Doppio intervento alla Camera di Arera questa settimana. Il presidente Stefano Besseghini, in particolare, è stato ascoltato mercoledì 19 maggio dalla commissione Attività produttive in tema di liberalizzazione del gas naturale e dell’energia elettrica; settore, quest’ultimo, che segna un aumentato del divario di prezzo con la maggior tutela, secondo i dati riportati dall’Autorità (qui la memoria).
Besseghini, inoltre, è stato ascoltato giovedì dalle commissioni riunite Finanze e Ambiente di Palazzo Montecitorio in tema di Tari, ricordando che con l’applicazione del Metodo tariffario rifiuti nel primo periodo regolatorio (2018-2021) sono giunte in Autorità circa 5.500 predisposizioni tariffarie, relative a una popolazione complessiva di poco superiore a 48 milioni di abitanti.
Restando sul tema rifiuti, mercoledì la commissione parlamentare d’inchiesta sugli illeciti ambientali ha ascoltato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che ha aperto a una “razionalizzazione” delle partecipate del dicastero.
Da segnalare, infine, che il ministero delle Infrastrutture ha comunicato al Parlamento il conferimento a Mauro Bonaretti dell’incarico di capo del dipartimento per i Trasporti e la Navigazione del Mims.
Camera
Il titolare del Mims Enrico Giovannini ha svolto giovedì un’audizione in commissione Ambiente sul Pnrr spiegando che uno degli obiettivi chiave è “aumentare in modo sostanziale l’efficienza idrica e gestire in modo sostenibile le risorse naturali” (qui la memoria).
A Palazzo Montecitorio la commissione Attività produttive ha ascoltato in materia di liberalizzazione energetica anche Aiel e Anigas; per quest’ultima non bisogna parlare di “fine tutela: il cliente conserva tutte le tutele del consumatore sul piano giuridico, regolatorio e concorrenziale” (qui le memorie).
Sempre la Attività produttive, nell’ambito della discussione di una risoluzione recante “iniziative per il sostegno della trasformazione energetica, delle fonti rinnovabili e, in particolare, della filiera dell’idrogeno”, ha audito Gruppo Sapio, Alboran hydrogen, Elettricità Futura e Istituto Bruno Leoni (le memorie). Per EF, in particolare, “la realizzazione del Green Deal potrebbe attivare almeno 100 miliardi di investimenti e 90.000 nuovi occupati nel solo settore elettrico”.
Proseguendo sulle audizioni, le riunite X e VIII hanno ascoltato martedì Confedilizia e Assoimmobiliare-Confindustria sul superbonus 110% (le memorie depositate).
Da segnalare alla Camera anche la proposta di risoluzione a firma Chiara Braga (PD) n. 7-00660 su efficienza energetica e sostenibilità nel settore ferroviario.
Senato
A Palazzo Madama la commissione Bilancio ha iniziato il 19 maggio l’esame del Ddl n. 2207 di conversione in legge del DL 6 maggio 2021, n. 59, recante “misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per giovedì 27 maggio alle ore 16.00.
Sul Fondo complementare, inoltre, la sottosegretaria al Mef Cecilia Guerra è intervenuta in VI commissione spiegando che “la questione della cessione dei crediti di imposta è all’attenzione del ministero dell’Economia e della Ragioneria generale dello Stato”, oltreché “oggetto di interlocuzione con Eurostat quanto alla contabilizzazione. L’orientamento dell’organismo europeo finora adottato è che, confermata la cedibilità, in alcune circostanze la copertura debba esser prevista per intero già al primo anno”.
L’ufficio di presidenza della commissione Industria è andato avanti nell’esame della proposta di Regolamento sulle infrastrutture energetiche transeuropee (Com 2020, 824 def) e ha svolto alcune audizioni: martedì il capo di gabinetto della commissaria europea per l’Energia, Stefano Grassi, e il segretario generale di E.dso (European Distribution System Operators), Roberto Zangrandi; mercoledì il direttore di Acer (Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia), Christian Zinglersen; giovedì il direttore generale di Entsog (Associazione europea degli operatori del trasporto gas), Jan Ingwersen (le memorie).
Sempre la X ha approvato giovedì all’unanimità una risoluzione sui certificati bianchi che impegna il Governo a “rivalutare la ripartizione tra i diversi strumenti utilizzabili ai fini del raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica disposti a livello europeo e nazionale”.
Sullo stesso atto la XIII commissione ha reso un parere favorevole con osservazioni: “Si valuti l’opportunità di rivedere l’esclusione delle infrastrutture gas, con riferimento unicamente a quelle esistenti da convertire ‘hydrogen ready’, dal supporto dei finanziamenti europei, considerato sia che i combustibili gassosi continueranno a svolgere un ruolo essenziale (contribuendo nel 2050 al 20 per cento del mix energetico UE rispetto all’attuale 22 per cento con 2/3 green gas e 1/3 gas naturale), in particolare nei settori in cui l’elettrificazione non è tecnicamente fattibile, sia che tale esclusione potrebbe rallentare gli investimenti infrastrutturali funzionali alla transizione verso i nuovi green gas e vettori energetici come l’idrogeno”.
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