Servono circa 30 mila euro per rendere più efficienti le case delle persone in povertà energetica. Un investimento di cui si dovrebbe fare carico lo Stato attraverso un meccanismo simile al bonus efficienza, che abbiamo oggi, pensato espressamente per chi ha difficoltà economiche. Queste le conclusioni di uno studio promosso da Adiconsum e Coordinamento free e presentato oggi, 18 febbraio, in occasione della conferenza internazionale su “Il diritto ad un equo accesso all’energia” del progetto europeo Step-In.
“Secondo l’Osservatorio della povertà energetica il 45% delle famiglie in questa situazione vive in case di 71-100 mq” spiega Francesco Luise, che ha presentato la ricerca per Adiconsum. Da qui parte l’indagine che si è preoccupata di valutare alcune soluzioni tecnologiche tra le meno dispendiose e anche più semplici da applicare per valutare l’efficacia delle misure e i costi.
Tecnologie e risparmio per una abitazione indipendente e in condomino
Le tecnologie applicate sono pompe di calore, storage e pannelli fotovoltaici per una abitazione indipendente, mentre per un appartamento condominiale a queste due soluzioni è stato integrato anche il cappotto termico.
Con un intervento tipo come sopra descritto, sono necessari circa 30mila euro per efficientare una casa indipendente. L’operazione porta a circa l’85% di risparmio energetico e a un 15% di risparmio in energia primaria.
Per l’abitazione in un condomino i valori sono leggermente differenti in quanto la superficie di fotovoltaico a disposizione è in proporzione inferiore per famiglia. Inoltre lo studio è stato realizzato senza tenere conto delle recenti disposizioni sulle comunità energetiche del DL Rilancio e non considera un uso personale dell’energia autoprodotta. Valore che se integrato può cambiare sensibilmente la profittabilità dell’impianto fotovoltaico.
Indipendente da queste variabili, anche per le abitazioni nei condomini la spesa media identificata è di circa 30mila euro con delle variazioni in base alla zona climatica di riferimento sempre nel target tipico italiano-mediterraneo.
Sulla base di queste considerazioni una soluzione pratica sarebbe quindi mettere a disposizione un bonus efficienza targettizzato per le famiglie che ne hanno bisogno.
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