Il project management della transizione ecologica

Gli interventi di Cingolani(Mite) e Giovannini (Mims) sul Pnrr, Franco (Mef) sul superbonus

Giovedì 27 maggio il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, è intervenuto in audizione davanti le commissioni riunite VIII e X della Camera sul Pnrr annunciando l’intenzione di creare una “direzione Project Management” al Mite “per avere una centrale unica di azione che si interfaccerà con l’unità di governance del Piano di ripresa e resilienza”.

Sempre ieri Cingolani ha risposto anche a un’interrogazione in aula del Senato sull’upstream spiegando che le attività relative al Pitesai (Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee) “procedono in modo regolare”. Attualmente “siamo in attesa del rapporto ambientale e della sintesi non tecnica per avviare la consultazione pubblica che avrà la durata di 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso in Gazzetta ufficiale”. Questa fase “consentirà alla commissione Via-Vas di esprimersi con parere motivato che costituirà parte integrate del decreto ministeriale, di concerto con il ministero della Cultura, da emanarsi al fine dell’adozione del Piano entro settembre 2021”.

Alcuni dei temi affrontati da Cingolani sono strati trattati anche dal ministro per le Infrastrutture Enrico Giovannini che, sempre giovedì, è stato ascoltato dalla V commissione del Senato nell’ambito dell’esame del Ddl n. 2207 di conversione del DL n. 59 sul Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza: “Il Mit è chiamato a realizzare interventi per complessivi 61,3 miliardi, di cui quasi 10 miliardi provenienti dal fondo complementare”. Un insieme di progetti “articolati ma pensati per essere sinergici tra loro, all’interno di un quadro sistemico e nell’ottica di transizione ecologica, rispetto dell’ambiente e sostenibilità, recependo le osservazioni di Camera e Senato” (qui le slide illustrate da Giovannini).

Sullo stesso atto la V ha ascoltato anche la sottosegretaria al Mef Castelli (qui una relazione tecnica depositata) e ha fissato il termine per la presentazione di emendamenti alle 16 del 27 maggio.

Il quadro degli interventi del Governo in Parlamento si completa con il titolare al Mef, Daniele Franco, che mercoledì ha risposto a un’interrogazione sul superbonus: “Il Governo si è impegnato a inserire nel disegno di bilancio per il 2022 una proroga per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e di sicurezza degli edifici” (il discorso completo del ministro).

Da segnalare, infine, che la commissione d’inchiesta sui Rifiuti ha svolto martedì l’audizione del presidente di Sogin, Luigi Perri, e dell’amministratore delegato, Emanuele Fontani. Nel corso dell’intervento è stato sottolineato che per la consultazione sulla Cnapi (carta delle aree potenzialmente idonee a ospitare il deposito nazionale di rifiuti radioattivi) sono arrivate 256 risposte, di cui 113 osservazioni. Il percorso del seminario nazionale sul deposito, inoltre, partirà a settembre, secondo quanto illustrato in commissione.

Senato

In entrambi i rami del Parlamento, come accade da diverse settimane, sono stati grandi protagonisti il tema del superbonus e quello del Pnrr. A metterli insieme, tra gli altri, la VI commissione di Palazzo Madama che ha reso un parere Ddl n. 2207 (fondo complementare Pnrr) chiedendo una proroga al 2023 dell’incentivo.

L’ufficio di presidenza della commissione Industria, invece, è andata avanti sulla proposta di Regolamento infrastrutture energetiche transeuropee (Com 2020 – 824 def) e martedì ha svolto l’audizione del segretario generale di Entso-E, Sonya Twohig, e di rappresentanti dell’Istituto per gli studi di politica internazionale – Ispi (le memorie).

“Riteniamo che gli obiettivi dell’UE saranno meglio raggiunti basandosi sulle competenze esistenti, sulla condivisione delle conoscenze e sulle migliori pratiche sviluppate finora, continuando al contempo a migliorare il processo di pianificazione e aumentando la trasparenza e il coinvolgimento delle parti interessate”, scrive Entso-e. “Dovrebbe essere garantito un equilibrio tra la fornitura efficiente e tempestiva del necessario potenziamento della rete e meccanismi sufficienti per la supervisione e il coinvolgimento delle parti interessate”.

La III commissione del Senato, infine, ha concluso l’esame sul Ddl 1143-B recante “Ratifica ed esecuzione della Carta istitutiva del Forum internazionale dell’Energia (Ief), con Allegato, fatta a Riad il 22 febbraio 2011”.

Camera

Tornando al superbonus, martedì le commissioni riunite Ambiente e Attività produttive hanno svolto su questo tema le audizioni di Rete professioni tecniche, Anaci, sindacati e della direttrice generale archeologia, belle arti e paesaggio del Mibact, Federica Galloni (le memorie).

La sola Attività produttive, infine, ha proseguito la discussione della risoluzione n. 7-00609 Vallascas recante iniziative per il sostegno della trasformazione energetica, delle fonti rinnovabili e, in particolare, della filiera dell’idrogeno, svolgendo anche le audizioni di Amici della terra (“l’Italia dovrebbe porsi come paladina per esaminare e proporre nuovi approcci” sulla riduzione delle emissioni) e Unem. Per le risoluzioni n. 7-00381 Squeri (nuova formulazione) e n. 7-00554 Davide Crippa in materia di liberalizzazioni, invece, la commissione ha ascoltato Casartigiani, Confartigianato e Cna (qui tutte le memorie).


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Nato ad Avellino, giornalista professionista, laurea in comunicazione di massa e master in giornalismo conseguito all’Università di Torino. È direttore della rivista CH4 edita da Gruppo Italia Energia. In precedenza ha lavorato nel settore delle relazioni istituzionali e ufficio stampa, oltre ad aver collaborato con diversi media nazionali e locali sia nel campo dell’energia sia della politica. È vincitore di numerosi premi giornalistici nazionali e internazionali.