Pronta la prassi di riferimento, UNI/PdR 172 “Cantiere sostenibile per le opere infrastrutturali – Strategie, indicatori e buone pratiche”, sviluppata da AIS – Associazione Infrastrutture Sostenibili e UNI – Ente Italiano di Normazione con il contributo di oltre 100 esperti e una trentina di aziende.
Si tratta del primo standard che introduce un sistema di rating per misurare e premiare la sostenibilità delle nuove opere nelle fasi di progettazione e di cantierizzazione, offrendo uno strumento oggettivo di valutazione, da inserire nei capitolati di gara, relativamente ai principali indicatori di sostenibilità sia in fase di progettazione sia di costruzione.
L’impegno è assicurare la sostenibilità delle grandi opere infrastrutturali sin dal loro concepimento e disporre di un potente strumento di dialogo con le comunità locali e con i portatori di interesse sui territori. “Un cambio di paradigma per il settore delle infrastrutture” per dirlo con le parole di Lorenzo Orsenigo, Presidente di AIS. “Auspichiamo che la UNI/PdR 172 possa essere un benchmark in sede di gara, riconoscendo la sostenibilità come fattore premiale. Vorremmo invitare le stazioni appaltanti a riconoscere e premiare i progetti che incarnano un approccio più responsabile e orientato alla creazione di valore per l’ambiente e la comunità”.
Gli indicatori a cui risponde la UNI/PdR 172
La UNI/PdR 172 si basa sui 33 indicatori individuati da AIS che coprono l’intera vita del cantiere, dai primi stadi progettuali fino alla chiusura dei lavori, rispondendo a obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale quali:
– Contenimento delle emissioni: riducendo le emissioni di CO2 e altri inquinanti attraverso l’adozione di tecnologie verdi e pratiche di gestione efficienti.
– Tutela dei profili naturali, storici e paesaggistici: minimizzando l’impatto su territori, biodiversità ed ecosistemi.
– Promozione del riuso e del riciclo: promuovendo l’economia circolare attraverso il recupero e il riutilizzo dei materiali e limitando la produzione di rifiuti.
– Coinvolgimento degli stakeholder: favorendo il dialogo e l’ascolto delle istanze promosse dalle comunità coinvolte.
La prassi è già stata sperimentata da stazioni appaltanti e società come: Italferr, SNAM e TELT.
“Oggi con questa prassi di riferimento sarà possibile verificare con maggiore facilità la sostenibilità dei cantieri – sottolinea Patrizia Vianello, coordinatrice del Gruppo di Lavoro AIS sul Cantiere Sostenibile – in quanto mette a disposizione uno strumento oggettivo di valutazione favorendo i compiti di verifica anche attraverso l’integrazione con modelli digitali quali ad esempio il BIM (Building Information Modeling) e il Digital Twin, che offrono strumenti potenti per monitorare e migliorare continuamente le performance ambientali, ottimizzare la logistica e garantire la sicurezza sul posto di lavoro.”
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