Internet of Things, efficienza energetica, produzione e trasporto dell’idrogeno. Sono questi gli ambiti dei quattro progetti sperimentali di Snam che hanno ottenuto un riconoscimento di 7,3 milioni di euro da parte dell’Arera per la loro capacità di favorire l’utilizzo innovativo delle infrastrutture del gas esistenti, promuovendo al tempo stesso la sicurezza energetica e la lotta contro i cambiamenti climatici.
Transizione energetica, cosa prevedono le quattro progettualità
Snam si è aggiudicata circa un quarto dei contributi complessivamente riconosciuti da Arera a 21 progetti di 12 diverse aziende. Queste le quattro iniziative premiate:
- Methane detector: installazione di un sensore IoT (Internet of Things) presso le centrali di compressione di Snam Rete Gas. Il dispositivo permette di identificare e quantificare in tempo reale le perdite di gas naturale, senza la necessità di ricorrere a ispezioni in loco;
- P2H Contursi: realizzazione di un impianto di produzione di idrogeno verde e immissione del vettore nella rete fino a un massimo del 10 per cento del volume;
- Turboespansore Taranto: installazione di un turboespansore per la produzione di elettricità, finalizzato a recuperare l’energia dalla perdita di carico del gas naturale in una cabina di decompressione;
- Membrana di separazione H2: installazione di una membrana al palladio per la separazione dell’idrogeno da una miscela con gas naturale.
Snam e gli investimenti nell’idrogeno verde
Snam sta puntando molto sull’idrogeno: a dicembre ha siglato un protocollo d’intesa con il Gruppo Hera, il Comune di Modena e altri attori per la realizzazione di una Hydrogen Valley modenese. Il nuovo polo produttivo, IdrogeMO, sarà in grado di produrre fino a 400 tonnellate di idrogeno rinnovabile l’anno, con la possibilità di futuri ampliamenti per incrementarne la produzione.
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Complessivamente, l’investimento previsto ammonta a oltre 20 milioni di euro. Le aziende di trasporto pubblico locale Seta e Tper hanno in programma di convertire parte della loro flotta in mezzi alimentati a idrogeno, e c’è interesse anche da parte delle aziende del distretto ceramico.
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