Tempi e novità per Pnrr, Pniec e decreto autoconsumo

Le mozioni approvate dalle Camere e le indicazioni del ministro Pichetto Fratin

Pnrr protagonista in Parlamento martedì, quando le aule di Camera e Senato hanno approvato una serie di mozioni su impegni e attuazione del Piano.

Nel dettaglio, a Palazzo Madama hanno ricevuto semaforo verde l’atto di maggioranza n. 1-00053, la mozione n. 1-00052 presentata da A-IV e il punto 11 della n. 1-00050-testo 2 sottoscritta dai gruppi PD, M5S, Misto-Avs e Autonomie (qui i testi).

La mozione di maggioranza impegna il Governo a “proseguire nell’attività di attuazione delle riforme e degli investimenti previsti dal Pnrr, come aggiornato anche con l’inserimento del capitolo RepowerEU, assumendo tutte le iniziative ritenute necessarie al fine di assicurare il tempestivo raggiungimento entro il 2026 delle milestone e dei target”.

A Palazzo Montecitorio, invece, passano l’impegno 11 della mozione riformulata n. 1-00143 del PD e l’impegno 9 della riformulata n. 1-00146 M5S (qui i testi).

Camera dei deputati

“Entro inizio prossima settimana tireremo le somme del confronto con i vari stakeholder e delle simulazioni con la stesura dell’aggiornamento del Piano nazionale integrato energia-clima. Posso dire che rispetteremo il termine del 30 giugno” imposto dall’Ue per proporre un progetto di nuovo Pniec; “poi, naturalmente, su questo sarà importante il contributo che deriverà dall’anno di confronto che ci sarà fino a giugno del 2024, proprio per definire ciò che, per il rispetto degli obiettivi, dobbiamo fare e in che tempi dobbiamo farlo”.

Così il ministro per l’Ambiente e la Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, rispondendo mercoledì in aula della Camera alle interrogazioni n. 3-00480 e n. 3-00479, rispettivamente su “elementi in ordine alla trasmissione alla Commissione europea della proposta di decreto sulle comunità energetiche rinnovabili e ai requisiti relativi agli incentivi per la realizzazione degli impianti” e “iniziative di competenza per promuovere politiche ambientali ed energetiche volte a ridurre il consumo di energia e l’inquinamento, anche con riferimento agli obiettivi dell’Unione europea” (qui i testi completi).

Il titolare del Mase, inoltre, ha ricordato che “lo schema di decreto concernente l’incentivazione delle configurazioni di autoconsumo è stato condiviso con gli uffici della Commissione – europea – durante tutta la fase di prenotifica, già quindi dallo scorso febbraio, a cui è seguita tutta la procedura di notifica formale, finito il contraddittorio anche con quelli che possono essere i percorsi di modifica”.

Da segnalare la presentazione della proposta di legge n. 1082 a firma Colucci (Gruppo Misto) recante “disposizioni sulla protezione del clima”.

Una seconda Pdl è stata presentata a Palazzo Montecitorio dal Consiglio regionale del Veneto (atto n. 1234) per la “modifica alla tabella A allegata al Dpr 26 ottobre 1972, n. 633, recante istituzione e disciplina dell’imposta sul valore aggiunto. Applicazione dell’aliquota agevolata al 10% per l’erogazione di energia elettrica e la fornitura di gas all’interno di strutture di accoglienza collettive quali centri di servizio, case di riposo e residenze sanitarie assistenziali” (il testo sarà pubblicato a questo link nei prossimi giorni).

Utilitalia, infine, è stata ascoltata mercoledì in commissione Ambiente della Camera sul Ddl di conversione in legge del DL “Alluvioni” 1° giugno 2023, n . 61 (atto n. 1194) chiedendo che, “al fine di salvaguardare l’operatività dei soggetti chiamati a gestire le reti e gli impianti danneggiati dalle alluvioni, occorrerebbe introdurre misure transitorie per assicurare la continuità aziendale” (la memoria depositata).

Senato della Repubblica

La commissione Politiche Ue, mercoledì, ha concluso l’esame congiunto sui profili di conformità ai principi di sussidiarietà e proporzionalità della comunicazione Ue n.540/2022, relativa al quadro per l’azione comunitaria in materia di acqua, e della comunicazione n. 541/2022 sul trattamento delle acque reflue urbane, approvando una risoluzione.

In particolare, “nelle more della revisione della normativa europea sulla gestione delle acque reflue, sarebbe opportuno promuovere l’introduzione di una regolamentazione omogenea in tutti gli Stati membri relativa al controllo delle emissioni odorigene moleste derivanti dai trattamenti dei reflui”.

La stessa commissione, lunedì, ha avviato l’esame del Ddl di conversione del DL 13 giugno 2023, n. 69, recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano (atto n. 755). Il termine per la presentazione di emendamenti è stato fissato alle 12 di giovedì 29 giugno.


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Nato ad Avellino, giornalista professionista, laurea in comunicazione di massa e master in giornalismo conseguito all’Università di Torino. È direttore della rivista CH4 edita da Gruppo Italia Energia. In precedenza ha lavorato nel settore delle relazioni istituzionali e ufficio stampa, oltre ad aver collaborato con diversi media nazionali e locali sia nel campo dell’energia sia della politica. È vincitore di numerosi premi giornalistici nazionali e internazionali.