Una settimana segnata dalla discussione sul nucleare e dall’innovazione sull’idrogeno in rete grazie all’intesa tra Ministero dell’ambiente e Sicurezza energetica, Comitato Italiano Gas (CIG) e Inrete Distribuzione Energia. L’impegno è provare nel modenese l’utilizzo di miscele gas naturale – idrogeno al 5-10% per le utenze domestiche.
Leggi anche: Idrogeno rinnovabile, progetti ancora in fase embrionale in Italia
Intanto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha partecipato a Tunisi all’evento di lancio del progetto “Terna Innovation Zone Tunisia” e siglato un protocollo d’intesa in tema di sviluppo sostenibile con il governo tunisino.
“Negli ultimi mesi sono stati avviati programmi strategici per rafforzare il ruolo dell’Italia e della Tunisia quale hub energetico tra Africa ed Europa”. “Si tratta – ha dichiarato Pichetto in sede di evento – di progetti infrastrutturali e di cooperazione che puntano sul ruolo chiave delle rinnovabili per promuovere crescita economica, sicurezza degli approvvigionamenti e sostenibilità su entrambe le sponde del Mediterraneo”.
Energia nucleare tecnologie a confronto e competitività
“L’Italia è sicuramente dotata di una filiera industriale molto sviluppata sul comparto” sottolinea Dodaro Alessandro direttore del dipartimento Nucleare Enea nel corso dell’audizione delle Commissioni riunite VIII Ambiente e X Attività produttive lo scorso 30 gennaio, nel corso dell’indagine conoscitiva sul ruolo dell’energia nucleare nella transizione energetica e nel processo di decarbonizzazione. “Su quelli raffreddati a metallo liquido l’industria italiana ha un potenziale maggiore rispetto a quelle estere e l’esplosione della tecnologia può portare un vantaggio superiore”.
Relativamente ai costi i reattori piccola taglia potranno essere inizialmente più elevati ma “quando la produzione entrerà in serie il costo diminuirà” assicura. Però la fusione riteniamo sia l’unica tecnologia in grado di far rispettare gli obiettivi al 2050 del Green deal europeo. “Ma è ancora lontana” sottolinea Dodaro. Sulle tempistiche il direttore del dipartimento nucleare sottolinea come non sia facile quantificare ma “si saprà dopo il 2035 quanto Iter funzionerà”. Si fa sentire intanto l’assenza del deposito nazionale per la capacità di raccolta “è necessario agire velocemente” rimarca il DP Enea.
Importante impegnarsi nel nucleare nel medio periodo secondo Antonio Zoccoli, presidente Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN), “Stanno emergendo nuove tecnologie come gli small modular reactor su cui varrebbe la pena investire, per essere pronti a entrare nel mercato”.
Importante fare due azioni per facilitare la tecnologia nucleare: “detassare investimenti di privati e istituzioni che lavorino sul business nucleare come è stato fatto in USA e UK”. Rispetto la fusione “usare una regolamentazione per istallare un reattore a fusione più flessibili” potrebbe aiutare gli investimenti “citando il caso sempre di USA e UK le regole sono quelle uguali a quelle di acceleratore di particelle. Molto più semplice e attrattivo” per facilitare investimenti privati e futura istallazione.
Le centrali e gli studi si stanno perseguendo in modo massiccio in Cina e USA il che porta l’Occidente a essere arretrato sul tema, rimarca Marco Ricotti, presidente del Consorzio inter-universitario per la ricerca tecnologica nucleare (CIRTEN). Per questo suggerisce, servirebbero investimenti con nuovo corpo docente e possibilità di partecipare ai finanziamenti statali.
Nella stessa giornata sono stati auditi Antonio Naviglio, professore emerito di impianti nucleari, di rappresentanti di Kairos Power LLC, di rappresentanti di Confcommercio, di rappresentanti di Campoverde S.r.l., di rappresentanti di Conflavoro PMI, e di rappresentanti di ENI S.p.a.
Intanto il 28 gennaio sul tema sono stati auditi l’Associazione italiana nucleare (AIN), di rappresentanti di NE Nomisma Energia, di Francesco Celani, ricercatore emerito di fisica multidisciplinare, di Francesco D’Errico, professore ordinario di ingegneria nucleare presso l’Università di Pisa, di rappresentanti di RINA S.p.a., di rappresentanti di CESI S.p.a., di rappresentanti della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (CNA) e di Confartigianato, e di rappresentanti di Walter Tosto S.p.a.
Qui Francesco Celani, ricercatore emerito di fisica multidisciplinare ha sottolineato come l’Uranio 235 tra sessant’anni sarà finito, ma rimane il Plutonio. Su questo c’è l’ipotesi di utilizzare il Plutonio 239 e l’Uranio. Quindi le centrali a Moc che bruciano le scorie potrebbero durare altri 200-300 anni. Oppure usare Centrali autofertilizzanti che poterebbero all’aumento della autonomia energetica e durata dell’Uranio.
Altra opzione usare il Torio 232, che al momento è poco ambito in quanto secondo il ricercatore “non si trasforma in materiale utile per le bombe atomiche”, per farlo va trattato con Uranio con 235, ricerca attiva co successo al momento in India. Insomma le vie della scienza sono ancora molte.
La rimozione di oltre 16.500 fusti radioattivi è un passo decisivo per la sicurezza ambientale e la riqualificazione del Tarantino. Grazie alla collaborazione istituzionale, centriamo un obiettivo cruciale. L’impegno del @MASE_IT per bonifiche continua. pic.twitter.com/DClQnipkLZ
— Vannia Gava (@VanniaGava) January 29, 2025
VI Commissione ha anche svolto sempre il 30 gennaio audizioni di rappresentanti di Sustainable fashion innovation society, Retex.green, Confcooperative, Confindustria e Sistema Moda Italia sulle tematiche concernenti i regimi di responsabilità estesa del produttore nella gestione dei rifiuti nel settore tessile.
Decreto emergenza e PNRR, prosegue l’esame
Le Commissioni riunite V Bilancio e VIII Ambiente hanno proseguito il 30 gennaio l’esame, in sede referente, del DL 208/2024: Misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (C. 2184 Governo – Rel. per la V Commissione: Frassini, LEGA; Rel. per la VIII Commissione: Benvenuti Gostoli, FDI).
Valorizzazione dei cammini d’Italia, esame per il parere
La IX Commissione Trasporti, in sede consultiva, per il parere alle Commissioni VII Cultura e X Attività produttive ha avviato l’esame della proposta legge recante “Disposizioni per la promozione e la valorizzazione dei cammini d’Italia” (C. 1805, approvata dal Senato – Rel. Furgiuele, LEGA).
Agricoltura contadina, approvati alcuni emendamenti al testo
La XIII Commissione Agricoltura, in sede referente, ha proseguito l’esame della proposta di legge recante “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell’agricoltura contadina” (C. 165 Fornaro – Rel. Almici, FDI), approvando alcuni emendamenti al testo, e iniziato l’esame della proposta di legge recante “Istituzione dell’Istituto per la gestione della fauna, al fine della razionalizzazione delle competenze in materia di gestione e protezione della fauna selvatica” (C. 2011 continua).
La XIII Commissione Agricoltura, in sede referente, ha proseguito l’esame della proposta di legge recante “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell’agricoltura contadina” (C. 165 Fornaro – Rel. Almici, FDI), approvando alcuni emendamenti al testo, e iniziato l’esame della proposta di legge recante “Istituzione dell’Istituto per la gestione della fauna, al fine della razionalizzazione delle competenze in materia di gestione e protezione della fauna selvatica” (C. 2011 Bruzzone – Rel. Pierro, LEGA).
Continuità produttiva ed occupazionale ex Ilva (1359) Conversione in legge del decreto-legge 24 gennaio 2025, n. 3
Alla luce dell’approvazione del Governo il 28 gennaio di decreto-legge riguardante il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale per gli impianti di interesse strategico, che potrebbe presentare profili attinenti al provvedimento in titolo. La Commissione si impegna a svolgere un limitato ciclo di audizioni sul disegno di legge in titolo che potrebbe iniziare martedì 4 febbraio.
Cambiamento Climatico in Agricoltura
La 9a Commissione effettua audizioni di Fondazione Firab per il seguito dell’indagine conoscitiva
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.