I senatori della Lega Paolo Arrigoni, responsabile del Dipartimento Energia e Paolo Ripamonti, relatore del provvedimento, in merito all’approvazione in Commissione Attività Produttive del Senato dell’emendamento che apporta modifiche al testo base del Ddl Concorrenza, si dichiarano soddisfatti per la conferma della regionalizzazione e il rinnovo delle concessioni ai territori montani, interessati del settore idroelettrico.
Dichiara Arrigoni in nota stampa: “Il disegno di legge concorrenza, con l’approvazione dell’emendamento all’articolo 5 che modifica il testo base, conferma la regionalizzazione del settore idroelettrico e dà il via alle procedure di rinnovo delle concessioni di grandi derivazioni scadute, come previsto dalla norma nazionale voluta fortemente dalla Lega con il decreto legge 135/2018, che aveva consentito all’Italia nel 2021 di archiviare la procedura di infrazione europea”.
Il testo, secondo Arrigoni, mette fine ai maldestri tentativi di alcune forze politiche che negli ultimi due anni hanno cercato di cancellare la regionalizzazione del settore e dunque di demolire una delle prime concrete forme di autonomia delle Regioni, che avevano peraltro già legiferato o stavano provvedendo.
Dichiara Ripamonti: “Chi ha provato a mettere le mani sui canoni idrici a solo vantaggio dei concessionari uscenti e cercando di perpetrare l’ennesimo torto ai territori montani, con pesanti danni erariali, non aveva però fatto i conti con la Lega che con grande determinazione ha sempre saputo contrastare e respingere queste manovre, grazie ad un gioco di squadra che ha coinvolto Matteo Salvini, il ministro Giancarlo Giorgetti e l’assessore regionale lombardo Massimo Sertori”.
In merito al Ddl Concorrenza, si proponeva la proroga per diversi anni delle concessioni a fronte di investimenti non chiari da parte dei concessionari uscenti: “Un pasticcio giuridico che per la terza volta avrebbe registrato l’intervento censorio della Consulta, dopo quelli del 2008 e 2011. Ancora una volta la Lega ha invece messo a segno la vittoria del buon senso”.
Continua Arrigoni: “Con l’espletamento delle procedure di riassegnazione delle concessioni da parte delle Regioni, non solo verranno riconosciuti canoni adeguati ai territori montani interessati, compensazioni ambientali e forniture di energia gratuita, ma finalmente, dopo oltre 20 anni di stallo, partirà una stagione di grandi investimenti per modernizzare e rilanciare l’idroelettrico, che è un asset strategico per il nostro Paese, assolutamente fondamentale per puntare ai target sempre più sfidanti di energia da fonti rinnovabili e soprattutto per ridurre la nostra dipendenza energetica dall’estero”.
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