischio dazi, in base al quale “lo scenario positivo è messo ora in discussione dalle nuove politiche commerciali adottate dall’amministrazione americana”. Attualmente il 40% delle esportazioni di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche verso gli Usa è esente da dazi, il 16% ha dazi inferiori al 2%, il 30% è soggetto a dazi tra il 2% e il 3%. In questo scenario, un’ipotesi di aumento medio al 20% dei dazi sulle tecnologie europee comporterebbe un impatto di circa 720 milioni di euro sulle esportazioni italiane del settore. I comparti industriali più esposti a questo aumento sono le tecnologie per il sistema edificio (con un livello medio dei dazi attuale del 2,3%) ed energia (il livello medio dei dazi attuale è 2,09%).
Con un valore complessivo dell’esportato di filiera di quasi 4 miliardi di euro nel 2024, il mercato statunitense si è confermato il primo su scala globale per le tecnologie di area elettronica, il terzo per l’elettrotecnica (dopo Germania e Francia). Nell’aggregato le esportazioni di tecnologie italiane verso gli Stati Uniti sono cresciute dell’11,5% in valore e del 18% in volume rispetto al 2023. Nel confronto con il 2019 si è registrato un raddoppio dei valori esportati (+100,8%, in volumi +65,6%) e un saldo commerciale passato da 815 milioni nel 2019 a 2,08 miliardi di euro nel 2024.
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