Nella settimana in cui Giorgia Meloni ha incassato la fiducia parlamentare al suo Governo i temi dell’energia sono stati tra i principali protagonisti dei lavori di Camera e Senato.
Nella sua relazione programmatica la nuova premier ha dato un’indicazione molto chiara spiegando che “la nostra priorità deve essere un argine al caro energia e accelerare, in ogni modo, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e la produzione nazionale, perché voglio credere che dal dramma della crisi energetica possa emergere, per paradosso, anche un’occasione per l’Italia. I nostri mari possiedono giacimenti di gas che abbiamo il dovere di sfruttare appieno e la nostra nazione, in particolare il Mezzogiorno, è il paradiso delle rinnovabili, con il sole, il vento, il calore della terra, le maree, i fiumi; un patrimonio di energia verde troppo spesso bloccato da burocrazia e veti incomprensibili. Insomma, sono convinta che l’Italia, con un po’ di coraggio e di spirito pratico, potrebbe uscire da questa crisi più forte e autonoma di prima” (qui il testo integrale del discorso di Giorgia Meloni alle Camere).
Segnalato questa settimana in Parlamento, inoltre, l’arrivo della relazione sulle attività svolte dall’Isin e sullo stato della sicurezza nucleare nel territorio nazionale, riferita all’anno 2021 (Doc. CXCI, n. 1; si attende la pubblicazione del testo a questo link).
Camera dei deputati
Lunedì 24 ottobre si è costituita la commissione speciale di Palazzo Montecitorio per l’esame degli atti del Governo che ha eletto i suoi organi di presidenza e il giorno successivo ha avviato l’esame del Ddl n. 5 di conversione del DL Aiuti ter, recante “Ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Pnrr”.
Alla stessa commissione è stato assegnato anche il Ddl n. 422 di conversione del DL 20 ottobre 2022, n. 153, che introduce “Misure urgenti in materia di accise e Iva sui carburanti”.
Nel corso dei lavori il nuovo ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha evidenziato come i due Ddl rappresentino “una situazione del tutto anomala e singolare. Si tratta di due provvedimenti adottati dal precedente Governo, il quale era sostenuto da una maggioranza parlamentare che solo in parte si rispecchia nel nuovo Esecutivo”. Il ministro si riserva di esprimere la posizione del Governo in merito all’iter dei provvedimenti urgenti “a seguito di un confronto interno che al momento non ha potuto avere luogo”. Le modalità per affrontare il provvedimento, comunque, “devono essere concordate anche con i membri della commissione, fermo restando che, considerati i ristretti tempi a disposizione, se l’opposizione ha intenzione di presentare numerose proposte emendative, ciò pregiudicherà l’adeguata istruttoria delle stesse da parte del Governo, rischiando di impedire la conversione di un provvedimento importante che riguarda tutti gli italiani”.
Presentato alla Camera, infine, il progetto di legge n. 436, “Modifica all’articolo 9 del DL 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91, in materia di estensione degli incentivi erogati per la produzione di energia da fonti rinnovabili ai consorzi di sviluppo industriale”.
Senato della Repubblica
Lavori al via anche nella commissione speciale per l’esame degli atti urgenti presentati dal Governo al Senato, che si è riunita per la prima volta martedì e ha eletto i suoi vertici.
Sempre a Palazzo Madama la presentazione dei progetti di legge n. 206, “Disposizioni in materia di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico”, e n. 247, “Modifiche alla parte terza del D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152, in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, nonché di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche”.
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