Uno stop europeo a idrogeno blu e gas annunciato dalla stampa vede l’approvazione del Movimento 5 stelle in commissione Ambiente.
“Ora è il momento di rendere coerente con queste indicazioni anche il decreto Semplificazioni –commentano i pentastellati i una nota del 28 giugno–, che nell’attuale formulazione apre la strada a tecnologie incompatibili con il principio europeo Do no significant harm, non produrre danni significativi, che mette in primo piano l’esigenza che tutti gli interventi finanziati con i fondi del Next Generation UE favoriscano la salvaguardia e la rigenerazione delle risorse ambientali”.
Emendamenti di contenimento
“Per questa ragione abbiamo messo a punto una serie di emendamenti volti a scongiurare che si possa aprire la strada all’uso indiscriminato di combustibile solido secondario (Css), all’incenerimento dei rifiuti in generale e a tecnologie non incentivabili e tutt’altro che consolidate come la cattura e lo stoccaggio di carbonio e l’idrogeno blu. Davanti all’allarme climatico sempre più pressante e confermato da tutti i più autorevoli organismi internazionali sarebbe assurdo sprecare l’opportunità del Pnrr per continuare a inquinare con impianti come l’ex Ilva di Taranto o quello per la cattura del carbonio che Eni vuole realizzare a Ravenna, e a foraggiare tecnologie ormai archiviate e incompatibili con l’obiettivo della transizione” concludono.
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