Il punto dopo due anni del Governo Meloni dal ministro del Mase Pichetto e il plauso del viceministro Vannia Gava rispetto i dati Eurostat sul riciclo di imballaggi in plastica che vede l’Italia nel 2022 al 46,5%, percentuale superiore alla media Ue stando ai dati Eurostat.
Una visione “pragmatica, lontana da ogni ideologia”
“In questi due anni di governo, l’ambiente e la sicurezza energetica sono stati assi portanti di una nuova visione di sviluppo, pragmatica e lontana da ogni ideologia”. Lo dichiara il ministro Gilberto Pichetto, il 22 ottobre a due anni dall’avvio dell’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni. “Oggi l’Italia – osserva Pichetto – è più sicura di due anni fa sugli approvvigionamenti di energia, è al centro di nuove rotte e investe convintamente sulle rinnovabili, mai cresciute tanto come in questi anni”.
Torna poi sul nucleare Pichetto ribadendo come “La nostra spinta all’innovazione ci spinge alla valorizzazione di tutte le fonti energetiche alternative alle tradizionali, compreso un nuovo nucleare pulito e sostenibile, sul quale lavorano una Piattaforma nazionale e un gruppo di lavoro per avere presto un nuovo quadro giuridico di riferimento”.
“Ci siamo battuti in Europa e continueremo a farlo – aggiunge Pichetto – per una transizione intelligente, che valorizzi e non scardini filiere produttive strategiche come quella dell’economia circolare italiana, prevedendo obiettivi davvero raggiungibili per gli Stati membri anche su temi come l’efficienza degli edifici e le emissioni nei trasporti”.
Sull’economia circolare il plauso di Gava
“Gli oltre cinque punti percentuali con cui il nostro Paese ha superato nel 2022 la media Ue in tema di riciclo degli imballaggi in plastica, e il trend in crescita, certificano il successo del modello Italia in materia di economia circolare e sono il frutto dell’eccellente lavoro di squadra messo in campo dal Sistema Paese, fatto di consorzi virtuosi, imprese all’avanguardia in tema di sostenibilità e politiche di accompagnamento verso la transizione pragmatiche ed efficaci. Proseguiamo su questa strada”.
Così il viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava ha commentato il dato Eurostat.
I lavori della VIII Commissione ambiente
La VIII Commissione Ambiente in sede Atti del Governo, ha concluso l’esame della Proposta di nomina del dottor Lorenzo Viviani a presidente dell’Ente parco nazionale delle Cinque Terre (Nomina n. 53 – Rel. Pizzimenti-LEGA) – parere favorevole. A cui ha fatto seguito anche il parere favorevole al Senato.
#CinqueTerre. In Commissione 8a, espresso parere favorevole su proposta di nomina di Lorenzo Viviani a Presidente dell’Ente @parco5terre https://t.co/dsrXo0pEEA pic.twitter.com/m9RrdcrYiP
— Senato Repubblica (@SenatoStampa) October 24, 2024
In sede consultiva l’VIII Commissione ha concluso l’esame, per il parere alla III Commissione Affari esteri, della Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi:
- Protocollo alla Convenzione del 1979 sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza, per la riduzione dell’acidificazione, dell’eutrofizzazione e dell’ozono troposferico, con allegati, firmato a Göteborg il 30 novembre 1999;
- Modifiche al testo e agli allegati da II a IX del Protocollo del 1999 per la riduzione dell’acidificazione, dell’eutrofizzazione e dell’ozono troposferico nonché aggiunta dei nuovi allegati X e XI, adottate a Ginevra il 4 maggio 2012 (C. 1585 Governo, approvato dal Senato – Rel. Semenzato, NM-M) esprimendo parere favorevole.
In sede Atti dell’Unione europea, per il parere alla XIV Commissione Politiche dell’Unione europea, ha proseguito l’esame congiunto del Programma di lavoro della Commissione per il 2024 – Trasformare il presente e prepararsi al futuro ( COM(2023) 638 finale) e della Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea nell’anno 2024 (Doc. LXXXVI, n. 2 – Rel. Semenzato, NM-M).
Infine, in sede di interrogazioni a risposta immediata, ha svolto una seduta di interrogazioni su questioni di competenza del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a ci ha risposto il viceministro Gava che si è svolta Mercoledì 23 ottobre alle ore 14.35 in Aula Commissione Ambiente.
- Tra i temi: la funzionalità della tracciabilità dei rifiuti il sistema Rentry che permette un “incontro tra transizione energetica e digitale” come evidenzia l’interrogante On. Daniela Rufino, AZ-PER-RE. per cui il sistema ha ancora delle tempistiche e applicabilità non snellite.
- Ossicombusione o inceneritore che andrà realizzato vicino a Bari sono al centro dell’interrogazione presentata dal’On. Patty, L’Abbate M5s: “non c’è chiarezza per la tipologia di rifiuti e la zona identificata perché definita già molto critica dall’Arpa”. Tema su cui la Gava si rifà al parere favorevole della Via ottenuta dalla Regione Puglia. ma su cui L’Abbate sottolinea che il vetro, prodotto che sarà smaltito tra gli altri nel centro, sia considerato rifiuto invece che prodotto da riciclare.
- Il ritardo dello scolmatore del Bisagno. Si tratta di un’opera per dissesto idrogeologico è un altro punto dell’interrogazione al Mase.
Senato
In calendario la prossima settimana prevede i ddl nn. 1054 sulle zone montane e 1178 istitutivo della Giornata nazionale delle periferie urbane nonché la Relazione intermedia sull’attività svolta dalla Commissione di inchiesta sulle condizioni di lavoro (Doc. XXII-bis, n. 1).
E’ stato concluso l’esame ddl su sicurezza stradale e delega al Governo per la revisione del Codice della Strada.
D-l n. 153/2024 – Tutela ambientale
E’ stato assegnato alla Commissione 8a il ddl di conversione del d-l 17 ottobre 2024, n. 153, recante disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico (A.S. n. 1272).
In Europa si parla di suolo
La legge sul monitoraggio del suolo, che ha visto il voto positivo in Commissione ENVI, ha l’obiettivo di arrivare a ottenere un suolo sano entro il 2050. La legge prevede disposizioni sulla gestione sostenibile e sulla contaminazione del suolo, questa prima legge europea fornirà una definizione armonizzata del concetto di salute dei suoli, e istituirà un quadro di monitoraggio completo e coerente che punti a bonificare i siti contaminati, a promuovere la gestione sostenibile del suolo e arrestarne il consumo.
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“In Europa ad oggi si contano circa 2,8 milioni di siti contaminati, principalmente da attività industriali e smaltimento rifiuti; sebbene 80.000 siti siano stati bonificati nei Paesi in cui i dati sono già disponibili, i metalli pesanti e gli oli minerali rimangono i principali contaminanti, causando un degrado del suolo che costa oltre 50 miliardi di euro l’anno e contribuisce con 64 MtCO2e alle emissioni di gas serra, pari al 2% delle emissioni totali dell’UE nel 2019. Il testo approvato oggi, a larghissima maggioranza, dalla Commissione ENVI, è il primo passo necessario per rendere questa proposta legge a tutti gli effetti” ha sottolineato Annalisa Corrado, relatrice per il gruppo S&D sulla direttiva e membro della Commissione ENVI, Responsabile per la Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD.
“Siamo estremamente soddisfatti per il voto favorevole in Commissione, che apre già in questi giorni la fase di negoziazione con il Consiglio Europeo, fondamentale per arrivare presto all’approvazione definitiva della legge, pilastro del Green Deal Europeo”, ha concluso Corrado.
Allevamenti intensivi
“Trasformare il settore agricolo e zootecnico in chiave agro ecologica e renderlo sostenibile deve essere un impegno della politica per affrontare le tante crisi, da quella climatica e di biodiversità, alle minacce alla salute pubblica, e per dare dignità e rispetto a esseri senzienti, quali sono gli animali. Ma la politica deve impegnarsi anche a garantire un futuro al settore anche sul piano della sostenibilità economica, dell’occupazione, dei diritti dei lavoratori, oggi spesso inesistenti, dai lavoratori nei campi a quelli dentro gli allevamenti intensivi. E smettere di finanziare con soldi pubblici le aziende più grandi che si arricchiscono facendo sparire le più piccole. L’intero sistema di produzione di carne e derivati sta in piedi perchè sussidiato con soldi pubblici.” Afferma Eleonora Evi deputata del Partito Democratico ospite oggi a Roma al convegno “Oltre gli Allevamenti intensivi, per una transizione agro ecologica della zootecnia” organizzato da Greenpeace, WWF, LIPU, Terra! e ISDE Medici per l’Ambiente..
“La Proposta di legge a mia prima firma è frutto di un lavoro plurale svolto da più associazioni, accolto e sottoscritto da deputati di diversi gruppi politici. Oggi a Roma un evento per riaccendere l’attenzione su questa PDL. Una proposta che chiede uno stop immediato alle aperture di nuovi allevamenti intensivi e all’ampliamento di quelli attuali. Le procedure di infrazione in corso, per superamento polveri sottili e per inquinamento da nitrati, o ancora il faticoso raggiungimento di obiettivi come quello della direttiva quadro acque o la riduzione delle emissioni di ammoniaca in atmosfera, dovrebbero spingerci a fermare il dilagare di nuovi allevamenti intensivi o l’aumento del numero di animali allevati.
La PDL inoltre chiede un piano di riconversione del settore, chiamando al tavolo tutti i soggetti interessati, per stabilire una strategia. Da anche una definizione di allevamento intensivo, la cui mancanza oggi ha consentito a diversi politici di negarne addirittura l’esistenza. Assurdo. La realtà la conosciamo bene. Ora il Parlamento faccia la sua parte calendarizzando questa PDL” conclude la deputata.
#Animali. In Commissioni riunite 9a e 10a, audizioni informali di enti e associazioni su schema dlgs su disposizioni integrative e correttive in materia di sanità animale (Atto Governo n. 199) https://t.co/e9qvFRNgKK Diretta → https://t.co/tnvHgYUfVd pic.twitter.com/O4AjLERVRV
— Senato Repubblica (@SenatoStampa) October 22, 2024
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