Nella settimana in cui la Camera chiude il percorso parlamentare sulla conversione in legge del DL Siccità, in Senato si segnalano tre Ddl che impattano sui settori energia e ambiente.
Senato della Repubblica
“Istituzione della Capitale italiana della mobilità sostenibile”. Questo il titolo del disegno di legge n. 658 al Senato che ha la particolarità di essere stato presentato e sottoscritto da dieci rappresentanti FdI a cui si sono aggiunti un esponente di Maie e uno PD.
Del gruppo Misto – Alleanza Verdi e Sinistra, invece, il Ddl n. 743 che intende introdurre una “Legge quadro sul clima”.
Il Ddl n. 702 del M5S, infine, reca “Disposizioni in materia di agevolazioni fiscali per l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici, piastre a induzione e pompe di calore”.
Camera dei deputati
È arrivato oggi il via libera definitivo alla Camera per il Ddl di conversione in legge del DL 14 aprile 2023, n. 39, recante disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche.
Per quanto riguarda le commissioni, mercoledì la viceministra al Mase Vannia Gava è intervenuta in Attività produttive per rispondere alle interrogazioni n. 5-00861, sulla tutela della filiera industriale della carta da macero, 5-0086, sui progetti e le riforme del piano RepowerEU, 5-00864, sul meccanismo di formazione del prezzo di gas release, e 5-00945, su questioni attinenti la transizione green, con particolare riferimento alle biomasse (qui i testi degli atti ispettivi e delle risposte).
“Il 18 maggio scorso è iniziato il confronto con la Commissione europea su alcune misure che si intende inserire nel RepowerEU e verificarne l’ammissibilità. Si può anticipare un elenco organico di proposte dirette a rafforzare l’autonomia energetica e la transizione ambientale” mediante interventi su “reti di trasmissione e distribuzione, produzione di energie rinnovabili, riduzione della domanda di energia, promozione dell’efficientamento energetico”.
Lo stesso giorno la commissione ha ascoltato in audizione anche rappresentanti dell’Associazione nazionale gestori autonomi carburanti (Angac), per la quale “la transizione energetica, nel procedere spedita verso i suoi imprescindibili obiettivi, deve tenere conto del ruolo che potrebbe avere un futuro gestore nei confronti di una variegata offerta energetica: elettrico, idrogeno, bio-carburanti…” (la memoria).
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