L’escalation della situazione russo-ucraina ha inevitabilmente concentrato l’attenzione in questa settimana, con le informative rese nelle aule di Camera e Senato mercoledì dal ministro degli Esteri Di Maio (qui il testo completo) e oggi dal presidente Mario Draghi (il video dell’intervento).
Il premier ha ricordato che “In Italia abbiamo ridotto la produzione di gas da 17 miliardi di metri cubi nel 2000 a circa 3 miliardi oggi. A fronte di un consumo nazionale che è rimasto costante tra 70 e 90 mld di mc. Dobbiamo procedere spediti sul fronte della diversificazione per far fronte alla nostra vulnerabilità ed evitare crisi future”.
Secondo il titolare della Farnesina, inoltre, “l’attuale scenario di crisi si inserisce in un contesto di forte dipendenza sul piano energetico. Unione europea e Regno Unito importano complessivamente il 40 per cento del gas dalla Russia ma anche Mosca dipende fortemente dagli introiti dell’export di energia e l’Europa è, appunto, il suo miglior cliente. Il gasdotto Nord Stream 2 offrirebbe alla Germania una rotta alternativa rispetto alla via ucraina ma sempre legata alle forniture russe. Come sapete e come ho ripetuto, il cancelliere Scholz, in risposta all’aggravarsi della crisi, ha sospeso le procedure autorizzative del nuovo gasdotto. Il gas russo che arriva in Italia transita interamente per i gasdotti ucraini”.
Energia in Parlamento
Intanto, il presidente di Arera, Stefano Besseghini, è stato ascoltato ieri dalla commissione per la tutela dei consumatori (qui il video dell’audizione), dove ha sottolineato che nel 1° semestre 2021 il prezzo medio per gli utenti domestici è stato di 267 €/MWh sul mercato libero e di 238 € in quello tutelato.
La settimana, infine, è stata caratterizzata anche da audizioni riferite alla Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), anno 2021.
Nella relazione, in particolare, si sottolinea come sia “di importanza per il processo di Transizione energetica la riforma per la promozione della produzione e del consumo di gas rinnovabile, finalizzata a sostenere e diffondere l’utilizzo del biometano nei settori dei trasporti, industriale e residenziale”.
Camera dei deputati
Sulla relazione Pnrr 2021 ha riferito il titolare del Mims, Enrico Giovannini, mercoledì in IX commissione di Palazzo Montecitorio. Nelle slide depositate si ricorda che “con le nuove Linee guida per il Progetto di fattibilità tecnico-economica approvate dal Consiglio superiori dei Lavori pubblici si è introdotto, come nuovo documento di analisi ex ante, la Relazione di sostenibilità delle opere” recante “carbon footprint e bilancio energetico” degli interventi.
Nella giornata di mercoledì anche l’informativa alla Camera del ministro Roberto Cingolani sull’incremento dei costi dell’energia e sulle misure adottate per contrastarne gli effetti (l’intervento completo).
Per ministro della Transizione ecologica, “se il Paese non comincia a pensare long term, veramente long term, ogni 4-5 anni rischiamo di trovarci in affanno e la soluzione sarà sempre un po’ una ‘toppa’; serve un piano, o più piani, da aggiornare in tempo reale”.
Sempre in aula Cingolani ha risposto alle interrogazioni 3-02775, 3-02776, 3-02777 su bollette, Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (Pitesai) e idroelettrico (qui tutti i testi degli interventi).
Sull’ultimo punto “confermo che, per quanto riguarda le piccole e medie derivazioni d’acqua, daremo comunque continuità alla politica incentivante intrapresa sinora, con l’ultimo DM del 4 luglio 2019 (Fer 1), e che, nei tempi previsti, adotteremo il nuovo Decreto Incentivi che terrà in particolare considerazione questa fonte di produzione di energia elettrica rinnovabile”.
Infine, lunedì Cingolani ha svolto anche un’audizione sulla Relazione Pnrr 2021 davanti le commissioni VIII, X e XIII della Camera (qui la memoria depositata).
Senato della Repubblica
Ieri, con 196 voti favorevoli e 26 contrari, l’aula di palazzo Madama ha rinnova la fiducia al Governo approvando definitivamente, nel testo licenziato dalla Camera il 22 febbraio, il Ddl di conversione del DL Milleproroghe (n. 228 del 30 dicembre 2021). Tra i settori interessati dal provvedimento anche oneri di sistema, biocarburanti e biogas (qui l’atto completo).
Martedì la commissione Ambiente ha reso un parere sul Ddl di conversione del decreto Sostegni Ter (all’esame della V commissione in sede referente) con diverse osservazioni, tra cui la richiesta di “intervenire per consentire l’accesso al Superbonus 110% nei comuni terremotati anche per interventi di ricostruzione che prevedono ampliamento di sagoma qualora previsto dai piani e regolamenti comunali, ovvero dalle norme nazionali e regionali vigenti, per poter rispondere a determinate necessità, quali ad esempio adeguamenti igienico sanitari, tecnici o tecnologici”.
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