Ieri si è svolto, in aula alla Camera, il question time con il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. In particolare il ministro ha risposto a due interrogazioni: la prima era relativa alle cause connesse ai cambiamenti climatici e ambientali degli eventi pandemici (Antonio Tasso gruppo Misto – Movimento associativo italiani all’estero); la seconda riguardava invece le iniziative da attuare per promuovere un rilancio economico capace di privilegiare soluzioni e strumenti ecosostenibili, anche in considerazione dell’emergenza sanitaria in atto (Federico Fornaro e Rossella Muroni di Leu). (Leggi il testo delle interrogazioni e guarda il video).
Un rilancio economico all’insegna del Green
L’interrogazione di Rossella Muroni di Leu ha invitato il Ministro a fornire un quadro delle iniziative che il dicastero dell’Ambiente intende adottare per andare avanti nel percorso tracciato dal Green new deal. “L’emergenza Coronavirus – ha sottolineato in aula Muroni – è una tragedia umana ed è diventata in pochissimo tempo la più grave crisi socio-economica che il Paese abbia mai vissuto dal dopoguerra”. Accanto alla necessità di salvare le vite umane e di fermare il contagio, un’altra questione chiave è “decidere come si vuole uscire dall’emergenza e come si vuole riprogettare il futuro per rendere l’economia e la società più sostenibili”. “Sarebbe un errore, a nostro parere – ha aggiunto la deputata di Leu – se ancora oggi si pensasse di rilanciare lo sviluppo a spese dell’ambiente”.
“L’interrogazione pone una questione significativa” ha spiegato Costa, sottolineando come affronti, da un lato, il tema della preoccupazione di tanti italiani sulle decisioni da prendere per far ripartire il Paese e, dall’altro, quello del timore che il post-emergenza si configuri come “un vecchio sistema che ci ha portato a grandi danni o meno”.
“Abbiamo già parlato di questo in sede governativa con i ministri competenti, il Mise, il Mit e con il premier stesso, affinché questo non accada”, ma anzi si parli di una “nuova normalità, spinta verso il green.”
“Noi abbiamo adesso un flusso economico che sostanzialmente è di 750 mld e stiamo parlando dei primi due provvedimenti legislativi, altri ne verranno. Queste misure devono avere la condizionalità green, perché ci inseriamo perfettamente nella prospettiva del Green deal europeo, ma anche in quella del nuovo Pniec, che con la nuova legge europea del 4 marzo ci sposterà probabilmente al 55% (come obiettivo di riduzione delle emissioni)”, ha aggiunto.
“Dovremo rivedere il concetto di efficientamento energetico di rigenerazione edilizia, di consumo del suolo, di sburocratizzazione e velocizzazione”, ha aggiunto Costa. Il tutto con l’obiettivo di rendere fruibili ai cittadini e alle imprese “le opportunità” del green. Si tratta di un percorso che, secondo il ministro, dovrà riguardare, solo per fare un esempio, l’installazione di colonnine elettriche e il settore dell’efficientamento energetico dei consumi. “Stiamo spingendo verso la semplificazione e la sburocratizzazione, ma non vuol dire togliere le tutele. Si tratta di rendere appetibile per i cittadini e per le imprese fare green”.
Una visione olistica per affrontare l’emergenza
Muroni nella sua risposta all’intervento del Ministro ha inoltre citato l’appello, lanciato in questi giorni dalle associazioni ambientaliste ai presidenti delle _Commissioni permanenti di Camera e Senato, per sfruttare l’esperienza del Coronavirus come un input per ripartire ponendo al centro la salute ambientale umana e degli animali. Tra i firmatari dell’appello ci sono:
- Marevivo – presidente Rosalba Giugni
- Accademia Kronos – presidente Franco Floris
- CETRI-TIRES Circolo Europeo Per la Terza Rivoluzione Industriale -Presidente Angelo Consoli
- Conisma – presidente Antonio Mazzola
- Fise Unicircular – presidente Andrea Fluttero
- fondazione Symbola – presidente Ermete Realacci
- fondazione Univerde – presidente Alfonso Pecoraro Scanio
- Greenpeace Italia – direttore esecutivo Giuseppe Onufrio
- Italia nostra – presidente Ebe Giacometti
- Kyoto club – residente Catia Bastioli
- Lav – presidente Gianluca Felicetti
- Legambiente – presidente Stefano Ciafani
- Lipu – Birdlife Italia – presidente Aldo Verner
- Stazione zoologica Anton Dohrn – presidente Roberto Danovaro
- università UniCamillus – rettore Gianni Profita
- Wwf Italia – presidente Donatella Bianchi
“Ci siamo illusi di poter essere sani in un mondo malato” ha detto Muroni in aula, citando Papa Francesco. L’emergenza sanitaria, quella economica e quella ambientale “vanno risolte insieme, è questa la sfida epocale che noi ci troviamo di fonte”, ha aggiunto.
La parlamentare ha esortato a “ripartire dall’ambiente, come hanno scritto anche le associazioni ambientaliste in un appello accorato”. Questo vuol dire “semplificare, ma anche avere regole certe e chiare, oltre a controlli che ad esempio favoriscano le bonifiche, le rinnovabili l’efficienza energetica. Sblocchiamo il fondo Kyoto per riqualificare le nostre scuole, e poi scegliamo di sostenere le industrie che inquinano di meno, come ad esempio quelle del settore del recupero e del riciclo delle materie dei rifiuti, che hanno fatto un appello accorato a questo governo. E’ necessario difendere la salute a partire dall’ecosistema, continuare con l’abbattimento delle emissioni, investire in innovazione”, ha sottolineato Muroni. L’auspicio è che “questa occasione diventi davvero il nostro green new deal, un orizzonte fatto di ambiente, salute e di un futuro meno a rischio”, ha concluso.
Cambiamenti climatici ed eventi pandemici
L’altra interrogazione si è focalizzata, invece, sulle misure, mirate e strutturali, che il Governo intende adottare per affrontare le cause degli eventi pandemici.
“L’esplosione di una pandemia di proporzioni inimmaginabili – ha affermato in particolare Tasso, prendendo la parola in aula – oltre al tema attuale del contenimento e delle modalità di ripresa delle attività, pone prepotentemente alla ribalta riflessioni argomentate sulle sue origini, che scienziati, studiosi ed esperti propongono con convinzione. Quando la pandemia di Coronavirus sarà cessata, bisognerà intervenire sui fattori che l’hanno determinata. Se non si agisse sulle cause della diffusione di nuovi virus, che sono anche ambientali, continueremmo a vivere in una condizione di grave rischio potenziale”
L’emergenza Covid-19 ha poi aggiunto, “ha molto a che fare con l’ambiente: i cambiamenti climatici che modificano l’habitat dei vettori animali di questi virus, l’intrusione umana in un numero di ecosistemi vergini sempre maggiore attraverso la deforestazione e la conseguente perdita di biodiversità, l’agricoltura e l’allevamento intensivi”.
Il ministro Costa ha risposto sottolineando l’importanza a livello italiano e globale del dibattito sul rapporto tra salute e ambiente e ha spiegato come al momento gli studi sulla questione siano dei no-paper, ovvero documenti non ufficiali, e come si attendano “tutti i risultati della ricerca scientifica” al riguardo.
Costa ha inoltre contestualizzato la questione pandemia nel quadro più ampio del percorso tracciato dall’European green deal e dall’Italian green deal. “Mi riferisco, ad esempio, ai mille mld già individuati dall’Europa, a quello che questo governo ha già realizzato nella legge di stabilita e in una serie di altre norme – ha spiegato – tuttavia questo non è ancora sufficiente. E’ importante continuare ad andare avanti a questo ritmo” non perdendo l’occasione che questo “momento di ripartenza dell’Italia e dell’Europa” può offrire. Si tratta di un elemento di riferimento forte su cui spingere tutti insieme.
In X commissione nuove memorie su efficienza
Passando, invece, ad altri temi al centro dell’attività parlamentare questa settimana, segnaliamo che la Commissione industria del Senato sta continuando a ricevere in questi giorni le memorie con le osservazioni di associazioni, federazioni, aziende a altri soggetti interessati sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/2002, che modifica la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica (n.162).
Lunedì è arrivata la documentazione di
- Enea
- Federazione Anie
- Utilitalia
- Confartigianato imprese
- AssoEsco
- Confcommercio
- Gse
- Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia (Fire)
- Energia Libera
- Anigas
- Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili (Fiper)
- Cna
L’esame in sede consultiva del testo è iniziata due settimane fa.
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