Circa l’80 per cento delle duecento aziende italiane coinvolte nella nuova edizione dello studio EY “Seize the Change”, presentato l’11 aprile a Milano nell’ambito dell’EY Sustainability Summit 2024, ha previsto un piano di sostenibilità.
Il dato è in aumento di circa dieci punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione. Le più virtuose sono le realtà operanti nel settore Automotive & Transport, con una percentuale dell’87 per cento, a fronte del 59 per cento fatto registrare dalle Telco.
Il focus su riduzione delle emissioni e circolarità
“I dati del nostro studio confermano come sempre più realtà aziendali scelgano di integrare concretamente la sostenibilità all’interno del proprio business. Oltre il 70 per cento delle aziende intervistate, infatti, integra il piano di sostenibilità nel piano industriale, dato in aumento di circa il 18 per cento rispetto alla scorsa rilevazione”, spiega Riccardo Giovannini, Sustainability leader di EY Italy.
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— EY Italy (@EY_Italy) April 11, 2024
“Per quanto riguarda le principali aree di miglioramento, quasi l’80 per cento si orienta alla riduzione delle emissioni di CO2 e oltre il 40 per cento all’economia circolare”, fra cui il settore del food e quello della moda.
Grande attenzione ai report di sostenibilità
Circa il 60 per cento delle aziende ha previsto al proprio interno una funzione Corporate Social Responsibility (CSR) e/o di sostenibilità, mentre il 66 per cento ha deciso di apportare modifiche virtuose alla propria catena di approvvigionamento.
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Particolarmente positivo è il fatto che il 52 per cento delle aziende pubblichi già un report di sostenibilità, nonostante sia solo il 47 per cento a rientrare negli obblighi della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), la direttiva europea che impone l’obbligo di rendicontazione.
La sostenibilità come vantaggio competitivo
Del resto, “le aziende italiane sono coscienti di avere a disposizione un driver trasformativo eccezionale e la sua integrazione nel business è strategica per aumentare competitività, capacità di sviluppo e crescita sul medio-lungo periodo”, conclude Massimo Antonelli, CEO di EY in Italia.
“Se in passato la sostenibilità ha rappresentato un nice to have, poi una scelta e più recentemente un’opportunità, oggi siamo chiaramente di fronte a una necessità per rispondere alle sfide di business e alle trasformazioni di oggi e di domani”.
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