Sono state adottate dal Parlamento europeo, in via definitiva, le nuove regole per migliorare la gestione dello spazio aereo europeo, con più voli diretti, meno ritardi, e sostenendo la neutralità climatica. La riforma delle norme del Cielo unico europeo segue i negoziati con il Consiglio UE dello scorso marzo: in assenza di emendamenti, la nuova legislazione è stata adottata il 22 ottobre senza voto, come previsto dalla procedura legislativa in seconda lettura.
Neutralità climatica con voli aerei più brevi
Il testo rafforza il ruolo dei piani nazionali di miglioramento delle prestazioni per i servizi di navigazione aerea, che ora disporranno di obiettivi vincolanti e incentivi per rendere i voli più efficienti e rispettosi dell’ambiente. La nuova normativa prevede l’istituzione di un comitato consultivo indipendente per la valutazione delle prestazioni per agevolare la Commissione e gli Stati membri a prendere decisioni sull’attuazione di tali piani.
La riforma rappresenta dunque un passo in avanti verso l’eliminazione dei rallentamenti, la creazione di un controllo e di una gestione più efficienti del traffico aereo, la riduzione dei costi e delle emissioni attraverso voli più brevi. Il nuovo disegno di legge prevede anche la possibilità, per i fornitori di servizi di traffico aereo, di acquistare altre prestazioni d’opera di navigazione aerea, come i servizi di comunicazione, meteorologici o di informazione aeronautica, a condizioni di mercato.
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Cielo unico europeo: “Stati membri non rinunciano a competenze nazionali”
Tuttavia, la creazione di uno spazio aereo europeo veramente unico “è stata bloccata dagli Stati membri, non disposti a rinunciare alle competenze nazionali per il bene comune” commenta nella nota stampa Jens Gieseke, membro del Parlamento europeo e coordinatore per i Trasporti. L’invito è quello di “attuare in modo costruttivo questa riforma”.
Per quanto concerne i servizi di navigazione aerea, questi saranno riesaminati dalla Commissione ogni tre anni alla luce degli obiettivi UE per le prestazioni in materia di capacità, efficienza dei costi, fattori climatici e ambientali. La Commissione condurrà inoltre uno studio che chiarirà quanto l’introduzione di tariffe applicate agli operatori dello spazio aereo, sia compagnie aeree che operatori di aerei privati, possa effettivamente incoraggiarli a essere più rispettosi dell’ambiente. Ad esempio, scegliendo la rotta più efficiente in termini di consumo di carburante o tecnologie di propulsione alternative e pulite.
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