Interrogazioni urgenti il 13 marzo al Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti e al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin su diversi temi della transizione energetica che vedremo in dettaglio. mentre sul question time della X Commissione Attività produttive al Ministero delle imprese e del made in Italy segnaliamo la nn. 5-03694 di Ghirra su “iniziative di competenza volte a garantire strategicità degli impianti e continuità produttiva dell’industria sarda e sull’avanzamento del piano di approvvigionamento energetico del Sulcis”.
Intanto il Senato ha approvato il ddl post calamità.
Accise riallineamento
Accise deciso riallineamento tra benzina e gasolio. Il provvedimento del Mef che fa scattare l’allineamento delle aliquote dei due carburanti.
“Bene la decisione del Consiglio dei Ministri che oggi ha dato il via libera definitivo al riallineamento delle accise su gasolio e benzina e che dovrebbe portare ad un pieno allineamento delle stesse entro il 2030 e che quindi dovrebbe conseguentemente comportare la riduzione delle accise sul bioetanolo sostenibile, oggi incredibilmente tassato come la benzina, nonostante ne riduca le emissioni di oltre l’80%” – sottolinea Sandro Cobror, direttore di AssoDistil.
“Ci auguriamo che adesso il Governo possa riconoscere una premialità al bioetanolo sostenibile per tener conto del grande contributo che questo dà alla decarbonizzazione dei trasporti. In questo modo si potrebbe dare una spinta allo sviluppo del mercato del bioetanolo anche nel nostro Paese, come già avviene ad esempio in Francia. Qui, grazie all’abbattimento delle accise, il consumatore può risparmiare sul pieno utilizzando miscele benzina/bioetanolo dando nel contempo anche una mano all’ambiente” – conclude Cobror.
Fratin: generatori di calore, piano sulla qualità dell’aria, decreto Bollette e siti di bonifica
Il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin ha risposto all’interrogazione (3-01751), illustrata dal sen. Spagnolli (Aut), sulla certificazione ambientale dei generatori di calore. Su questo Fratin ha risposto come “ad oggi, il decreto n. 186 del 2017 non prevede la certificazione per la tipologia delle stufe ad accumulo artigianali, poiché esse si configurano come pezzi unici realizzati in base alle caratteristiche dell’edificio in cui sono stati progettati, e pertanto non possono essere testate da un punto di vista energetico ed emissivo”. E ha aggiunto come “la ratio del decreto non è di escludere alcuna tipologia di generatore dalla possibilità di certificazione e, quindi, di successiva incentivazione, e considerata altresì l’elevata qualità di tali prodotti, in particolar modo di quelli artigianali, si procederà, nell’ambito del piano nazionale sulla qualità dell’aria a un aggiornamento del decreto sulla certificazione degli impianti, al fine di tenere conto delle peculiarità tecniche di tali stufe ad accumulo. Per quanto riguarda il piano sulla qualità dell’aria, si sta definendo in questo momento il confronto con le Regioni e con tutti gli organi tecnici competenti e su questo procederemo”.
L’interrogazione 3-01753, illustrata dalla sen. Silvia Fregolent (IV), sulle misure per abbassare i costi dell’energia che sottolinea come le misure attuate al momento dal Decreto Bollette non siano sufficienti a contrastare l’aumento della media della spesa sostenuta dalle famiglie per gas e luce “di 776 euro, una media di +5,9 per cento rispetto ai mesi precedenti. Lo stesso vale per le imprese: soprattutto quelle del terziario hanno visto un aumento del 24 per cento”.
Il Ministro Fratin ha risposto come il decreto-legge bollette “può essere considerato solo uno strumento complementare alle azioni di carattere strutturale che il Governo sta portando avanti – non da ora, ma da inizio legislatura – per garantire un andamento più stabile e una riduzione dei prezzi”. Inoltre, risponde Fratin, la presenza della misura dell’energy release a sostegno degli energivori e sottolineando come l’adozione del decreto per l’anticipazione delle aste per lo stoccaggio gas, consenta “di sfruttare eventuali dinamiche di prezzo più favorevoli, nonché l’implementazione della gas release, contribuiranno al contenimento del costo del gas per l’imprese a forte consumo”. Soluzioni a cui la Fregolent ha sottolineato come misure quali il decreto sulle aree idonee e il decreto-legge cosiddetto agricoltura, siano di fatto dei blocchi allo sviluppo delle rinnovabili e pertanto anche dell’autonomia energetica e dell’energy mix.
Infine il Ministro risposto all’interrogazione 3-01749, illustrata dal sen. Peppe De Cristofaro (Misto-AVS), sulla bonifica ambientale del sito di interesse nazionale “Crotone-Cassano-Cerchiara”. Qui Fratin ricorda come il Ministero abbia adottato il decreto 27/2024 per avviare la rimozione delle discariche in Calabria, autorizzando il deposito temporaneo dei rifiuti a causa dell’assenza di siti fuori Regione. ENI ha selezionato discariche in Svezia e Germania per lo smaltimento. L’interrogante ha richiamato l’opposizione delle istituzioni locali e della Regione Calabria, che ha fatto ricorso al TAR.
Foti su: idroelettrico, Thyrrenian link e tempistiche Pnrr
Rispetto l’interrogazione 3-01745 sulle iniziative in sede europea per tutelare la filiera italiana dell’idroelettrico in cui la senatrice Daniela Ternullo FI-BP-PPE sottolinea come l’Italia abbia modificato la propria normativa in senso ancora più concorrenziale, rispetto gli altri Stati europei. “Un’assenza di uniformità a livello europeo e soprattutto l’assenza di reciprocità rispetto ai Paesi extraeuropei” che secondo il senatore potrebbero rappresentare “un’evidente criticità per gli operatori nazionali”.
Tema su cui il Ministro Foti rassicura in quanto è iniziata “un’interlocuzione che penso alla fine possa portare a una soluzione positiva nel senso auspicato, ossia che le gare non debbano essere necessariamente la prima scelta, ma che, essendo questa competenza regionale, le Regioni possano scegliere in un paniere più ampio di possibilità, tra cui quella, da lei indicata, di un piano presentato dagli operatori attualmente gestori del servizio di riqualificazione dello stesso, in ragione di una permanenza nella titolarità della concessione”.
La seconda interrogazione 3-01756, illustrata dalla sen. Concetta Damante (M5S), sulle attuali tempistiche del PNRR e dei fondi di coesione. A cui Foti ha risposto come la riprogrammazione dei fondi di coesione è stata necessaria per la mancata spesa negli anni precedenti e che 9,5 miliardi sono già stati anticipati alle amministrazioni centrali. Rispetto la interrogazione 3-01757 posta dalla sen. Alessandro Alfieri (PD), sullo stato di attuazione del PNRR, smentendo l’uso dei fondi di coesione per le lobby delle armi che il Ministro ha smentito.
Infine l’interrogazione 3-01750, illustrata dal sen. Giuliomaria Terzi di Sant’Agata (FdI) che sottolinea come “Il Tyrrhenian link è entrato nel vivo dei lavori”, opera gli fa eco il Ministro che “rappresentano il futuro e la modernizzazione di questo Paese”.
Dl bollette
Altro tema della settimana il Dl bollette di cui la Commissione Attività produttive ha svolto l’11 marzo l’audizione. In parte ne abbiamo già parlato su Canale Energia del 13 marzo. Vediamo anche la posizione dell’’Associazione Nazionale Industriali Gas in occasione dell’audizione del presidente di Proxigas, Cristian Signoretto.
“Nei prossimi anni la competizione per gli approvvigionamenti di gas resterà sostenuta mentre in Italia la domanda italiana è aumentata dell’8%, pari a 1,2 miliardi di metri cubi, rispetto ai primi due mesi del 2024“.
A febbraio, in particolare sottolinea in audizione Signoretto, l’aumento è pari a +5%, trainato dalla generazione termoelettrica (+37,4%) e dal settore civile (+10,9%).
Per questo per scongiurare il rischio di scarsità di gas e tensioni sui prezzi bisogna, secondo l’Associazione:
- sostenere lo sviluppo della produzione nazionale. Produzione che negli ultimi venti anni è scesa da oltre 20 miliardi m³/anno a soli 3 miliardi.
- Importante proseguire il processo di diversificazione delle rotte di approvvigionamento e lo sviluppo delle infrastrutture, in ottica di maggiore sicurezza ed efficienza.
- Stipulare contratti di acquisto di gas a lungo termine per garantire maggiore liquidità al mercato e ottenere il duplice vantaggio di favorire nuovi investimenti e far aumentare globalmente l’offerta di gas.
- Importante anche impegnarsi maggiormente a promuovere mercati liberalizzati ed efficienti attraverso la rimozione delle barriere che impediscono la loro piena interconnessione.
Per questo diventa centrale l’eliminazione dell’effetto ‘pancaking’, stando a quanto sottolinea l’Associazione “le tariffe di transito per import/export da nord Europa verso l’Italia permetterebbe di ridurre in modo rilevante, o addirittura azzerare, lo spread tra gli indici Psv e TTF. Infatti, il costo della logistica di transito è la causa principale del divario tra i prezzi italiani e l’indice di riferimento TTF“.
#Ricostruzione post calamità. Con 83 voti favorevoli, nessun contrario e 29 astensioni, il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di #LeggeQuadro https://t.co/ubhjcieHSx pic.twitter.com/hk1RiiJknt
— Senato Repubblica (@SenatoStampa) March 12, 2025
DDL post Calamità: Sironi M5S si può fare di più per le acque sotterranee
La Legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità ha la sua utilità pratica nel tentativo di affrontare le gravi calamità in modo più organico e più attento, con un minimo di programmazione e di pianificazione. Quindi ben venga ribadisce Sironi M5S, intervenendo in aula, ma restano alcuni punti incompiuti:
- l’articolo 3, circa il ruolo del commissario straordinario, non cita la tematica delle acque sotterranee, e “abbiamo chiesto che il problema delle acque sorgive fosse inserito e integrato nella pianificazione”.
- Sugli studi di delocalizzazione, tardivi e con i quali si programmano interventi inutili poiché in realtà in quelle aree non si poteva ricostruire e le opere avrebbero dovuto essere delocalizzate. Qui si potrebbe “prendere in considerazione come criterio di misurazione dell’impatto ambientale l’impronta di carbonio, più nota come carbon footprint. È semplicemente un andare nell’ottica di creare un parametro per la valutazione che sia univoco e universalmente riconosciuto. Questo tipo di misurazione viene notoriamente utilizzato ovunque”. Un modo per “guardare anche al futuro”.
- Sarebbe infine utile lavorare agli interventi di ricostruzione secondo “un criterio di premialità per quegli interventi che hanno un impatto ambientale minore, da misurarsi appunto attraverso la carbon footprint“.
- Infine sulla microzonizzazione sismica, viene previsto un adeguamento degli strumenti urbanistici esclusivamente a livello comunale, sarebbe utile una attività di aggiornamento, soprattutto in termini “di aree allagabili, misure di mitigazione e linee di assetto, non può essere condotta semplicemente a livello comunale, ma deve essere condotta su scala di bacino o di intera asta fluviale, ancor prima dell’aggiornamento dello strumento urbanistico.”
Paesaggio avvio di una procedura informativa
sul disegno di legge, c’è tempo fino al 18 marzo
Delega al Governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica. Il 12 marzo la relatrice per l’8ª Commissione, senatrice TUBETTI (FdI), segnala che il disegno di legge in esame – che si compone di tre articoli – ha l’obiettivo di rivedere il ruolo delle soprintendenze in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica.
- Articolo 1 individua, quali finalità dell’intervento: la riduzione dei tempi amministrativi; la garanzia dell’efficacia dell’azione degli enti locali; lo sviluppo economico e imprenditoriale della nazione e, infine, il rafforzamento della certezza del diritto.
- Articolo 2 modifica alcune disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica. In particolare, il comma 1, lettera
- a), introduce il meccanismo del silenzio-assenso qualora il soprintendente non renda il suo parere entro il termine perentorio di 45 giorni.
- La lettera b) modifica la natura del parere del soprintendente con riferimento agli interventi soggetti a particolari prescrizioni di cui all’articolo 152 del codice (apertura di strade e di cave, posa di condotte per impianti industriali e civili e di palificazioni), sostituendo il parere vincolante con il parere obbligatorio ma non vincolante. Le lettere
- c) e d) intervengono invece sulla parte del codice recante le sanzioni amministrative e penali relative ai beni paesaggistici, introducendo il meccanismo del silenzio-assenso per il parere che la soprintendenza deve rendere in merito all’istanza di accertamento della compatibilità paesaggistica che può essere presentata in caso di: lavori, realizzati in assenza o difformità dall’autorizzazione paesaggistica, che non abbiano determinato creazione di superfici utili o volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati; impiego di materiali in difformità dall’autorizzazione paesaggistica; lavori comunque configurabili quali interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. Infine il comma 2 dell’articolo in esame prevede l’adozione di un regolamento volto a includere nell’elenco degli interventi e opere in aree vincolate esclusi dall’autorizzazione paesaggistica gli interventi di edilizia libera sottoposti a comunicazione di inizio lavori asseverata, nonché quelli sottoposti a segnalazione certificata di inizio attività nei casi in cui l’eventuale aumento di volume non ecceda il 20 per cento dell’esistente ovvero le modifiche, come asseverate dal tecnico abilitato, rispettino il carattere dell’immobile interessato.
- articolo 3, reca una delega al Governo ad adottare, entro sei mesi, uno o più decreti legislativi di revisione del codice con riguardo alle procedure di autorizzazione paesaggistica, su proposta del Ministro della cultura. Illustrata dal senatore Andrea Paganella (LSP-PSd’Az).
La senatrice D’ELIA (PD-IDP), chiede lo svolgimento di un ciclo di audizioni dirette ad approfondire i temi in discussione a seguito della quale, accolta, il presidente MARTI propone di fissare alle ore 12 di martedì 18 marzo il termine entro il quale tramettere alla Segreteria dell’8ª Commissione eventuali proposte di audizione in ragione di due per Gruppo parlamentare per ciascuna Commissione.
Filiera alimentare, la posizione degli agricoltori con particolare riferimento alla normativa europea
Edilizia residenziale pubblica: audizioni
La VIII Commissione Ambiente ha iniziato l’esame in sede consultiva, per il parere alla XIV Commissione Politiche dell’Unione europea, del disegno di legge recante Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2024 (C. 2280 Governo, approvato dal Senato – Rel. Lampis, FDI).
In sede audizioni informali, ha ascoltato, nell’ambito dell’esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 1169 Furfaro e C. 1562 Santillo, recanti Disposizioni concernenti la programmazione dell’edilizia residenziale pubblica, le agevolazioni fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio residenziale pubblico e sociale nonché il sostegno dell’accesso alla locazione di immobili abitativi e del pagamento dei canoni di locazione, rappresentanti di: Istituto nazionale di urbanistica (INU), Unione degli universitari (UDU), Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) e Confartigianato, Federcasa, Confcooperative, Confedilizia, Rete professioni tecniche (RPT).
Continuità produttiva e occupazionale degli impianti ex ILVA, mandato ai relatori
Le Commissioni riunite VIII Ambiente e X Attività produttive in sede referente, hanno concluso l’esame del disegno di legge di conversione del DL 3/2025, recante misure urgenti per assicurare la continuità produttiva ed occupazionale degli impianti ex ILVA (C. 2285 Governo, approvato dal Senato – Rell. per la VIII Commission Iaia e per la X Commissione: Cavo), conferendo mandato ai relatori a riferire in Assemblea.
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