Coniugare esigenze legate al comfort degli ambienti esterni e all’illuminazione puntando su efficienza energetica e sostenibilità. E’ stato questo l’elemento chiave che ha caratterizzato i lavori di ristrutturazione del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato che è stato riaperto al pubblico lo scorso 16 ottobre, dopo 6 anni di lavori e 3 di chiusura. Un percorso iniziato all’inizio degli anni duemila nell’ambito del quale la struttura ha raddoppiato la sua superficie espositiva (attualmente a livello complessivo si arriva a 10 mila metri quadri) e, allo stesso tempo, ha compiuto dei lavori di ristrutturazione per l’edificio originario di Gamberini.
L’impianto di climatizzazione
Per quanto riguarda l’impianto di climatizzazione, in particolare, l’attenzione dei progettisti si è concentrata su un attento lavoro preliminare che ha preso in considerazione per la scelta delle diverse soluzioni tecnologiche da adottare le caratteristiche specifiche della struttura, dotata di numerose vetrate inserite per sfruttare la luce naturale, nonchè la continuità funzionale con il corpo di fabbrica esistente. In particolare per la centrale si scelto di optare per due pompe di calore polivalenti NECS-WQ 0512 condensate ad acqua controllate da MANAGER 3000, fornite da Climaveneta, brand di Mitsubishi Electric Hydronics & IT Cooling Systems. Soluzioni in grado di plasmare il loro funzionamento sulle esigenze dell’edificio: solo freddo, solo caldo o caldo e freddo simultaneamente. Per quanto riguarda poi la scelta delle unità per la produzione di fluido termovettore (acqua calda e refrigerata) si è deciso di puntare usi un vettore energetico completamente elettrico da rete.
“Le pompe di calore polivalenti – spiega in nota l’ingegner Dante Di Carlo, progettista dell’impianto di climatizzazione – consentono di semplificare la progettazione d’impianto risolvendo le tradizionali difficoltà di termoregolazione nel funzionamento stagionale, pompa di calore – refrigeratore, e realizzando al contempo un recupero energetico all’interno del sistema edificio-impianto, non attuabile con i sistemi tradizionali. Questo porta vantaggi considerevoli in termini di efficienza energetica e quindi di risparmio nei costi gestionali.”
“Nel caso specifico dell’ampliamento del Centro Museale “Pecci” è stato possibile selezionare unità polivalenti di tipo acqua-acqua, in assoluto le più efficienti dal punto di vista energetico, grazie alla costruzione di un pozzo artesiano per il prelievo di acqua di falda, ampiamente disponibile in loco”, aggiunge l’ingegnere.
Caratteristiche tecniche delle pompe di calore e risparmi energetici
Insieme a Paolo Bussolotto, Italy Sales Director di Mitsubishi Electric Hydronics & IT Cooling System abbiamo approfondito alcuni aspetti legati alla soluzione adottata.
Qauli sono le caratteristiche della tecnologia che avete fornito per l’impianto di climatizzazione del museo Pecci di Prato?
Per la climatizzazione del Centro Pecci si è scelto di realizzare un sistema a quattro tubi, basato su due unità polivalenti condensate ad acqua NECS WQ, facenti parte della famiglia INTEGRA. Questo si traduce in massimo comfort, produzione contemporanea di caldo e freddo, imbattibile efficienza energetica ed impiantistica.
Qual è l’approccio costruttivo che caratterizza le unità polivalenti? Può darci qualche dettaglio tecnico in più sul funzionamento di questa soluzione ?
L’approccio costruttivo che caratterizza le unità polivalenti è studiato per massimizzare il loro effetto utile. La massima efficienza del sistema viene raggiunta con carichi contemporanei, quando tutta l’energia prodotta viene utilizzata per assicurare la richiesta termica e frigorifera dell’intero sistema. Negli edifici moderni, caratterizzati da carichi termici opposti contemporanei, le unità INTEGRA sono la soluzione più efficiente e più green. Grazie all’evoluta logica di controllo di cui sono dotate, le unità polivalenti sono in grado di far fronte sempre alle richieste di climatizzazione dell’edificio, anche e soprattutto nel caso di contemporaneità dei carichi. La produzione contemporanea di freddo e caldo viene autonomamente gestita dall’unità in base alle reali necessità.
Come viene valutata l’efficienza energetica dei macchinari? Come funziona l’indice TER?
Per misurare in modo oggettivo la performance energetica delle unità polivalenti in condizione di contemporaneità dei carichi, il brand Climaveneta, pioniere nello sviluppo di questa tecnologia, ha elaborato un nuovo indice, il TER – total efficiency ratio. Questo viene calcolato come rapporto tra la somma delle potenze termica e frigorifera erogate con la potenza elettrica assorbita. Il TER raggiunge il suo massimo valore in condizione di completo bilanciamento dei carichi, ed è il modo più efficace per rappresentare la reale efficienza dell’unità. In tutti i casi in cui INTEGRA produce simultaneamente acqua fredda e calda, l’efficienza reale dell’unità è la somma delle prestazioni in caldo e in freddo. Nel caso dei NECS-WQ 0152 installati al Centro Pecci il TER=7,46.
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