Vedere il mare e gustare un bagno a tutte le ore anche di inverno magari grazie all’energia del sole. Il solare termico e il fotovoltaico fanno la differenza in una spa sul litorale di Ostia, il mare della Capitale. Cosimo Suriano, progettista nonché amministratore della struttura, rivendica la destagionalizzazione come capitale turistico ma nel rispetto dell’ambiente, il tutto non senza alcune difficoltà di procedura.

Fotovoltaico e solare termico per alimentare il termario

Uno stabilimento, quello dei “Bagni La Vittoria“, che è stato teatro di diverse riprese già dalla sua concezione, nel 1995, ed è precursore di un approccio ambientalista. “Siamo stati tra i primi in Italia ad adottare coperture con celle di fotovoltaico trasparenti” evidenzia l’architetto Suriano. “Blu nel nostro caso, lungo tutta la copertura della piscina Termarium. Produciamo così energia e luce di ambiente, in sinergia con l’impianto solare termico e le tradizionali caldaie di cui comunque abbiamo bisogno”. L’illuminazione è completamente LED dalla cromoterapia alle zone benessere, il che garantisce un risparmio elevato nei consumi energetici della struttura”.

Costi energetici del complesso

spaI costi energetici sono abbastanza contenuti, per quanto le voci più elevate sono comunque acqua, gas ed elettricità. Grazie a questa soluzione di rinnovabili abbiamo una riduzione importante nei costi. Ora produciamo 8,5 kW. Stiamo cercando di ampliare il parco fotovoltaico sul tetto delle cabine il che ci poterebbe la produzione di fotovoltaico a più del doppio. Stiamo risolvendo alcune questioni strutturali in quanto a suo tempo ci hanno permesso di costruire le cabine ma con materiale amovibile. Quindi oggi per aggiungere peso dobbiamo prima aggiornare le strutture, ma è nostra intensione procedere in tal senso non appena possibile”, spiega a Canale Energia il titolare. “L’acqua nel termario, non quella delle docce che va regolarmente in fogna, è depurata e riutilizzata. Avrei voluto avviare anche un progetto di recupero dell’acqua marina ma non è stato possibile per questioni normative”.

Attenzione all’ambiente, una sensibilità che nasce da lontano

Mi sono occupato in passato di eolico” ricorda l’architetto. “Ai tempi siamo arrivato a parlare con personaggi già allora alla Camera dei Deputati che ci fermarono adducendo come motivazione che la produzione di energia eolica di allora era più che sufficiente per il Paese”, parliamo di 25 anni fa. “Insomma, avevamo idea di avviare un eolico lungo il litorale e avevamo preso contatti con una ditta danese ma non ci è stato permesso”.

Pensare green non è semplice. Rilassarsi in una spa di concezione sostenibile magari può aiutare a farlo meglio…

 

 

 

 


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.