A poche ore dalla discussione europea sulle “Case green” il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto è stato audito dai parlamentari presso la Commissione Ambiente della Camera, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia.
In questa sede ha sottolineato come sia presente l’attenzione della case green e sulle distorsioni portate dal Superbonus per cui sottolinea come “La bozza di Piano Nazionale Integrato Energia e Clima prevede l’attuazione di una riforma generale delle detrazioni, che affronti con un approccio integrato ed efficiente le opere di riqualificazione degli edifici residenziali esistenti e superi la frammentazione delle varie detrazioni ad oggi attive”.
La ricetta per Pichetto garantire aliquote in efficientamento edilizia per almeno 10 anni e incentivi stabili nel tempo. Conferma nel corso dell’audizione il tema della peculiarità italiana sulle case green. Direttiva molto osteggiata dal Governo italiano che ne teme l’effetto boomerang sul mercato edilizio italiano.
Dubbi sulla direttiva Case Green
Il Ministro ha ribadito che “gli obiettivi temporali, specie per gli edifici residenziali esistenti, per come delineati ad oggi, non sono raggiungibili per il nostro Paese”. Sono temi “particolarmente controversi” per il Ministro “il timing, la definizione di un quadro di finanziamenti e incentivi a livello nazionale, l’omogeneità degli Attestati di prestazione”. Servono insomma, ha concluso Pichetto, “parametri omogenei per la fotografia iniziale del parco immobiliare ed è per questo motivo che ho mandato ad un gruppo di esperti di approfondire la tematiche e fornire un quadro chiaro”.
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