caro bollette
Foto di Markus Spiske da Pexels

I costi dell’energia in capo a famiglie e imprese restano uno dei principali temi di attualità di questi giorni e anche i lavori parlamentari rispecchiano questa priorità.

Energia in Parlamento

Camera dei Deputati

Dopo le varie audizione svolte in Parlamento dal ministro Cingolani sul finire dello scorso anno, il titolare per la Transizione ecologica è intervenuto martedì davanti le commissioni X sui prezzi dell’energia e sulla sicurezza degli approvvigionamenti.
Il settore energetico pesa per tre quarti sulle emissioni totali, riconducibili all’utilizzo di fonti fossili per la generazione elettrica e la mobilità”, si legge nella memoria depositata

Nella fase centrale della transizione energetica verso le emissioni zero, l’approvvigionamento del gas ha un ruolo centrale per la sicurezza del sistema energetico europeo e nazionale. Alla previsione di un costante declino del consumo e della produzione interna di gas, si affianca un parallelo incremento dell’importazione di gas, dall’82% del 2020, all’89% nel 2040, cha sale al 98% per la sola Italia. L’Ue importa dalla Russia il 48% di gas (43% per l’Italia), il 26% dalla Norvegia (9% per l’Italia), il 9% dall’Algeria (19% per l’Italia), 5% da Qatar e 5% da USA (rispettivamente 10% e 3% per l’Italia)”.

Leggi anche Rincari energia: quale futuro per un mercato sempre più incerto e volatile

Cingolani ha inoltre parlato di prezzi dell’energia mercoledì in aula della Camera dove ha risposto a quattro interrogazioni su questo tema, oltre a una sulla tassonomia europea per gli investimenti verdi e a un’ultima sui rifiuti radioattivi (qui tutti i testi).

La tassonomia introduce limiti tecnici e temporali per investimenti su centrali nucleari esistenti di seconda e terza generazione, laddove esistono, incoraggiando lo sviluppo di reattori modulari di nuova generazione”, ha sottolineato il ministro.

Giovedì in Ambiente, invece, si è svolto un ciclo di audizioni sulla proposta di legge “Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, concernenti il controllo delle emissioni di sostanze emananti odore”. In particolare, sono intervenuti rappresentanti di Utilitalia, Assoambiente, Cic, Confindustria, Arpa e associazioni ambientaliste.

I diversi e qualificati soggetti auditi oggi hanno riconosciuto e confermato l’importanza della proposta di legge del M5S per il controllo delle sostanze emananti odore”, commenta in una nota l’on. Salvatore Micillo, membro della commissione Ambiente. “Gli esperti intervenuti hanno offerto numerosi spunti per la definizione di dettaglio della norma, volta a contrastare il fenomeno degli impianti industriali e di altro tipo che talvolta emettono odori nauseabondi, che non solo incidono negativamente sulla qualità della vita delle persone ma spesso preoccupano per le loro potenziali conseguenze sulla salute”.

Senato della Repubblica

La VII commissione ha approvato mercoledì una risoluzione finale sull’affare assegnato “Impatto dei cambiamenti climatici sui beni culturali e ambientali (n. 808)”, impegnando il Governo a “garantire che gli interventi di trasformazione del territorio necessari per la transizione energetica, avvengano nel pieno rispetto dei principi di tutela del paesaggio”.

In settimana, infine, il Servizio studi del Senato ha pubblicato un dossier relativo al “Monitoraggio dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. I traguardi e gli obiettivi da conseguire entro il 31 dicembre 2021”.

Leggi anche Rincari energia: dal 2022 le famiglie potranno pagare in 10 rate bollette di luce e gas


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Nato ad Avellino, giornalista professionista, laurea in comunicazione di massa e master in giornalismo conseguito all’Università di Torino. È direttore della rivista CH4 edita da Gruppo Italia Energia. In precedenza ha lavorato nel settore delle relazioni istituzionali e ufficio stampa, oltre ad aver collaborato con diversi media nazionali e locali sia nel campo dell’energia sia della politica. È vincitore di numerosi premi giornalistici nazionali e internazionali.