Nel 2022 i dati sulle emissioni di CO2 e altri gas clima-alternati suggeriscono che “la fase di espansione economica, benché in attenuazione rispetto al 2021, abbia coinciso con l’aumento delle emissioni”.
È quanto si può leggere nel Documento sugli indicatori di benessere equo e sostenibile trasmesso in Parlamento dal ministro dell’Economia e delle Finanze quale allegato al Documento di economia e finanza 2023.
In particolare, “l’andamento delle emissioni negli ultimi anni, strettamente connesso con la produzione e il consumo di energia, è stato fortemente condizionato dalla pandemia e dagli shock esogeni che hanno interessato il mercato del gas naturale e ancor di più quello elettrico”.
Proprio sul Def si è svolta questa settimana una lunga serie di audizioni presso le riunite commissioni Bilancio di Camera e Senato (le memorie).
La Banca d’Italia, ad esempio, è stata ascoltata ieri quando ha spiegato che “il permanere dell’inflazione a un livello ancora molto elevato, soprattutto nella componente di fondo, desta preoccupazione; ove il calo dei prezzi dell’energia non dovesse trasmettersi anche ai prezzi finali degli altri beni, le conseguenze per la crescita potrebbero essere più prolungate”.
Il presidente del Comitato per la sicurezza delle operazioni a mare, infine, ha trasmesso in Parlamento la relazione sullo stato e la sicurezza delle attività minerarie in mare nel settore degli idrocarburi, riferita all’anno 2022 (disponibile online nelle prossime settimane).
Camera dei deputati tra Pnrr e investimenti complementari
Ieri la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto 24 febbraio 2023, n. 13, recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale degli investimenti complementari al Pnrr, nonché per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune.
Mercoledì, invece, Associazione nazionale cooperative dettaglianti (Ancd-Conad), Associazione nazionale delle cooperative di consumatori-Coop (Ancc-Coop), Federdistribuzione e Assocostieri sono state ascoltate in commissione Attività produttive in merito ad alcune risoluzioni sul commercio al dettaglio di carburanti (le memorie).
Per Assocostieri, in particolare, occorre “promuovere concretamente e ulteriormente la diversificazione delle forme contrattuali tra proprietari degli impianti e gestori”.
Lo stesso giorno, in Ambiente, sono intervenuti Confartigianato e Cna nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia. Sempre in Ambiente, ieri, anche la risposta all’interrogazione n. 5-00725 sui “Ritardi nei tempi di emanazione dei decreti attuativi sulle comunità energetiche rinnovabili e per l’individuazione delle aree idonee alla realizzazione di impianti da energia rinnovabile”.
Come riferito dalla viceministra al Mase, Vannia Gava, “il tempo intercorso fra la definizione del decreto attuativo, l’invio alle strutture della Commissione europea e l’attesa della decisione da parte della stessa Commissione, prodromica alla pubblicazione, rientra nel normale iter di approvazione, attese le usuali tempistiche per questo tipo di procedure concernenti specifici regimi di aiuto”.
Nella Trasporti, invece, il sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante, ha risposto ieri all’interrogazione n. 5-00720 sui “Tempi e modalità di partecipazione a procedure pubbliche per la concessione di spazi lungo le arterie autostradali destinati all’installazione di infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici”.
In particolare, “ad oggi le infrastrutture di ricarica sulla rete autostradale sono in progressivo incremento e a marzo 2023 si rilevano: 559 punti di ricarica; densità di impianti pari a 7,6 punti di ricarica ogni 100 km di rete; crescita della percentuale di infrastrutture di ricarica ad alta potenza, veloci e ultraveloci, che costituiscono l’83% del totale”.
Senato della Repubblica si interroga sulla crisi idrica
Ieri le commissioni riunite Ambiente e Industria hanno avviato l’esame del Ddl n. 660 di conversione in legge del DL 14 aprile 2023, n. 39, recante “disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche”. È stato previsto lo svolgimento di un ciclo di audizioni.
Restando in tema ambientale, la Politiche Ue ha approvato mercoledì una risoluzione in cui si evidenza che la proposta di regolamento UE che aggiorna il quadro normativo in materia di imballaggi e rifiuti di imballaggio “non rispetta i principi di sussidiarietà e di proporzionalità”.
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