Il costo (aggiornato al 31 dicembre 2021) delle infrastrutture strategiche e prioritarie programmate in Italia ammonta a 305 miliardi di euro, sul tema vedi anche l’evento “Strutture strategiche e sicurezza per l’ambiente, tra giurisprudenza e tecnologia“ che si svolgerà il 20 maggio.
È quanto rileva il Rapporto 2021 dedicato alle infrastrutture strategiche redatto dal Servizio studi della Camera su incarico della commissione Ambiente, presentato mercoledì scorso (qui la sintesi del documento).
Da segnalare che sui siti web di Senato e Camera è stato pubblicato un avviso per manifestazione d’interesse alla nomina di un membro dell’Autorità garante per la Concorrenza e il Mercato.
Senato
Di rilievo, a Palazzo Madama, l’arrivo del Ddl n. 2207 di conversione in legge del DL 6 maggio 2021, n. 59, recante “misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”. L’atto è stato assegnato in sede referente alla commissione Bilancio.
Assegnato alla XIII commissione, invece, lo “Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del ministero della Transizione ecologica per l’anno 2021, relativo a contributi a enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi” (atto del Governo n. 257).
Ampio il quadro delle audizioni tenute dalla commissione Industria questa settimana (qui tutte le memorie depositate).
In primis l’intervento di martedì del presidente di Arera, Stefano Besseghini, in merito alla proposta di Regolamento sulle infrastrutture energetiche transeuropee (Con 2020, 824 def.): “L’Autorità propone di escludere l’applicazione della Vas ai Piani di sviluppo delle reti, mediante una modifica dell’articolo 7, comma 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”, si legge nella memoria.
Sullo stesso tema è stato ascoltato mercoledì il capo di gabinetto della commissaria europea per l’Energia, Stefano Grassi, mentre l’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi) è intervenuto giovedì.
Nell’ambito dell’esame dell’affare assegnato n. 161 sulle principali aree di crisi industriale complessa in Italia, invece, l’ufficio di presidenza della X commissione ha audito martedì rappresentanti di alcune direzioni generali di Mite e Mims.
Camera
Il ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini è intervenuto martedì davanti le commissioni riunite Ambiente e Trasporti di Palazzo Montecitorio in merito all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Lo stesso giorno la X ha ascoltato il presidente dell’Associazione italiana di grossisti di energia e trader (Aiget), Massimo Bello, nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni n. 7-00381 Squeri (nuova formulazione) e n. 7-00554 Davide Crippa in materia di liberalizzazione del settore del gas naturale e dell’energia elettrica. “Si parla sempre dell’alto numero degli operatori – ha spiegato Bello – ma quelli che hanno realmente partecipato alle aste sono una quindicina. Non tutti gli operatori sono attivi presso i clienti domestici, che sono la fascia da tutelare di più, molti sono di nicchia, magari operano all’ingrosso o per le grandi imprese”.
Sempre la Attività produttive mercoledì ha svolto anche le audizioni di Associazione italiana per l’idrogeno e celle a combustibile (H2it) e Assopetroli nell’ambito dell’esame di una risoluzione recante “Iniziative per il sostegno della trasformazione energetica, delle fonti rinnovabili e, in particolare, della filiera dell’idrogeno, svolge, in videoconferenza, l’audizione dei seguenti rappresentanti” (qui le memorie).
Per Assopetroli, in particolare, è centrale il “sostegno pubblico e un quadro normativo chiaro e stabile per controbilanciare la bassa redditività e il rischio degli investimenti iniziali, dando effettivo slancio alla diffusione dell’idrogeno e della relativa infrastruttura distributiva”.
Giovedì, infine, le riunite Ambiente e Attività produttive hanno ascoltato rappresentanti di Ance, Confindustria e Abi (le memorie) in merito alla risoluzione n. 7-00470 (prima firmataria Patrizia Terzoni, M5S), recante “Iniziative per rendere più efficaci e fruibili le misure di incentivazione delle ristrutturazioni edilizie”.
Per l’associazione degli edili, in particolare, “senza un provvedimento di proroga immediata del superbonus, almeno fino al 2023, tra poche settimane cominceranno a bloccarsi le nuove iniziative perché non si potrà garantire, in alcun modo, la conclusione degli interventi”.
In commissione Ambiente, infine, giovedì sono state svolte le interrogazioni: 5-05988 Fregolent, iniziative per la riduzione dell’inquinamento atmosferico in Piemonte;
5-05989 Gagliardi, impatto ambientale derivante dalla mancata dismissione della centrale a carbone dell’impianto di La Spezia-Vallegrande; 5-05991 Rotta, iniziative per evitare il conferimento in discarica di car fluff sul territorio nazionale e l’apertura di una nuova discarica nel territorio del comune di Sorgà (qui i testi degli atti e delle risposte).
Rispondendo alle tre interrogazioni, la sottosegretaria per la Transizione ecologica Vannia Gava ha sottolineato che “la regione Piemonte ritiene prioritarie, in tema di riduzioni di emissioni nell’ambito del Pnrr, il rinnovo e transizione energetica del parco mezzi destinato ai servizi di trasporto pubblico locale, l’efficientamento del parco rotabile destinato ai servizi di trasporto ferroviario regionale, l’elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta della linea ferroviaria Torino-Aosta, nonché lo sviluppo di nuovi sistemi di teleriscaldamento e potenziamento dei sistemi esistenti nei centri urbani”.
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