Serre a biomassa per proteggere le coltivazioni

Queste strutture possono essere alimentate a biomassa, con un minor impatto ambientale e risparmi sui costi dell’energia.

Risparmi fino al 60%

La soluzione viene proposta da Enerqos, ESCo specializzata in servizi per l’efficienza energetica che sottolinea, in una nota, come ci sia una propensione del settore agricolo nostrano a sostituire i vecchi impianti di riscaldamento a gasolio con impianti a biomassa, con risparmi fino al 60% del costo della bolletta.

“Si tratta di un settore altamente energivoro dove il contenimento dei costi di riscaldamento diventa decisivo per la vitalità di molte aziende che hanno evidentemente risentito della crisi degli ultimi anni – spiega in nota  il presidente di Enerqos, Giorgio Pucci – Abbiamo già investito 3 milioni di euro su progetti conclusi nell’anno 2016 e siamo al lavoro per altri progetti nel settore agricolo. La nostra ESCo sviluppa una proposta di intervento ad hoc e ne finanzia i costi al 100%, a fronte di una condivisione del risparmio per un periodo di cinque anni”.

Le serre in Italia

Nel nostro Paese, stando a quanto dicono i dati Istat, le serre si estendono per una superficie pari a 42 mila ettari, di cui 37 mila nel settore florovivaistico. Di queste strutture molte sono collocate nel nord del del Paese: 1795 ettari in particolare si trovano in Lombardia. In questa regione  il clima e l’assenza di zone metanizzate rende il tema del riscaldamento particolarmente sentito.

“Sostituire un vecchio impianto a gasolio con uno a biomassa non ha solo vantaggi economici, ma anche evidentemente ambientali nella prospettiva del Piano 20-20-20 – afferma Pucci – Le buone performance dell’Italia in questo senso temo siano dovute più a una riduzione della produzione che alla coscienza di quanto sia strategica la strada della riqualificazione energetica”.