LEcostruzioni hanno determinato il 15,2% della crescita del Pil nei primi tre trimestri del 2021. Le stime rivelano che determineranno circa 1 punto di maggiore Pil nel 2021 e oltre il 77% del differenziale di maggiore crescita di 1,2 punti di Pil rilevato tra Italia e UE. Sono questi i dati elaborati dall’ufficio studi Confartigianto – Edilizia divulgati in occasione della tavola rotonda “Il dialogo fra politica, imprese e professionisti per l’efficientamento energetico (Superbonus) ed il rilancio del mondo dell’edilizia nel paese” che si è svolta l’1 marzo alla sala Caduti di Nassiriya di Palazzo Madama, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e di professionisti del settore.
L’evento, promosso da Geo Network, ha trattato temi di attualità e di interesse per il settore: aumento dei prezzi dell’energia e i possibili effetti a medio lungo termine della crisi russo-ucraina, rincaro dei materiali da costruzione e revisione dei prezzari, carenza di manodopera, detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione ed efficienza energetica, cessione e certificazione dei crediti.
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Caro energia: “A rischio fornitura gas dalla Russia”
Sul tema del caro energia, esaminato in connessione alla crisi geopolitica attuale, si è soffermato il senatore Paolo Arrigoni: “Soffriamo perché importiamo 30 miliardi di metri cubi di gas dalla Russia su 75 miliardi di consumo nazionale. C’è il rischio che queste forniture possano rallentare o addirittura interrompersi. È per questo motivo che il Governo si sta organizzando attraverso misure temporanee e strutturali. Ad esempio, la maggiore estrazione di gas nei nostri giacimenti con un delta rispetto ai 3 miliardi che sono stati estratti lo scorso anno da mettere a disposizione delle imprese energivore del settore manifatturiero italiano, il secondo più importante a livello europeo”.
Per calmierare le impennate dei prezzi energetici il Governo è pronto a intervenire incrementando i flussi da gasdotti come il Tap dall’Azerbaijan, il TransMed dall’Algeria e dalla Tunisia, il GreenStream dalla Libia. Ma anche riprogrammando l’attività dei rigassificatori e la riattivazione delle centrali a carbone: “Qualcosa che contraddice il percorso della transizione ecologica ma di fronte a quest’emergenza non possiamo fare altro”, ha commentato il senatore Arrigoni aggiungendo: “In ordine al Green deal si è voluto trascurare gli investimenti sul gas naturale che lo stesso Piano nazionale integrato energia e clima del nostro Paese ammette a un ruolo strategico di accompagnamento per la transizione ecologica e che durerà almeno trent’anni. Le rinnovabili vanno sostenute ma non esclusivamente”.
Infine, sul Superbonus 110%: “Cercheremo di migliorare la norma sulla cessione del credito e l’art. 2 del decreto anti-frodi che, incomprensibilmente, inasprisce le sanzioni anche penali nei confronti dei professionisti che si occupano delle asseverazioni. Seicento mila professionisti meritano rispetto e considerazione perché a questa misura va dato un futuro. Come Lega ci siamo battuti in Legge di bilancio dove abbiamo migliorato la norma per introdurre un decalage anche per le villette” per posticipare la soglia 30%, ha concluso il senatore Arrigoni.
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Superbonus 110%: “A regime le detrazioni”
Le imprese del comparto chiedono certezze: i bonus hanno rilanciato l’edilizia ma da gennaio, a seguito del Sostegni Ter, i lavori in corso hanno subito una battuta d’arresto e soprattutto sono fermi quelli nuovi. Come è stato spiegato, molte aziende che in questi mesi hanno anticipato risorse si trovano oggi in crisi di liquidità e si temono esuberi, se il Governo non modificherà velocemente la normativa.
Lo ha messo in chiaro il vicepresidente vicario nazionale di Anaepa Confartigianato Edilizia, Virgilio Fagioli, criticando l’aumento di burocrazia laddove la messa a regime delle detrazione è invece il passo importante da compiere. Per colpire le frodi, l’esecutivo ha compiuto una scelta equilibrata: rimarrebbe però aperto il problema della cessione del credito fra fornitori e distributori di componenti all’interno delle filiere.
Un altro nodo illustrato riguarda le regole applicate ai lavori sulle case unifamiliari per poter accedere al bonus: la richiesta del comparto è un’estensione temporale dei limiti previsti, anche per quanto riguarda i lavori nei condomini. La sollecitazione è che venga eliminata la clausola che richiede di aver completato almeno il 30% dei lavori previsti entro il 30 giugno 2022 per poter usufruire dell’agevolazione entro il 31 dicembre.
Edilizia, un settore in affanno
Il comparto è coinvolto in un nuovo cambio di regole per il Superbonus 110% alla luce delle recenti disposizioni che pongono il limite di una sola cessione per il credito d’imposta sui bonus edilizi. Una stretta contro le frodi che, a parere del settore, crea però incertezza e rallentamento nelle commesse per tante imprese e nelle filiere.
I numeri presentati all’evento da Anepa – Confartigianato Edilizia restituiscono la fotografia di un settore in affanno: solo per il Superbonus 110% a gennaio 2022 si evidenzia una sensibile riduzione dei lavori conclusi ammessi a detrazione che nel mese ammontano a 1.563 milioni di euro, un valore pressoché dimezzato (-46,2%) rispetto ai 2.904 milioni di dicembre 2021. Come è stato ricordato alla tavola rotonda, non aiutano le continue modifiche sulle norme dei bonus, ben 9 negli ultimi 20 mesi, cioè 1 ogni 68 giorni.
All’evento sono inoltre intervenuti: Pietro Lucchesi, in rappresentanza del Consiglio nazionale geometri e geometri laureati; Andrea Ann Hedges, amministratrice di Geo Network e il geometra Alessio Tesconi, esperto in urbanistica ed edilizia.
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