DL Ambiente il sì al Senato, ora il testo passa alla Camera

Le reazione di maggioranza e opposizione

Arriva il sì dal Senato al DL Ambiente con 93 voti favorevoli e 59 contrari.

Desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all’approvazione del Decreto-legge Ambiente, un provvedimento di cruciale importanza per il futuro sostenibile del nostro Paese” dichiara in una nota la sua soddisfazione il viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vania Gava all’esito del voto dell’Aula del Senato.

Conversione in legge del decreto-legge 17 ottobre 2024, n. 153, recante disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico

“Un sincero grazie va agli uffici del Ministero dell’Ambiente per l’instancabile e accurato lavoro, ai tre relatori e ai senatori della VIII Commissione. Un riconoscimento particolare anche al MEF e alla Ragioneria Generale dello Stato: in un momento in cui la mole di lavoro è straordinaria, con numerosi decreti da gestire, il Ministero delle Finanze ha dimostrato grande capacità operativa, a riprova della vitalità e produttività sua e dell’intero governo. Grazie a questo sforzo collettivo, oggi possiamo celebrare un altro passo avanti per il bene del Paese” conclude.

Bacini idrici la norma da 6 miliardi

Nel testo la viceministro Gava aveva già sottolineato in una nota come fosse stata approvata una norma che destina 6 milioni di euro all’anno al potenziamento degli organici delle Autorità di Bacino Distrettuali,  “rafforzando, già a partire dal 2026, – spiega il viceministro MASE Vannia Gava – soggetti fondamentali per la pianificazione degli interventi di prevenzione del rischio idrogeologico e la gestione delle emergenze ambientali”.

Il rafforzamento del personale consentirà, infatti, di colmare le attuali carenze, permettendo alle Autorità di raggiungere la piena operatività, con benefici diretti per la tutela del territorio e delle comunità.

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La delusione dell’opposizione

Un provvedimento che “lascia l’amaro in bocca” al M5S che si è visto annullare i quasi 90 emendamenti presentati  “tranne la magnanima concessione di qualche ordine del giorno, magari neppure vincolante, che è storia abbastanza recente” ha affermato intervenendo in aula sul dl Ambiente il senatore M5s Luigi Nave. “Per fortuna qualche emendamento è stato ritirato e nello specifico mi riferisco all’emendamento di Forza Italia sulla gestione privata dell’acqua pubblica. Ritengo che l’inefficienza della pubblica amministrazione non debba essere l’alibi per poter dare ai privati maggiore spazio di manovra”.

“Non è invece stato ritirato, purtroppo, l’emendamento a prima firma del senatore Romeo, che prevede il conferimento in discarica dei residui dell’alluvione di Genova del 2017, prorogato al 2022, oggi invece ce lo ritroviamo prorogato fino al 2027, addirittura con dei valori tre volte superiori a quelli previsti nelle tabelle. E va bene, ma il controllo deve essere sempre efficace, perché già noi, in terra dei fuochi, abbiamo subito un mancato controllo su delle normative regolamentate statali, ma alla fine ci siamo ritrovati con siti inquinati”.


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