Stufe elettriche: quali scegliere e come utilizzarle per consumare meno energia

Le stufe elettriche sono dei dispositivi di facile utilizzo che consentono di riscaldare in modo rapido ambienti di piccole o medie dimensioni. Le situazioni nelle quali possono risultare utili sono svariate e includono, tra le altre, la necessità di riscaldare abitazioni prive di riscaldamento o di avere un po’ di calore in più durante le mezze stagioni, nelle giornate più fredde.

Gli e-commerce specializzati consentono oggi di scegliere tra una vasta gamma di modelli, basati su tecnologie differenti. Dando un’occhiata allo shop online di Leroy Merlin è ad esempio possibile trovare stufe elettriche da parete o da pavimento alogene, a raggi infrarossi, al quarzo, nonché termoconvettori, termoventilatori e pannelli radianti.

Ogni modello presenta caratteristiche diverse e consente di riscaldare, in modo più o meno rapido e più o meno efficiente, stanze di diversa metratura. Anche i consumi energetici variano notevolmente. Mentre in passato l’utilizzo di questi dispositivi risultava particolarmente energivoro, oggi non è difficile trovare modelli a basso consumo ed elevata efficienza, in grado di fornire calore senza pesare eccessivamente sulla bolletta della luce. Naturalmente, oltre al modello e alle sue caratteristiche, a influire sul consumo energetico è anche il modo in cui viene utilizzato.

In questo articolo andremo a scoprire quali sono le stufe elettriche che consumano meno e come utilizzarle al meglio per renderle più eco-sostenibili.

Stufe elettriche: quali tipologie consumano meno energia elettrica

I consumi dei vari dispositivi elettrici per il riscaldamento degli ambienti non dipendono solo dal modello, ma anche dalla potenza, dall’efficienza e dalla disponibilità di funzioni aggiuntive che aiutino a regolarne e personalizzarne il funzionamento. Nonostante questo, è possibile individuare fra le tante alcune tipologie di stufette elettriche che, a parità di altri requisiti, permettono di consumare un po’ meno energia.

Tanto per cominciare, è possibile citare le stufe alogene, quelle a infrarossi e, in misura minore, quelle al quarzo, modelli che riscaldano l’ambiente circostante per irraggiamento in modo rapido e uniforme. È proprio la rapidità che gioca a loro favore, la quale permette di riscaldare alla perfezione piccoli ambienti tenendole accese per poco tempo.

Altrettanto performanti in fatto di velocità di riscaldamento e di consumi ridotti sono i termoventilatori, i quali, grazie alla presenza di una ventola, riescono a diffondere rapidamente il calore anche in ambienti di medie dimensioni. In questo caso il calore risulta un po’ meno uniforme, ma più duraturo.

Caratteristiche e funzionalità da prendere in considerazione per consumare meno

Come anticipato, a influenzare i consumi non è solo la tipologia di riscaldamento utilizzata dal dispositivo, ma anche le caratteristiche e le funzionalità che lo contraddistinguono. Per questo motivo, se si desidera tenere sotto controllo i consumi di energia, senza rinunciare a utilizzare una stufa elettrica, sarà necessario tenere conto:

  • della potenza massima: maggiore è la potenza utilizzata dal dispositivo, maggiori sono i consumi;
  • della presenza di funzioni che consentono di regolare la potenza: i dispositivi più moderni offrono la possibilità di regolare la potenza di utilizzo, andando, di conseguenza, a ridurre i consumi energetici. Naturalmente, riducendo la potenza si ridurrà anche il potere riscaldante del dispositivo;
  • delle funzioni aggiuntive e dei sensori per un utilizzo ottimale: timer, termostato, sensori per il rilevamento delle finestre aperte, funzioni smart sono solo alcuni degli elementi che consentono di abbattere i consumi energetici, indipendentemente dalla tipologia di stufa elettrica scelta.

Oltre a questo, è possibile verificare se il dispositivo di proprio interesse è accompagnato dalla dicitura “a basso consumo energetico”.

Come utilizzare le stufe elettriche per ridurre i consumi

Stufe elettriche
Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay

Analizzare con cura tipologia, caratteristiche e funzionalità non serve a nulla se poi si utilizza il nuovo dispositivo in modo errato. Per riuscire a tenere sotto controllo i costi, è molto importante prestare attenzione a tanti piccoli fattori, i quali possono ridurre l’efficienza della stufa elettrica o causare sprechi di energia.

Tanto per cominciare, è necessario:

  • scegliere un dispositivo adatto alle dimensioni della stanza che si intende riscaldare;
  • mantenere porte e finestre chiuse durante e dopo l’utilizzo, così da ridurre la dispersione di calore;
  • utilizzare dei paraspifferi;
  • non posizionare nulla vicino alla stufa elettrica, per evitare che la propagazione del calore venga bloccata;
  • utilizzare la stufa solo quando realmente necessario e nelle giornate più fredde.

Molto importante poi utilizzare in modo corretto tutte le eventuali funzioni aggiuntive presenti, impostando:

  • il timer, per evitare che il dispositivo rimanga acceso più a lungo del necessario;
  • il termostato, per regolare accensione e spegnimento in base alla temperatura della stanza;
  • le funzioni smart, per tenere sempre sotto controllo il dispositivo.

Infine, laddove possibile, nel caso in cui si disponesse di una tariffa bioraria, utilizzare il dispositivo preferibilmente nelle ore in cui la corrente elettrica costa meno, ad esempio la sera e il mattino presto, evitando le ore centrali della giornata.

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