È tornato in piena attività il terminale di rigassificazione Fsru Toscana a seguito dell’intervento di manutenzione straordinaria. La nave metaniera ha già ricevuto il primo carico di Gnl ed è operativo con una capacità allocata al 100%, fino all’anno termico 2026/2027.
Terminale in grado di ricevere diverse tipologie di Gnl
Il terminale di Olt Offshore Lng Toscana è posizionato a circa 22 km (12 miglia nautiche) al largo delle coste tra Livorno e Pisa. Il gas, trasformato dallo stato liquido a gassoso, è immesso nella rete nazionale dei gasdotti tramite una condotta sottomarina che giunge a terra: il gasdotto misura 36,5 km totali, di cui 29,5 km in mare, 5 km nel canale scolmatore ed i restanti 2 km sulla terraferma.
Disponendo di un impianto in grado di correggere l’indice di Wobbe, il terminale è in grado di ricevere diverse tipologie di Gnl provenienti dai paesi produttori, correggendone le specifiche secondo quanto richiesto dalla rete nazionale italiana.
L’impianto al largo di Livorno: carichi fino a 173.250 m3
La nave metaniera, modificata e ancorata in modo permanente al fondale marino, può ricevere carichi fino a 173.250 m3 (165.000 m3 con un 5% di tolleranza operativa sullo scaricato). Il gasdotto è stato completamente interrato ad una profondità minima di 2 metri.
Nel tratto a terra, la condotta segue il percorso del canale scolmatore del fiume Arno, per poi raggiungere una piccola stazione di regolazione e misura realizzata sul territorio del Comune di Collesalvetti, in località Suese, da dove il gas è immesso nella rete nazionale esistente. Lungo il canale scolmatore, il gasdotto è stato interrato ad una profondità di almeno 6 metri per permetterne la futura navigabilità.
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