Nella settimana in cui concludono gli iter parlamentari per Def e Ddl di conversione relativi a DL Ministeri e legge di delegazione europea, spiccano per interesse nei settori energia e ambiente vari interventi di stakeholder istituzionali e l’aggiornamento della normativa dei certificati bianchi.

Senato non solo aggiornamento della normativa dei certificati bianchi

A Palazzo Madama, ad esempio, è partito in commissione Industria l’affare assegnato n. 784 in tema di “aggiornamento della normativa in materia di certificati bianchi. Martedì sono stati ascoltati i rappresentanti di Enea, Rse e Arera (qui le memorie depositate insieme a quelle di Coordinamento Free, Assovetro, Fire e Assistal).

“L’Autorità ritiene opportuno che, in occasione della futura revisione degli obiettivi europei al 2030 e del connesso adeguamento del Pniec, sia rivalutata anche la ripartizione tra i diversi strumenti utilizzabili ai fini del raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica, tenendo conto del ruolo che i Tee hanno svolto e potranno ancora svolgere per la promozione degli interventi di efficientamento in ambito industriale”, si legge nel documento di Arera.

Sempre in X del Senato è stato ascoltato martedì l’eurodeputato Borchia, membro della commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia (Itre) del Parlamento europeo, in merito alla proposta di Regolamento sulle infrastrutture energetiche transeuropee (Com 2020 – 824 def). Borchia, tra i molti temi affrontati, sull’idrogeno ha spiegato che “in Europa il dibattito è incentrato sulle modalità con cui esso si produce”.

Come accennato all’inizio, con 193 voti favorevoli, 32 contrari e cinque astensioni, mercoledì l’assemblea ha approvato in via definitiva il Ddl n. 2172 di conversione, con modificazioni, del DL 1° marzo 2021, n. 22, in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri. L’atto, già approvato dalla Camera, istituisce il ministero per la Transizione ecologica e quello per la digitale.

Martedì, invece, con 215 voti favorevoli, 19 contrari e una astensione, l’aula ha approvato in via definitiva il Ddl n. 1721-B, recante la Legge di delegazione europea 2019-2020 (già approvato in prima lettura dal Senato e modificato dalla Camera). L’atto, tra i vari paragrafi, dà indicazioni per l’esercizio della delega relativa al recepimento della direttiva Ue 2018/2001 Red II sulle fonti rinnovabili e la 2019/944 sul mercato interno dell’energia elettrica.

Disco verde in assemblea, infine, anche per la “Ratifica ed esecuzione dell’Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica tunisina sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica finalizzata a massimizzare gli scambi di energia tra l’Europa ed il nord Africa, fatto a Tunisi il 30 aprile 2019”, atto n 1926.

Camera

Per quanto riguarda Palazzo Montecitorio, martedì le commissioni riunite Ambiente e Attività produttive hanno svolto l’audizione di rappresentanti del gruppo Eni, in merito all’annunciata chiusura degli impianti del cracking e degli aromatici di Porto Marghera, nonché sulle conseguenze di carattere ambientale per il sito interessato e per lo sviluppo di processi di transizione ecologica. Nella memoria depositata si spiega che la strategia di Eni poggia su tre pilastri di decarbonizzazione: “Diversificazione , flessibilità e resilienza”.

Giovedì, invece, la Attività produttive ha ascoltato i rappresentanti di Alstom ferroviaria nell’ambito della discussione di una risoluzione recante “iniziative per il sostegno della trasformazione energetica, delle fonti rinnovabili e, in particolare, della filiera dell’idrogeno”.

In aula, infine, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha risposto a un’interrogazione LeU sulla localizzazione delle stazioni di conversione del tratto Campania-Sicilia del Tyrrhenian Link: “Attualmente il progetto è sottoposto alla consultazione pubblica, secondo le modalità previste dal Regolamento UE n. 347/2013, come previsto dal decreto-legge n.76 del 2020 Semplificazioni per i progetti attuativi del Pniec” (qui il testo della risposta).

Il Documento di economia e finanza

Le aule di Camera e Senato, infine, hanno dato il via libera al Documento di economia e finanza approvando due risoluzioni di maggioranza relative a Def e annessa relazione al Parlamento sull’aggiornamento del piano di rientro verso l’obiettivo di medio termine.

Tra lunedì e martedì le commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato hanno svolto le audizioni di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confagricoltura, Cia-Agricoltori italiani, Coldiretti, Copagri, Alleanza delle cooperative italiane, Confapi, Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Confprofessioni, Anci, Upi, Conferenza delle regioni e delle province autonome, Istat, Cnel e Banca d’Italia (tutte le memorie qui).

 

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Nato ad Avellino, giornalista professionista, laurea in comunicazione di massa e master in giornalismo conseguito all’Università di Torino. È direttore della rivista CH4 edita da Gruppo Italia Energia. In precedenza ha lavorato nel settore delle relazioni istituzionali e ufficio stampa, oltre ad aver collaborato con diversi media nazionali e locali sia nel campo dell’energia sia della politica. È vincitore di numerosi premi giornalistici nazionali e internazionali.