Semplificazione dei procedimenti di valutazione ambientale e introduzione di nuove norme su economia circolare, riuso delle acque e contrasto al dissesto idrogeologico. Sono questi gli ambiti del decreto approvato oggi, 10 ottobre, dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.
I commenti di Pichetto Fratin e Gava
“Questo testo porta chiarezza e, laddove possibile, regole più semplici in settori fondamentali per la transizione”, ha commentato Gilberto Pichetto Fratin. “Più rinnovabili, ma via libera anche a tutte le fonti di energia pulita in grado di contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione e sicurezza energetica del Paese”, ha aggiunto la viceministra Vannia Gava, che ha lavorato personalmente al decreto.
✅ APPROVATO IL DECRETO AMBIENTE!
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— Vannia Gava (@VanniaGava) October 10, 2024
Nello specifico, il decreto prevede:
- la definizione di una priorità nell’ordine di trattazione delle istanze da sottoporre alle Commissioni di valutazione ambientale VIA-VAS e PNRR-PNIEC, con l’attribuzione di una “corsia veloce” ai progetti di interesse strategico nazionale;
- il rafforzamento dell’Albo nazionale gestori ambientali e la semplificazione delle procedure volte a individuare il Responsabile tecnico gestione rifiuti all’interno delle piccole imprese;
- l’introduzione della definizione di “acque affinate”, che possono contribuire al ravvenamento o accrescimento dei corpi idrici sotterranei;
- l’individuazione di misure per la programmazione e il monitoraggio degli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico e il rafforzamento dei poteri dei Presidenti di Regione in qualità di Commissari.
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