Pietro Almici è il nuovo presidente di Anima Confindustria. Almici è stato vicepresidente dal 2015 e presidente pro tempore della federazione da maggio di quest’anno.
Dal 1987 Pietro Almici è azionista e membro del consiglio di amministrazione della Carpenteria Meccanica Almici Spa, di Vobarno (BS), azienda di famiglia fondata nel 1958 e specializzata nella costruzione di apparecchi di sollevamento pesante e gru di processo per l’industria.
“Valorizzare e promuovere l’eccellenza manifatturiera italiana resta l’obiettivo principale per Anima, nell’impegno di sostenere le imprese gravate non solo dalle difficili congiunture economiche e geopolitiche, ma anche dalla crescente carenza di risorse umane, che impone con urgenza una maggiore collaborazione tra istituzioni, industria e mondo dell’istruzione per investire su un settore primario nell’economia italiana e tra i più avanzati a livello tecnologico” commenta il neoeletto presidente Pietro Almici. “Sarà, poi, impegno di Anima e delle sue associazioni continuare a promuovere e sostenere azioni concrete per garantire ambienti di lavoro sicuri, adottando le migliori pratiche e favorendo una cultura condivisa della prevenzione e della tutela”.
I vicepresidenti hanno deleghe specifiche
Eletta anche la squadra dei vicepresidenti che in questo mandato hanno incarichi specifici con cui accompagneranno il presidente fino a ottobre 2028:
- Marco A.G. Golinelli, vicepresidente per la gestione e il coordinamento esterno.
- Giuseppe Lorubio, vicepresidente per lo sviluppo associativo.
- Roberto Saccone, vicepresidente per le relazioni sul territorio.
- Roberta Togni, vicepresidente per l’organizzazione e il coordinamento interno.
- Alberto Zerbinato, vicepresidente per la promozione e le relazioni internazionali.
“Come Anima – prosegue Almici – continueremo a presidiare i temi più rilevanti per l’industria meccanica italiana, con uno sguardo particolare rivolto alle prospettive dello sviluppo sostenibile e al Green Deal. Questi richiedono lo sviluppo di una filiera che consenta di coniugare competitività economica e sostenibilità ambientale, per questo ci aspettiamo un maggiore sostegno per la realizzazione di interventi che accompagnino l’industria e i cittadini verso una reale transizione ecologica. Riteniamo che il sostegno istituzionale sia imprescindibile per una effettiva transizione ecologica ed energetica, e per questo siamo pronti a collaborare con le istituzioni per migliorare le politiche a supporto dell’industria, ad esempio semplificando e rendendo più accessibile il Piano transizione 5.0. un tema sul quale il governo ha dimostrato apertura al dialogo – come emerso recentemente dalle dichiarazioni del ministro Adolfo Urso e grazie all’impegno del presidente uscente Marco Nocivelli, da aprile vicepresidente di Confindustria” conclude.
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