Biocarburanti ed eolico: le novità di Eni Sustainable Mobility e Saipem su i biocarburanti e Galileo con Hope per l’implementazione di un parco eolico galleggiante nell’Adriatico.
Eni Sustainable Mobility e Saipem siglano un MoU per l’utilizzo di biocarburanti
Eni Sustainable Mobility (Esm) e Saipem hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU).
Oggetto dell’accordo è l’utilizzo di carburanti di natura biogenica sui mezzi navali di perforazione e costruzione di Saipem, con particolare riferimento alle operazioni nell’area del Mare Mediterraneo.
Saipem, infatti, ha una flotta di 45 navi che opera in tutto il mondo.
Il MoU rappresenta un importante momento per Eni e Saipem, proiettate insieme nella diversificazione delle fonti energetiche e nella riduzione dell’impronta carbonica nelle operazioni in mare.
Eni produce biocarburanti sin dal 2014, grazie alla riconversione delle raffinerie di Venezia e Gela.
Sfruttando la sua tecnologia Ecofining™ vengono trattate materie prime vegetali o di scarti animali e prodotti biocarburanti Hvo (Olio vegetale idrogenato).
I biocarburanti sono infatti essenziali nel piano strategico per il raggiungimento della neutralità carbonica di Eni al 2050. Sarà promosso attraverso l’abbattimento delle emissioni di processi industriali e prodotti.
Tale accordo interseca la strategia di Saipem per la riduzione delle emissioni Ghg. Implementa, inoltre, il percorso per la riduzione delle proprie emissioni di scopo 1 e scopo 2 entro il 2035 e il raggiungimento dell’obiettivo di Net Zero (incluso scopo 3) al 2050.
L’accordo sfrutterà l’esperienza e le competenze di entrambi i soci. Esm, tra i primi produttori di biocarburanti in Europa, mette a disposizione le proprie conoscenze nel fornire soluzioni per la riduzione delle emissioni di carbonio.
Saipem, invece, attraverso il suo impegno nella transizione energetica, mira ad aumentare l’uso di carburanti alternativi sui propri mezzi per ridurre le proprie emissioni e quelle dei suoi clienti.
Grazie all’utilizzo di combustibili di origine biogenica, Saipem punta, infine, a ridurre l’emissione di circa 550.000 tonnellate di CO2eq per anno, pari a circa il 60% delle sue emissioni di scopo 1 totali annue.
Accordo Galileo con Hope per un parco eolico galleggiante nell’Adriatico
Guardando al tema biocarburanti ed eolico non può mancare la segnalazioen di un accordo raggiunto tra Galileo, piattaforma svizzera che sviluppa energie rinnovabili, e Hope, azienda con sede tecnico-operativa a Bari attiva nella progettazione di impianti rinnovabili, annunciano un accordo.
Il contratto è focalizzato su un progetto di sviluppo congiunto nel Mare Adriatico: Barium Bay.
Il progetto è basato sulla tecnologia dell’eolico in mare galleggiante, ha una potenza stimata di 1100MW. Prevede di posizionare il parco oltre 40 chilometri al largo della costa che va da Bari sino a nord di Barletta.
Barium Bay è formato quindi da 74 turbine eoliche dalla potenza di 15MW ciascuna. Dovrebbe produrre, grazie alla ventosità del sito, molto distante dalla terraferma, oltre 3 miliardi di chilowattora all’anno.
Quanto basta a saziare le necessità di energia elettrica di oltre un milione di famiglie italiane.
Attualmente, Barium Bay sta ultimando gli studi ambientali e tecnici di dettaglio con l’obiettivo di sottoporre la propria istanza per la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) ai ministeri competenti entro l’estate di quest’anno.
In parallelo, inizierà anche la campagna di misurazione puntuale della risorsa eolica a mare, della durata di circa 24 mesi. La spagnola Eolos Floating Lidar Solutions si occuperà materialmente della misurazione.
Il progetto Barium Bay consolida la collaborazione tra Galileo e Hope nata con la collaborazione Lupiae Maris per lo sviluppo di un parco eolico di 525MW, con la stessa tecnologia, al largo di Brindisi e Lecce.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.