Cooperazione multisettoriale tra Ue e Ucraina, ad esempio nella ricostruzione delle infrastrutture energetiche, e sviluppo economico dell’Unione nell’attuale contesto geopolitico, anche alla luce di quanto già programmato in tema di ambiente e clima.
Sono alcuni dei temi al centro di un Consiglio europeo straordinario previsto per ieri e oggi, sul quale il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha reso martedì un’informativa alle commissioni riunite III-XIV della Camera e IV del Senato. Sulla due giorni di lavori, inoltre, è stato pubblicato un dossier del servizio studi.
Camera dei deputati
Settima di poco impegno per il Parlamento alla luce delle elezioni regionali. Da segnalare a Palazzo Montecitorio, comunque, la presentazione della proposta di legge M5S n. 857 su “Modifiche ai decreti legislativi 3 aprile 2006, n. 152, e 13 agosto 2010, n. 155, e alla legge 14 gennaio 2013, n. 10, concernenti misure per il contrasto dei cambiamenti climatici”.
Senato della Repubblica
Tra le attività di rilievo sicuramente quelle delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio che hanno chiuso i lavori sulla conversione in legge del DL Milleproroghe (Ddl n. 453). L’atto è atteso in aula il 14 febbraio. Nel corso dell’esame sono stati approvati emendamenti sulla gestione dei rifiuti FV e sull’incentivazione a idrogeno e biomasse.
Lo scorso venerdì 3 febbraio, invece, è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti in IX commissione (Industria) al Ddl n. 455 di “Conversione in legge del decreto-legge 5 gennaio 2023, n. 2, recante misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale”. Martedì, in particolare, è stato pubblicato il fascicolo con tutte le proposte di modifica al testo, riguardanti in molti casi gli aspetti energetici.
La stessa IX commissione ha condotto questa settimana anche un ciclo di audizioni sul Ddl n. 411 recante “modifiche al codice della proprietà industriale, di cui al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30”.
Tra gli auditi Enea (la memoria) che ha espresso “la piena condivisione circa l’introduzione nel Codice della proprietà industriale di un nuovo articolo, il 65-bis – Uffici di trasferimento tecnologico (Art. 4 del disegno di legge) – quale riconoscimento dell’importanza dell’attività a essi demandata, delle relative professionalità e della necessità di una formazione continua, anche attraverso la partecipazione a network associativi”.
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